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Comedy in Italy's political opera

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  • zibby
    00 09/02/2008 13:08
    No, nessuna prevenzione per il giornalismo anglosassone; quello italiano mi fa purtroppo orrore - orrore vero - in troppe occasioni!
    Il punto era che anche il mille volte venerabile giornalismo anglosassone a volte può dire cose (a mio parere, eh) imprecise o corrive come quelle che elencavo.
    Non ho detto che non ero d'accordo con tutto quel che diceva l'articolo (ho elencato solo due cose sulle quali avevo qualche commento, nient'altro).
    E poi ho anche scritto che essere d'accordo su un'analisi non vuole necessariamente dire essere d'accordo sulle soluzioni.

    Infine: ma quale mania di persecuzione.
    È che a volte accade di essere punzecchiati con un po' di pesantezza.
    Solo che chi punzecchia pesante preferisce non dire "ehi, sì, ce l'ho con te", e quindi si conserva sempre la possibilità di dire "no, non hai capito: non ce l'ho *solo* con te, e forse c'hai la mania di persecuzione".

    Quanto al denial, mi rimetto alle parole notturne di Ollivander.
    Non faccio uso di denial. Il denial mi fa incazzare. Quasi come la supponenza. [SM=g27828]
    Ciao
    Federica
    [Modificato da zibby 09/02/2008 13:10]
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    00 09/02/2008 13:59
    Re:
    zibby, 09/02/2008 13.08:

    No, nessuna prevenzione per il giornalismo anglosassone; quello italiano mi fa purtroppo orrore - orrore vero - in troppe occasioni!
    Il punto era che anche il mille volte venerabile giornalismo anglosassone a volte può dire cose (a mio parere, eh) imprecise o corrive come quelle che elencavo.
    Non ho detto che non ero d'accordo con tutto quel che diceva l'articolo (ho elencato solo due cose sulle quali avevo qualche commento, nient'altro).



    Peccato che le due cose che hai criticato corrispondono invece alla realtà dei fatti...
    L'aumento di tasse (almeno quelle locali) e contributi c'è stato. Se cerchi in rete trovi le varie leggi che lo certificano.
    Una legge elettorale che manda in parlamento anche chi ha l'1% dei voti non che essere proporzionale. Però dal momento che c'è un premio di maggioranza CNN ha aggiunto "highly".
    Quindi di "impreciso o corrivo" non c'è niente.
    _____________________________________

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    Giovanni Trapattoni, falling off his chair
  • zibby
    00 09/02/2008 15:09
    Sulle tasse.
    Se l'aumento delle tasse locali è compensato dalla diminuzione delle tasse imposte a livello nazionale non si può parlare di aumento di tasse.

    Sulla legge elettorale.
    La legge elettorale sarà anche a base proporzionale, Donegal, ma:
    1. non è vero che entra in Parlamento chi ha l'1 per cento (c'è uno sbarramento del 4 o del 2% a seconda che i partiti siano coalizzati oppure no);
    2. ciò che rende questo meccanismo maggioritario è che il premio di maggioranza viene riconosciuto ai partiti della coalizione che ha preso la maggioranza dei voti: cioè - a meno che non si voglia gareggiare senza speranza - i partiti devono dichiarare la loro entrata nell'una o nell'altra delle due coalizioni già da prima delle elezioni. E questo, benché non sia formalizzato - anche perché la Costituzione attuale, all'articolo 67, ne fa esplicito divieto - configura l'introduzione surrettizia di un vincolo di mandato che non esiste nel proporzionale, dove ciascun partito viene rappresentato al Parlamento in proporzione esatta al numero dei voti che ha preso.
    Se ora uno dei partiti grazie ai quali la coalizione ha avuto il premio di maggioranza si stacca dall'alleanza, insomma, non c'è più legittimità nel premio di maggioranza originariamente riconosciuto alla coalizione. Dunque non c'è più maggioranza. Dunque, a rigore, non c'è più governo.
    In un Parlamento eletto con il proporzionale come quello che per esempio votò la legge sull'aborto, il governo non cadde - e nessuno avrebbe potuto chiederglielo - quando il Parlamento votò la legge per la regolamentazione dell'aborto grazie al concorso dei voti dell'opposizione e nonostante il venir meno di molti dei voti della maggioranza.
    Ciao
  • Corcaigh.
    00 09/02/2008 17:17
    Re:
    zibby, 09/02/2008 13:08:


    Infine: ma quale mania di persecuzione.
    È che a volte accade di essere punzecchiati con un po' di pesantezza.
    Solo che chi punzecchia pesante preferisce non dire "ehi, sì, ce l'ho con te", e quindi si conserva sempre la possibilità di dire "no, non hai capito: non ce l'ho *solo* con te, e forse c'hai la mania di persecuzione".

    Quanto al denial, mi rimetto alle parole notturne di Ollivander.
    Non faccio uso di denial. Il denial mi fa incazzare. Quasi come la supponenza. [SM=g27828]
    Ciao
    Federica





    VAbbé zibby, ce l'ho con te, contenta? Piantiamola lì adesso che si sta cadendo nel ridicolo.

    Più seriamente: Ollie, sì, la stragrande maggioranza degli italiani è in denial, sennò ci sarebbe già stata una bella rivoluzione da tempo immemorabile. Lo siamo stati tutti, lo sono stata anch'io. Poi te ne vai, e vedi le cose da una certa distanza, sia geografica che emotiva. Questa distanza ti consente di giudicare ed osservare una situazione i cui prima eri troppo emotivamente coinvolto.

    Se gli italiani in massa si rendessero conto della palude in cui stanno sprofondando, non si sarebbe all'ennesima crisi di governo.
  • zibby
    00 09/02/2008 18:01
    Hai ragione: piantiamola lì; no point.
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    ollivander
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    00 09/02/2008 19:04
    si, in effetti
    ..................................................
    Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
    Stanislaw J. Lec
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    Re:
    zibby, 09/02/2008 15.09:

    Sulle tasse.
    Se l'aumento delle tasse locali è compensato dalla diminuzione delle tasse imposte a livello nazionale non si può parlare di aumento di tasse.



    Ma infatti questa compensazione non c'è stata.
    La riduzione di tasse nazionale è stata minima e solo per alcune fasce di reddito.
    In compenso, facendo il caso di Roma per dare numeri concreti, gli aumenti sono stati:
    - 0,3% dei contributi dei dipendenti (da 8,89 a 9,19)
    - 0,5% regione Lazio (da 0,9% a 1,4%)
    - 0,3% comune di Roma (da 0,2% a 0,5%)
    Comunque l'aumento della pressione fiscale è stato certificato anche dalla UE.
    Certo, la differenza rispetto al governo del nano c'è stata, almeno questi soldi pagati in più hanno ridotto il deficit e



    Sulla legge elettorale.
    La legge elettorale sarà anche a base proporzionale, Donegal, ma:
    1. non è vero che entra in Parlamento chi ha l'1 per cento (c'è uno sbarramento del 4 o del 2% a seconda che i partiti siano coalizzati oppure no);



    In teoria si.
    In pratica è previsto anche il ripescaggio dei partiti sotto al 2% secondo alcune regole, infatti Mastella è entrato pur avendo l'1,4% secondo i dati elettorali che si trovano in rete.



    2. ciò che rende questo meccanismo maggioritario è che il premio di maggioranza viene riconosciuto ai partiti della coalizione che ha preso la maggioranza dei voti: cioè - a meno che non si voglia gareggiare senza speranza - i partiti devono dichiarare la loro entrata nell'una o nell'altra delle due coalizioni già da prima delle elezioni. E questo, benché non sia formalizzato - anche perché la Costituzione attuale, all'articolo 67, ne fa esplicito divieto - configura l'introduzione surrettizia di un vincolo di mandato che non esiste nel proporzionale, dove ciascun partito viene rappresentato al Parlamento in proporzione esatta al numero dei voti che ha preso.



    Un premio di maggioranza è una cosa diversa dal maggioritario.
    Con questa legge un partito che prende il 4% entra comunque in parlamento e la sua rappresentanza è comunque prossima a quella cifra.
    Inoltre per quanto riguarda il Senato, essendo il premio assegnato su base regionale, c'è una compensazione tra le regioni tradizionalmente di centrosinistra e quelle tradizionalmente di centrodestra, per cui il premio di maggioranza è ancora più ridotto. Infatti leggevo giorni fa delle simulazioni secondo le quali anche se la CdL vincesse con il 10% di scarto (sgrat sgrat) al Senato avrebbe quasi gli stessi problemi avuti dall'Unione in questa legislatura.
    [Modificato da =Donegal= 09/02/2008 19:27]
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    Re: Re:
    Corcaigh., 09/02/2008 17.17:


    Più seriamente: Ollie, sì, la stragrande maggioranza degli italiani è in denial, sennò ci sarebbe già stata una bella rivoluzione da tempo immemorabile. Lo siamo stati tutti, lo sono stata anch'io. Poi te ne vai, e vedi le cose da una certa distanza, sia geografica che emotiva. Questa distanza ti consente di giudicare ed osservare una situazione i cui prima eri troppo emotivamente coinvolto.



    Martina, per certi aspetti il denial italiano è cronico, non è un problema di questi giorni.
    Gli italiani non sono popolo da rivoluzioni. Gli USA sono un paese fondato da una rivoluzione, la Francia è un paese che ha avuto tanto dalla sua rivoluzione. Non ne abbiamo mai fatte.
    Basti pensare ai due maggiori eventi della vita politica italiana del XX secolo: l'ascesa e la caduta del fascismo.
    L'ascesa c'è stata perchè 4 gatti hanno fatto una marcia, la caduta è stata causata da una congiura di palazzo (fatta oltretutto da fascisti e dallo stesso re che aveva dato il potere al pelato).
    Ma si potrebbe continuare anche con la fine della cosiddetta prima repubblica, avvenuta grazie a un pugno di magistrati, o con altri esempi.
    In tutto ciò, il popolo italiano dove stava? La grande maggioranza delle persone stava in finestra, pronta a correre in soccorso del vincitore come da costume nazionale.
    [Modificato da =Donegal= 09/02/2008 19:25]
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    Re:
    zibby, 2/9/2008 3:09 PM:

    Sulle tasse.
    Se l'aumento delle tasse locali è compensato dalla diminuzione delle tasse imposte a livello nazionale non si può parlare di aumento di tasse.



    Ma che emerita minchiata!

    Cerea.
    --
    Giovanni
  • zibby
    00 09/02/2008 21:37
    Oh, gente: ma la piantate di essere così stronzi???
    E con questo veramente stop

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