Scritto da: novellorlnd 01/03/2005 13.15
capisco poco di economia, ma per quanto i "governanti" possano favorire le aziende i prezzi non saranno mai competitivi rispetto a ditte che lavorano in capannoni fatiscenti che non danno spese di mantenimento, con turni doppi dei nostri, stipendi nemmeno lontanamente paragonabili ai nostri, e senza le tutele sindacali che per noi sono normali (e sacrosante) ma che per le ditte sono spese. Spese che in altre nazioni non ci sono.
La qualità non è abbastanza perchè quando c'è da spendere la gente guarda eccome il prezzo e non su tutti i prodotti la qualità è evidente o necessaria.
Questo perchè in un paese strutturalmente in deficit abbassare veramente le tasse non è semplice come dice qualcuno. Se le abbassi alle ditte i soldi li tira fuori qualcun altro ... e ci rimette il commerciante.
Non ho soluzioni da proporre ma le ditte che chiudono, gli operai in cassaintegrazione (chi paga?), e gente con famiglia che come NUOVO POSTO DI LAVORO ha un lavoro precario li vedo anch'io.
ma io non ho parlato di abbassare le tasse, ho parlato di incentivi. sono due cose diverse, perché le tasse vanno ad agevolare tutti indistintamente, gli incentivi invece vanno a vantaggio di chi rientra in una determinata categoria o comunque osserva determinati parametri.
vedi, se prendi il bilancio dello stato noterai come il nostro caro stato assistenzialista regali letteralmente contributi a tutte quelle aziende che inventano qualcosa di nuovo.
giusto, dirai tu. sbagliato dico io.
ma ti rendi conto che la parmalat si è presa 3 milioni di euro perchè ha inventato il latte all'omega3? ma inventato cosa se l'omega3 esiste già in natura? ha solamente modificato il latte che viene fuori dalle zinne della mucca con questo elemento.
sarebbe come dire che hanno inventato l'acqua calda!!!!!
3 milioni di euro!!!!!
e così Fininvest, Fiat, Cirio ... hanno preso contributi statali per non aver inventato un bel niente. ma è tutto un gioco.
se invece di sprecarli in questo modo fossero stati utilizzati con un certo criterio, unitamente ad un controllo dei prezzi in contemporanea con l’ingresso nell’euro, ecco che adesso non spenderemmo 200 euro per una sedia di buona qualità, ma spenderemmo la metà.
è ovvio che i costi dove la manodopera costa un decimo della nostra saranno sempre più bassi, ma proprio per questo è sulla qualità che devi competere. perché la qualità è sempre importante, dal panino al bar all’automobile, dalla sedia al computer.
alla fine, chi ci rimette sarà sempre la gente comune, su questo non ci piove, con lavoro precario e in molti casi proprio senza lavoro, perché gli imprenditori se ne vanno all’est, dove costa molto meno, per poi comunque vendere in italia al medesimo prezzo. con quanto ricarico?