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Un disco che consiglio a tutti. FAIRPORT CONVENTION "Liege & Lief"

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2004 12:07
07/06/2004 17:55
 
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1. Come All Ye
2. Reynardine
3. Matty Groves
4. Farewell Farewell
5. The Deserter
6. The Lark In The Morning/Rakish Paddy/Fax Hunters Jig/Toss The Feathers
7. Tam Lin
8. Crazy Man Michael





I Fairport Convention sono stati, insieme ai Pentangle, il frutto più prezioso partorito dal frondoso albero del folk-rock inglese. L'imberbe chitarrista Richard Thompson (appena sedicenne) e il bassista Ashley Hutchings formano i Fairport Convention nel 1966; all'inizio la band si muove su coordinate decisamente folk e viene addirittura paragonata ai Jefferson Airplane, più che altro per la presenza in organico di una cantante, Judy Dyble, dal timbro vocale simile a quello di Grace Slick. La svolta avviene nel 1967, con l'entrata in organico dell'eccezionale vocalist Sandy Denny. Con la nuova cantante i Fairport incidono "What we did on our holidays" e l'ottimo "Unhalfbricking", che mostra un deciso avvicinamento a soluzioni folk-rock soprattutto nei 9 spettacolari minuti di "A sailor's life". Ma la tragedia è in agguato: nel giugno del 1969 il batterista Martin Lamble muore in un incidente stradale; i Fairport Covention reagiscono alla malasorte ingaggiando il batterista Dave Mattacks e dando alle stampe "Liege & Lief", vera e propria bibbia del folk-rock britannico.

Prima di qualsiasi considerazione musicale, bisogna dire che "Liege & lief" è un disco fatto con il cuore il mano, che trasuda da ogni solco un infinito amore per la musica e, soprattutto, uno dei pochi album ad avere brillantemente superato la prova del tempo. Con "Liege & Lief", i Fairport Convention completano la trasformazione iniziata su "Unhalfbricking", e lo fanno attingendo a piene mani al patrimonio della musica popolare inglese: ben 5 degli 8 brani che compongono la tracklist dell'album sono "traditional" che i Fairport rielaborano in chiave folk-rock, con magici intrecci tra il violino e la chitarra elettrica e la robusta sezione ritmica sempre in primo piano. Su tutto svetta l'angelica voce di Sandy Denny, una delle più grandi cantanti inglesi di sempre, che pennella i brani con divina intensità.

Si parte con la scoppiettante cavalcata "Come all ye", una composizione originale del tandem Denny /Hutchings, che segna il primo degli epici duelli tra il fantasioso violino di Swarbrick e la chitarra a forti tinte rock di Thompson. La solenne "Reyanrdine" è sospesa tra sogno e realtà: il suggestivo canto della Denny ci porta verso orizzonti lontani, perfettamente inserito nel soffuso accompagnamento strumentale costituito dai delicati rintocchi della chitarra, dal lirico incedere del violino di Swarbrick e dalle tenui percussioni. "Matti groves" è il manifesto programmatico del disco, il pezzo che evidenzia meglio il trattamento che i Fairport Convention riservano alla materia folk; il brano è un traditional riarrangiato dalla band in chiave fortemente ritmica e immerso in clima ossessivo: la chitarra e il violino si rincorrono senza soluzione di continuità, la solida sezione ritmica non dà respiro e Sandy Denny fornisce una valida prova del suo immenso talento, dimostrando di trovarsi perfettamente a suo agio anche nei brani più "duri"

In "Farewell, farewell", estatica ninnananna condotta dallo struggente arpeggio della sei corde di Thompson, la voce colma di sentimento di Sandy Denny è un tuffo al cuore: un angelo che ci prende dolcemente per mano e ci conduce verso mondi incantati. La sublimazione dell'arte dei Fairport Convention arriva nel travolgente "Medley", eccezionale collage di traditional che riescono magicamente a fondersi l'uno con l'altro, tenuti insieme dal notevole lavoro della sezione ritmica: la parte del leone spetta al violino di Swarbrick, ma tutto il gruppo gira a mille e dimostra di avere raggiunto un affiatamento pressoché perfetto. La quadrata "Tim lin" è insolitamente dura, con sugli scudi la chitarra ai confini dell'hard di Thompson, che immerge la composizione in un clima di crescente tensione. La cristallina melodia di "Crazy man Michael" è il degno epitaffio di un album frutto di magiche congiunzioni astrali, che dopo più di trent'anni continua a rapirci l'anima.

Dopo la pubblicazione di "Liege & Lief", Hutchings e la Denny se ne vanno per formare i discreti Fotheringay. Così mutilati, i Fairport Convention registreranno l'ottimo "Full house" e continueranno, incuranti delle mode e degli anni che passano, a incidere dischi fino ai giorni nostri, ma senza mai più raggiungere le divine vette di "Liege & Lief".


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07/06/2004 20:07
 
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Non vorrei fare la vicina di casa noiosa, ma non sarebbe da spostare nella sezione Pub?Chiedo perchè magari uno dei componenti è irlandese [SM=g27828]
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~reality is where the pizza delivery guy comes from ~
www.instanthuman.org/
09/06/2004 18:50
 
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Ma io l'avevo messo proprio perchè si avvicina molto alla musica irish, una miscela esplosiva tra rock e musica celtica, è stato il primo esempio...


Visto che dall'irlanda spesso escono fuori delle vaccate musicali, volevo segnalare ottimi lavori(per non dire capolavori), che pur provenedo dall'inghilterra, hanno una forte compenente di musica tradizionale...


pazienza, vorrà dire che la prossima volta mi terrò per me queste chicche.....[SM=g27825]
10/06/2004 10:21
 
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De gustibus...
No, non ti incavolare... Dubh parlava solo di sezioni dove postare il messaggio, mica di qualità della segnalazione... se uno desidera condividerwe qualcosa che gli piace e che ritiene possa interessare altri forumisti, è il benvenuto.

Da parte mia, confesso un pochino di insofferenza nei confronti di tutto il folk-prog (a prescindere dalla nazione) ma sono io che sono sbagliato, mica i musicisti [SM=g27828]

Il folk miscelato ad altri generi mi piace solo se sporco e bastardo, alla Pogues.

ciao, moris
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11/06/2004 10:23
 
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premessa doverosa
i fairport convention sono una band di importanza capitale in senso assoluto a prescindere dalla loro devozione a San Giorgio piuttosto che a San Patrizio o a Sant'Andrea [SM=g27823] e non lo scopro di certo io
vi posso dire però che circa dieci anni fa comprai un loro Cd (mi sembra che dentro ci fosse la canzone Rosie ...) dopo una settimano lo portai deluso al mio pusher che me lo scambiò alla pari con "gibous...." dei Lou Dalfin , molto + sanguigno
magari adesso potrei apprezzarli , mah
comunque sono dei grandi
_______________________________
"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
11/06/2004 11:55
 
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Si si, ho capito quello che dite. Il fatto è che essendo un forte appassionato di musica mi piace parlarne, soprattutto con chi è amante dell'irlanda e di conseguenza si porta dietro una forte passione per la musica.

Ogni gruppo ha una sua storia alti e bassi, probabilmente Fergus, avrai preso uno dei loro cd meglio riusciti, infatti io ho consigliato solo un lavoro della loro discografia, che è, e rimane un capolavoro della storia del rock...
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11/06/2004 12:04
 
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Re:

Scritto da: theropithecus 11/06/2004 11.55
...chi è amante dell'irlanda e di conseguenza si porta dietro una forte passione per la musica...



Beh, questo nesso di causa-effetto non è proprio obbligatorio!
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"Ninety per cent of my money went
on drink, fast cars and women...
I wasted the rest."
George Best
11/06/2004 12:07
 
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Re: Re:

Scritto da: Maratona70 11/06/2004 12.04


Beh, questo nesso di causa-effetto non è proprio obbligatorio!




si ma c'è un alta percentuale di correlazione......
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