00 02/01/2008 14:43
La differenza tra ciò che è successo in Italia negli anni '80 e la Celtic tiger, Giovanni, è, appunto come accenni tu, che in Italia comunque c'è sempre stata la cultura del risparmio che qui non esiste.

D'accordo, sono anch'io una sorta di gufo come mcWilliams, ma ti dipingo uno scenario, molto realistico, di cosa aspetta molte giovani famiglie irlandesi diestro la porta:

Immaginati una coppia sui 35 anni, un paio di bambini sotto i 5 anni. Comprata casa nei suburbs (i villaggi fantasma), qualche parte in co. Kildare, pendolari a Dublino tutti i giorni. Hanno un mutuo al 100% su una casa comprata a 600.000 euro che ne vale forse la metà. Sono entrambi costratti a lavorare per via del mutuo, ma siccome entrambi i figli sono in asili PRIVATI (900/1000 euro al mese per un paio di bambini e ricordo a tutti che gli asili pubblici nell'irlanda di Bertie non esistono), uno dei genitori lo stipendio manco lo vede (in genere la donna [SM=g27820] ) perché passa direttamente l'assegno alla scuola senza neppure il resto per pagarsi un caffé.
In cima a tutto ciò la famiglia è costretta a mantenersi due auto, dato che tronsporti pubblici fuori Dublino non li vedi manco col binocolo e che vivono a 60 km dal posto di lavoro per forza maggiore.

Ecco, immaginati questa coppia. Immaginati che domani (ma già oggi, sta succedendo alla grande), il valore dell'immobile si sgonfia e torna alle medie europee. La casa che hanno comprato (che la banca ha comprato, per essere corretti), adesso vale 300.000, la metà. I poveracci passeranno i prossimi 30 anni a pagare un valore inflazionario inesistente, in pratica, sono andati in bancarotta. Con due figli a carico .

Per quanto mi sforzi di essere ottimista, il futuro tanto roseo non lo vedo.
[Modificato da Corcaigh. 02/01/2008 14:48]