00 02/01/2008 13:10
Ovviamente noi "irlandiani" perdiamo un po' la percezione di quel che succede in Italia, e men che meno possiamo averne una buona di quel che succede nel resto del mondo, ma la "cultura del debito" io me la ricordo ben radicata da che mi e' cresciuto il secondo neurone.

Mio padre ai suoi tempi ha fatto un mutuazzo di 25 anni, estinto solo pochi anni fa', per comprare la casa; le pubblicita' delle carte di credito "revolving" che adesso van tanto di moda in Italia, io me le ricordo tra i banner di uno dei miei primi account di posta su Yahoo (fine anni '90/inizio nuovo secolo).

Ci scandalizziamo tanto della situazione qui', ma io non la vedo cosi' tanto diversa da quella di un recente passato. La cultura del debito, per soddisfare i soliti modelli consumistici (oggi il SUV e l'LCD 50 pollici, ieri l'Alfetta 2000 e la lavastoviglie) c'e' sempre stata, e noi persone normali sempre qualcosa paghiamo: vuoi l'affitto o il mutuo, vuoi la rata per la tv o il canone x la connessione internet.

La nostra forza sta' solo nel non farsi prendere la mano ed avere sempre il salvagente dei risparmi personali. Qui' hanno avuto (e hanno) un gran bel stile di vita, dovuto alle vacche grasse che stan finendo, mo' vediamo come reagiranno, io cosi' pessimista come Martina o il David nazionale non sono, in fondo chi ha un mutuazzo sulle spalle spero abbia anche la responsabilita' di pagarlo, han comprato case di carta ma vabbe', e' pur sempre un home: se ci devi vivere il problema e' relativo, se lo hai fatto come investimento hai semplicemente fatto un investimento sbagliato, ma la ricchezza di un uomo non e' in quello che possiede, ma in quello che sa' fare, ergo il suo lavoro e la sua capacita' di produrre ricchezza, per se' e per gli altri.

Cerea.
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Giovanni