00 07/06/2009 14:01
Re:
gdbjoe, 07/06/2009 10.59:



Europee:
corretto cosi' com'e': sei europeo, voti dove ti trovi. Se ci si iscrive alle liste locali, si votano Irish; da italiano abbiamo avuto la possibilita' di votare anche in Ambasciata candidati italiani, come ho fatto io ieri.

Imho.




da quello che ho visto anche Juza ha votato ieri all'ambasciata per le Europee e poi il referendum, quindi mi sembra che la sua scelta sia quella di votare per il Paese di cui e' cittadino e non residente.

Il mio punto e' che le decisioni che prenderanno i politici irlandesi influenzano la mia esistenza molto di piu' di quelle dei politici italiani (tasse, welfare, spesa pubblica...), non vedo perche' io non potrei votare per il solo fatto di non essere cittadino irish.

E poi quoto quello che ha detto Ekil, se una persona non ha interesse nella vita politica di un paese mi pare ovvio che non si porra' nemmeno la preoccupazione di votare pur avendone la disponibilita'.

Giudico pericolose i 'distinguo' quando si parla di diritti primari come quelli del voto, perche' un giorno qualcuno potrebbe svegliarsi e dirmi che a Milano io non posso votare perche' sono nato a Caserta.
IMHO, se risiedo in un posto, lavoro, pago le tasse e mi comporto da cittadino normale allora ho diritto di voto; se delinquo e faccio reati allora la legge mi puo' anche interdire secondo le leggi che sono gia' esistenti e che vanno applicate a tutti, Italians inclusi.

P.S. lo so che puo' suonare contradditorio, ma io non ho votato e non votero' sebbene ora mi trovi in Italia. I gave up! ma e' stata una mia scelta e non una costrizione.
[Modificato da Antongiu 07/06/2009 14:03]