Il forum di Altra Irlanda
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Il fenomeno "Cina"

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2005 22:55
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02/03/2005 10:36
 
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Nonostante la crisi che colpisce il nostro sistema manifatturiero, dal tessile alle ceramiche passando per i calzaturifici, c'è chi sembra fare finta di nulla. Eppure questa crisi è perfettamente riconducibile alla concorrenza asiatica. Piaccia o non piaccia, questo è il vero problema. Da parte loro Ciampi e Montezemolo, hanno detto che la Cina può essere una risorsa. Sicuramente una risorsa per la grande industria, ma non per la piccola impresa. Se poi pensiamo che l'economia del nostro Paese per il 75% è riconducibile alle piccole medie imprese, le conclusioni dovrebbero essere chiare a tutti.

Non esiste nessun Paese in grado di competere con il costo della manodopera cinese. Non dimentichiamoci che un operaio cinese ha un costo orario pari a 0,45-0,50 centesimi l'ora. In Europa, per lo stesso lavoro, un operaio costa tra i 10 e i 13 euro.
Non dobbiamo poi cadere nel tranello di credere che esista solo un "problema Cina". Ne esiste anche uno che riguarda l'India e che non è certo indifferente.
****************************

.....ORIANA VIVE........

02/03/2005 11:56
 
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Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 02/03/2005 10.36
Nonostante la crisi che colpisce il nostro sistema manifatturiero, dal tessile alle ceramiche passando per i calzaturifici, c'è chi sembra fare finta di nulla. Eppure questa crisi è perfettamente riconducibile alla concorrenza asiatica. Piaccia o non piaccia, questo è il vero problema. Da parte loro Ciampi e Montezemolo, hanno detto che la Cina può essere una risorsa. Sicuramente una risorsa per la grande industria, ma non per la piccola impresa. Se poi pensiamo che l'economia del nostro Paese per il 75% è riconducibile alle piccole medie imprese, le conclusioni dovrebbero essere chiare a tutti.

Non esiste nessun Paese in grado di competere con il costo della manodopera cinese. Non dimentichiamoci che un operaio cinese ha un costo orario pari a 0,45-0,50 centesimi l'ora. In Europa, per lo stesso lavoro, un operaio costa tra i 10 e i 13 euro.
Non dobbiamo poi cadere nel tranello di credere che esista solo un "problema Cina". Ne esiste anche uno che riguarda l'India e che non è certo indifferente.




ma porca zoccola, ben venga la concorrenza, siamo in un mercato libero e aperto, ci hanno insegnato a scuola!!!!!
libera concorrenza significa che se uno produce una cosa migliore della tua ad un prezzo più basso del tuo tu non vendi un cazzo e chiudi. questo è il mercato. non è quello che impone il WTO e i loro cari amici delle multinazionali. non sono peggio quelli? producono in india una cosa che costa 1 euro sfruttando spesso il lavoro minorile al pari delle imprese locali, per poi rivenderlo in europa a 100 euro, quando le imprese indiane te lo vendono a 5?
non piangiamoci addosso per una situazione che è nata decine di anni fa e che si sta tirando avanti. non è colpa del mercato asiatico, non diciamo stupidate. vogliamo la globalizzazione? ecco, questa è la globalizzazzione.
con tutti i pro e i contro che ci possono essere.

altrimenti torniamo all'economia chiusa del medioevo, ognuno vende a casa sua quello che produce a casa sua.
ma non credi che possa essere peggio questo? l'Italia farebbe la fine dell'Argentina in men che non si dica.
il nostro problema principale è che produciamo troppo per quello che possiamo consumare.
Quante cacchio di macchine devo comprare per mantenere gli operai della fiat? scusa eh, ma io quando compro una macchina ritengo di essere a posto per almeno 7/8 anni, se non di più in qualche caso. non mi posso mica permettere di cambiare macchina ogni due anni come vorrebbe qualcuno!!!!
se io compro l'arredamento della casa, prevedo che mi duri almeno 20 anni. non posso mica comprare un divano all'anno!!!!

spiegami con quale diritto noi "occidentali" dobbiamo imporre le nostre regole del commercio (giuste o sbagliate che siano, non discutiamone adesso) a paesi che invece non ne vogliano sapere di queste regole. perchè? chi ci dice che sono le nostre regole a comandare il mercato?

e non tornare sul discorso delle condizioni del lavoro, quello è uguale al nostro di cento anni fa, dagli tempo e anche loro faranno le conquiste che abbiamo fatto noi. anche perchè in molti casi (india, pakistan e vari altri paesi) sono le nostre stesse multinazionali a sfruttare quel tipo di lavoro.
non diamo la colpa ad altri quando siamo noi quelli che li hanno sfruttati per anni. e adesso che vengono nel mercato da soli pretendiamo anche che stiano alle nostre regole …
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02/03/2005 12:27
 
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Vallo a spiegare a tutti quelli che stanno perdendo o hanno perso il lavoro.
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.....ORIANA VIVE........

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02/03/2005 12:50
 
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x gior77:
io non incolpo un cinese per la crisi occidentale, ma la globalizzazione ed il libero mercato non li ho scelti io.
Come ho già scritto non mi intendo di economia, ma penso che tra un economia medievale ed il liberismo attuale (alla faccia di chi crede ancora alla minaccia comunista...) possa esistere una via di mezzo.
Questo sistema attuale può favorire la grande economia, le multinazionali e le imprese medio grandi: praticamente i settori che influenzano la politica. Ma la piccola impresa è in crisi e settori tipo quello delle confezione è ridotto ai minimi termini.
Possiamo anche non incolpare nessuno: ma le ditte chiudono, e malgrado i trionfalismi il lavoro scarseggia. Oggettivamente la situazione è difficile e per un incompetente come me la soluzione è ben lontana. Penso che livello medio di benessere sia destinato ad abbassarsi, dovremo rinunciare a qualche capriccio. Tra 20 anni non lo so.
02/03/2005 13:19
 
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Re:

Scritto da: novellorlnd 02/03/2005 12.50
x gior77:
io non incolpo un cinese per la crisi occidentale, ma la globalizzazione ed il libero mercato non li ho scelti io.
Come ho già scritto non mi intendo di economia, ma penso che tra un economia medievale ed il liberismo attuale (alla faccia di chi crede ancora alla minaccia comunista...) possa esistere una via di mezzo.
Questo sistema attuale può favorire la grande economia, le multinazionali e le imprese medio grandi: praticamente i settori che influenzano la politica. Ma la piccola impresa è in crisi e settori tipo quello delle confezione è ridotto ai minimi termini.
Possiamo anche non incolpare nessuno: ma le ditte chiudono, e malgrado i trionfalismi il lavoro scarseggia. Oggettivamente la situazione è difficile e per un incompetente come me la soluzione è ben lontana. Penso che livello medio di benessere sia destinato ad abbassarsi, dovremo rinunciare a qualche capriccio. Tra 20 anni non lo so.



esatto, hai colto il senso di quello che volevo dire io: chi dobbiamo incolpare di questo? noi stessi o i cinesi?

noi stessi intesi come quelli che fino ad oggi hanno deciso per noi e per la nostra economia.
e siamo tutti responsabili del sistema in cui viviamo.

x Matteo: cosa c'è da spiegare? piuttosto qualcuno dovrebbe smetterla di incolpare tutti tranne i veri responsabili, perchè c'è gente male informata che ci crede.
la colpa è di questo sistema economico imposto da pochi potenti ai danni di tanti impotenti, che finiscono per prenderla nel c...

... RIVOLUZIONE ... questa parola magica, spesso usata a sproposito per indicare una rivolta comunista, ma la rivoluzione industriale non era comunista ... ecco cosa ci vuole ... [SM=g27828]

sai qual'è la mia unica paura dei cinesi? che sono 1,5 miliardi di persone, se a questi gli girano i coglioni ci fanno il culo alla velocità della luce; ed è inutile nascondersi, hanno gli infrarossi!!!!!!
se tutti i terzomondisti del mondo si alleassero ... scappa, perchè se ti prendono ti mangiano!!!!
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02/03/2005 13:24
 
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[SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489]
....peccato che di solito è più facile dare la colpa agli altri piuttosto che ragionare e affrontare un problema....magari il VERO problema
Ro'

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
02/03/2005 13:29
 
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Re:

Scritto da: rosy71 02/03/2005 13.24
[SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489]
....peccato che di solito è più facile dare la colpa agli altri piuttosto che ragionare e affrontare un problema....magari il VERO problema
Ro'



dare la colpa agli altri è sempre molto comodo e rapido, un successo assicurato.
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02/03/2005 13:57
 
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Re: Re:

Scritto da: gior77 02/03/2005 13.29


dare la colpa agli altri è sempre molto comodo e rapido, un successo assicurato.




D'accordo con questa frase e con il discorso precedente Però cosa può fare una persona o anche un gruppo di persone comuni?
Anche un imprenditore: se si trova di fronte 2 prodotti equiparabili (non uguali...) comprerà sempre quello meno caro. Potrebbe decidere di boicottare i prodotti made in china per principio (e perchè alla lunga potrebbe essere teoricamente una soluzione se lo facessero tutti). Ma se un suo concorrente non lo fa lui rimane fregato e passa per fesso.

Lasciando perdere per un attimo le colpe e chiarito che è il nostro stesso sistema economico ad averci portato a questo punto: concretamente che si può fare?

e se anch'io sono responsabile perchè vivo in questo sistema che spesso mi fa comodo, che dovrei fare?
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02/03/2005 14:19
 
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Non capisco perchè quando importiamo i prodotti, se ci sono, abbiamo dazi del 5% mentre quando esportiamo ci troviamo a dovere affrontare dazi del 10 o del 20%.

Ricordiamoci che il 75% delle aziende che esporta, sono piccole e medie realtà industriali e che il 30% del fatturato generato dall'esportazione è riconducibile a piccole e micro aziende. Quando si parla di favorire l'internazionalizzazione del mercato si devono favorire quelle migliaia di piccole e piccolissime aziende che hanno un'alta capacità competitività e che chiedono maggiore efficienza, risposte in tempi reali e strumenti adeguati.
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.....ORIANA VIVE........

02/03/2005 14:27
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: novellorlnd 02/03/2005 13.57



D'accordo con questa frase e con il discorso precedente Però cosa può fare una persona o anche un gruppo di persone comuni?
Anche un imprenditore: se si trova di fronte 2 prodotti equiparabili (non uguali...) comprerà sempre quello meno caro. Potrebbe decidere di boicottare i prodotti made in china per principio (e perchè alla lunga potrebbe essere teoricamente una soluzione se lo facessero tutti). Ma se un suo concorrente non lo fa lui rimane fregato e passa per fesso.

Lasciando perdere per un attimo le colpe e chiarito che è il nostro stesso sistema economico ad averci portato a questo punto: concretamente che si può fare?

e se anch'io sono responsabile perchè vivo in questo sistema che spesso mi fa comodo, che dovrei fare?



se sapessi dare una risposta alle sacrosante domande che fai, probabilmente farei altro nella vita.

io credo una cosa però: abbiamo uno strumento importante, spesso sottovalutato, ma che in una democrazia come la nostra rappresenta le fondamenta: il voto.

e qua si apre un altro problema: chi è che concretamente fa qualcosa e che di conseguenza merita il nostro voto?

non lo so, sinceramente, non so dare una risposta a questa domanda.
purtroppo vedo tanta ignoranza sulle questioni economiche, io per primo.
veniamo sistematicamente tenuti all'oscuro da chi ha interesse che la gente non sappia.
chi dovrebbe o potrebbe, tace, o dice sciemenze, come questa Lega Nord, che probabilmente ha paura di perdere il supporto dei ricchi industriali del nord dicendo la verità ...
02/03/2005 14:28
 
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Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 02/03/2005 14.19
Non capisco perchè quando importiamo i prodotti, se ci sono, abbiamo dazi del 5% mentre quando esportiamo ci troviamo a dovere affrontare dazi del 10 o del 20%.

Ricordiamoci che il 75% delle aziende che esporta, sono piccole e medie realtà industriali e che il 30% del fatturato generato dall'esportazione è riconducibile a piccole e micro aziende. Quando si parla di favorire l'internazionalizzazione del mercato si devono favorire quelle migliaia di piccole e piccolissime aziende che hanno un'alta capacità competitività e che chiedono maggiore efficienza, risposte in tempi reali e strumenti adeguati.



e a chi le chiedono? alla Cina?
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02/03/2005 14:40
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 02/03/2005 14.27

chi dovrebbe o potrebbe, tace, o dice sciemenze, come questa Lega Nord, che probabilmente ha paura di perdere il supporto dei ricchi industriali del nord dicendo la verità ...



Eee ggià, ggià, ggià.......ecco qual è il male maggiore di tutto ciò, la Lega Nord. E noi che stiamo qui a parlare di queste cose quando il vero problema è l'Umberto.

Cacchio, potevate dirlo prima.
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02/03/2005 15:06
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 02/03/2005 14.27


se sapessi dare una risposta alle sacrosante domande che fai, probabilmente farei altro nella vita.

io credo una cosa però: abbiamo uno strumento importante, spesso sottovalutato, ma che in una democrazia come la nostra rappresenta le fondamenta: il voto.

e qua si apre un altro problema: chi è che concretamente fa qualcosa e che di conseguenza merita il nostro voto?

non lo so, sinceramente, non so dare una risposta a questa domanda.
purtroppo vedo tanta ignoranza sulle questioni economiche, io per primo.
veniamo sistematicamente tenuti all'oscuro da chi ha interesse che la gente non sappia.
chi dovrebbe o potrebbe, tace, o dice sciemenze, come questa Lega Nord, che probabilmente ha paura di perdere il supporto dei ricchi industriali del nord dicendo la verità ...




Facevo quelle domande perchè prima hai scritto che siamo tutti responsabili del sistema in cui viviamo: io penso che abbiamo goduto dei benefici, ma responsabili non credo. che voce in capitolo ha la maggior parte della gente? Viviamo in un sistema e cerchiamo tutti di adattarci e trarne profitto (non solo economico).

Ti ho quindi già anticipato cosa penso riguardo al grande strumento democratico del voto: ci prendono in giro e non è nella lega che risiede il male. Per questo quando penso a queste cose sono pessimista e pure un poco rassegnato.
Mi ritiro in meditazione [SM=x145427] [SM=x145446] [SM=x145443]
02/03/2005 19:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 02/03/2005 14.40


Eee ggià, ggià, ggià.......ecco qual è il male maggiore di tutto ciò, la Lega Nord. E noi che stiamo qui a parlare di queste cose quando il vero problema è l'Umberto.

Cacchio, potevate dirlo prima.



No, Matteo, non credo proprio che la lega sia il male maggiore. Non l'ho detto e non lo penso.
Ho detto solo che dovrebbe informarci meglio.
Come avevo detto tempo fa, la lega avrebbe un potere enorme, in quanto secondo me è il partito che per idee è più vicino alla gente.
Ma anzichè informarla in modo corretto, e combattere le battaglie giuste che vanno combattute, (secondo me) si perde dietro a facili accuse a tutti fuorchè ai veri responsabili.
Lo stato va male? E' colpa dei terroni.
Le fabbriche chiudono? E' colpa dei cinesi.
Gli italiani non hanno più valori cattolici? E' colpa degli islamici.
Un giudice vi condanna? E' apertamente politico e contro di voi.
Un giudice non condanna un rom? I giudici sono dei delinquenti.

E' sempre e comunque colpa di tutti gli altri.

Ma se guardaste un po' più vicino, ai vostri amati industriali ... perchè non ve la prendete coi benetton che ormai producono tutto in tailandia e indonesia e quei paesi là?
02/03/2005 19:25
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: novellorlnd 02/03/2005 15.06



Facevo quelle domande perchè prima hai scritto che siamo tutti responsabili del sistema in cui viviamo: io penso che abbiamo goduto dei benefici, ma responsabili non credo. che voce in capitolo ha la maggior parte della gente? Viviamo in un sistema e cerchiamo tutti di adattarci e trarne profitto (non solo economico).

Ti ho quindi già anticipato cosa penso riguardo al grande strumento democratico del voto: ci prendono in giro e non è nella lega che risiede il male. Per questo quando penso a queste cose sono pessimista e pure un poco rassegnato.
Mi ritiro in meditazione [SM=x145427] [SM=x145446] [SM=x145443]



E' proprio questo il punto: disuniti non siamo nessuno, e dobbiamo noi adattarci al sistema che ci viene imposto.

Uniti siamo qualcuno, invece.

I cosiddetti movimenti no-global, i movimenti pacifisti, Emergency, Medici Senza Frontiere, Greenpeace, o altri in cui voi credete, sono comunque un modo per unirsi e combattere contro questo sistema che ci viene imposto.
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02/03/2005 21:03
 
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Gior, non sono così convinto che la qualità dei prodotti cinesi sia così nettamente inferiore.
Sulle soluzioni sono pienamente d’accordo con Gior: aggiungerei anche una certa pressione “politica”. Ad esempio, ultimamente, è stata firmata una petizione (promossa da sindacati e industriali del tessile) per far sì che l’UE s’impegni a pressare la Cina perché questa rispetti i canoni minimi della sicurezza e tutela dei lavoratori: una sorta di codice etico di produzione. Vedi che se rispettano queste condizioni i loro prezzi cominciano a salire…
-----
Se la vita è paragonabile ad un libro, allora leggetevelo finché avete tempo, perchè potreste rimanerne improvvisamente a corto.
(Pete McCarthy)
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03/03/2005 10:01
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 02/03/2005 19.21


No, Matteo, non credo proprio che la lega sia il male maggiore. Non l'ho detto e non lo penso.
Ho detto solo che dovrebbe informarci meglio.
Come avevo detto tempo fa, la lega avrebbe un potere enorme, in quanto secondo me è il partito che per idee è più vicino alla gente.
Ma anzichè informarla in modo corretto, e combattere le battaglie giuste che vanno combattute, (secondo me) si perde dietro a facili accuse a tutti fuorchè ai veri responsabili.
Lo stato va male? E' colpa dei terroni.
Le fabbriche chiudono? E' colpa dei cinesi.
Gli italiani non hanno più valori cattolici? E' colpa degli islamici.
Un giudice vi condanna? E' apertamente politico e contro di voi.
Un giudice non condanna un rom? I giudici sono dei delinquenti.

E' sempre e comunque colpa di tutti gli altri.

Ma se guardaste un po' più vicino, ai vostri amati industriali ... perchè non ve la prendete coi benetton che ormai producono tutto in tailandia e indonesia e quei paesi là?



Oltre a dare la colpa agli altri, facciamo anche delle proposte, solo che ovviamente queste non passano nè in TV nè tanto meno sui giornali. Alla censura mediatica siamo ormai purtroppo abituati, solo che l'esito negativo di ciò è dimostrato dal tuo intervento.
****************************

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04/03/2005 15:22
 
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A proposito dell'argomento Cina, segnalo il commento di Curzio Maltese nella rubrica "Contromano" dell'edizione di oggi del Venerdì di Repubblica, titolo "Il capitalismo salvato dai cinesi". Ho dato un'occhiata sul sito del quotidiano in questione, nel caso fosse già disponibile per la lettura online... ma ancora non lo è. Il tema è quello del rapporto tra Usa e Cina e il fatto che un sesto del debito pubblico degli Stati Uniti è in mano agli investitori cinesi. Un estratto: "E' un bel paradosso che l'iper capitalismo Usa sia mantenuto di fatto dai risparmi del comunismo cinese, ma così funziona". Articolo breve, ma interessante.
----------------------------------------------------

It may be good for New York state but it's no damn good for me.
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31/03/2005 09:48
 
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Ansa di oggi 31/3/05
PECHINO - Due terzi dei cinesi vorrebbero sposare degli stranieri, secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano di Pechino 'Notizie del Mattino'.
Il 62,78 per cento degli intervistati ha risposto positivamente alla domanda: ''vedresti con favore una relazione con uno straniero?''. Oltre il 60 per cento ha sostenuto che e' ''normale'' vedere coppie miste ed il 35 ritiene che per un uomo cinese e' ''molto romantico'' sposare una donna straniera. Il giornale non precisa quanti fossero gli uomini e quante le donne tra le oltre diecimila persone interrogate.
_______________________________
"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
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31/03/2005 12:08
 
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A me sembra quantomeno curioso il fatto che ad invocare dazi, protezioni doganali e altre misure restrittivie, siano proprio quelli che hanno sempre fatto (e fanno) della libertà di mercato la loro religione: il mercato si regola da solo, guai a intervenire con norme e imposizioni di ogni tipo, no all'intervento pubblico nel libero mercato.
E ora, improvvisamente, per le merci cinesi tutto questo non vale più? [SM=g27833]
Mah
_______________________
"Take me home to Mayo,
across the Irish sea
Home to dear old Mayo,
where once I roamed so free"
07/09/2005 15:55
 
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Shi Tao, redattore di un giornale economico di Changsha,
è stato condannato per violazione di "segreti di Stato"
Dieci anni carcere per una mail
Cronista cinese tradito da Yahoo!
Reporter senza frontiere denuncia: i responsabili del motore
di ricerca hanno rivelato al governo l'identità de giornalista
di FRANCESCO CACCAVELLA


ROMA - Dieci anni per una email e tutto questo grazie al contributo di Yahoo! Shi Tao, 37 anni, redattore di un giornale economico di Changsha (Cina meridionale) condannato lo scorso 30 aprile a 10 anni di prigione per aver pubblicato su Internet notizie giudicate dal governo della Cina "segreti di Stato", sarebbe stato tradito proprio dal suo provider. E' quanto oggi l'organizzazione Reporter senza frontiere.

Reporter senza frontiere afferma che la filiale di Yahoo! dell' ex-colonia britannica - oggi una Regione Amministrativa Speciale della Cina - avrebbe fornito alla polizia cinese le indicazioni con le quali è stato possibile risalire all'indirizzo di colui che aveva diffuso sulla rete il decreto col quale venne imposto il divieto. "Il solo fatto che l'azienda (Yahoo! ndr) operi in territorio cinese - scrive l'organizzazione di difesa della libertà di stampa - la rende immune da considerazioni etiche? Fino a dove si potrà spingere per accontentare Pechino?".

Internet, che in Cina ha quasi cento milioni di utenti (il traguardo dovrebbe essere superato entro la fine dell' anno, secondo le previsioni) è diventata negli ultimi anni il più potente strumento di espressione dell'opinione pubblica cinese. Tutti gli altri mezzi d' informazione sono strettamente controllati dal governo di Pechino.

Shi Tao, diventato subito un simbolo della condizione di oppressione della stampa cinese, è stato accusato di aver inviato dall'ufficio del suo giornale Dangdai Shang Bao (Contemporary Business News) estratti di un documento segnato "top secret" dalle autorità cinesi. In esso si vietava a tutti i giornalisti cinesi di commemorare in qualsiasi forma il 15esimo anniversario del massacro di piazza Tiananmen del 4 giugno 1989.

Come riportato dalla Congressional-Executive Commission on China, una commissione creata dal congresso Usa per monitorare il rispetto dei diritti umani in suolo cinese, la legge sul segreto di Stato è ampia e vaga e "viene spesso utilizzata dalle autorità cinesi per perseguire giornalisti e scrittori che esercitano legittimamente la propria libertà di espressione".

Giornalisti e blogger cinesi sono soliti inviare a siti internet stranieri le proprie corrispondenze per evitare di finire nelle maglie della censura cinese. La rete internet in Cina è cinta da una vera e propria grande "muraglia" elettronica, che filtra e impedisce la pubblicazione di documenti e messaggi riguardanti i temi tabù: i fatti di piazza Tiananmen, il Tibet, l'epidemia della Sars, le rivendicazioni del Falung Gong.

Contattata dalla Bbc, la società non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Un portavoce di Yahoo! ha detto soltanto che il motore di ricerca sta "effettuando delle verifiche" sulla vicenda. Tuttavia, come accade in queste situazioni, la tacita regola delle corporation internet americane che operano in territorio cinese è quella di conformarsi alle regole del paese, compresa la censura dei messaggi che Pechino giudica pericolosi per la sicurezza dello Stato.

Yahoo!, MSN e Google sono i principali siti USA che operano in Cina, spesso finiti sotto il mirino delle associazioni per la libertà di espressione per la collaborazione prestata alla censura cinese. Yahoo! dal 2002 ha imposto, per le ricerche in Cina, un codice di autoregolamentazione basato sulle richieste di censura della Repubblica Popolare cinese; MSN, dopo aver consolidato la sua presenza nel paese lo scorso giugno, ha cominciato a filtrare dai suoi blog cinesi parole come "libertà", "democrazia", "diritti civili". Google, dopo essere stato aspramente criticato per le censure imposte al suo servizio di News in cinese, ha ricevuto da poco un'esplicita richiesta di Reporter senza frontiere: "Applicherete censure sul vostro motore di ricerca su richiesta di Pechino?".

(7 settembre 2005)
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can che abbaia...
Cara dubh, allora:
a) la cina fa paura, e motivata, perchè sta rubando il posto ai prodotti italiani tradizionali, come dicono gli economisti, "a basso valore aggiunto", oltre che sull'agricoltura. Coem ben saprai, il lavor la costa nulla e la cosa che non si dice è che sono anche bravi a fare le cose bene, oltre a farsi il sederino a lavorare...e qui si mettono d'accordo italioti medi più o meno ignoranti, datori di lavoro, sindcalisti, sinistra e destra. Una tantum, tutti d'accordo sul criticare, dimenticandosi che tanto...non serve a un tubo! Ma bisogn pur variare i discorsi dal tema campionato o no?
b) è il discorso che tira al momento, sulle bocche di amministratori vari, giornalisti e co. Lo sappiamo no che ci martellano per qualche mese con l'argomento x che nel giro di qualche settimana sfuma gradualmente verso y che poi passa a z (la varichina? i sassi dal cavalcavia? le madri che uccidono i figli neonati? o gli zainetti pesanti degli studenti? le onde elettromagnetiche? e gli Ogm che fien han fatto?). Mmmh, molto pessimismo sulla nostra intelligenza...emigrerei alla faccia del miracolo italiano se non sapessi che negli altri paesi non va mica molto meglio!
c) Da noi si chiacchiera. E chi combina poco, chiacchiera, magari con acerbità ingiustificata o promettendo grandi successi futuri per i nostri formaggi tipici...appena tornato da UK, in cui ormai in università pubbliche e private uno studente su tre o quattro è cinese...secondo voi gli amici china gli scambi economici tra 10 o 20 anni li faranno con noi o con gli inglesi?
d)e forza italia....quando l'italia sarà rimasta un paesucolo irrilevante o un roma-venezia/disneyland per paffuti turisti americani ci sarà posto per tutti per fare veline e PR e sostenere il PIL nazionale?
e) vabbè, scusino lo sfogo non sono sempre così negativo...il fatto è che però si potrebbe andara avanti per un'altra ottantina di punti a esaminare le nostre magagne...
ma non ce ne ho più voglia, e magari neanche a voi!
lots of love everybbody
sisko
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