Scritto da: gior77 24/06/2005 15.06
prima o poi il sistema scoppia del tutto, e in serie A troveremo Pizzighettone, Baracca Lugo e Pro Gorizia.
E io quel giorno spero tanto di esserci, per vedere le facce di quei coglioni di Galliani&C.
Hanno rovinato il calcio, hanno rovinato lo sport più bello del mondo.
E' giusto che paghino. Mi auguro.
Si, piacerebbe anche a me.
Ma il progetto è invece opposto e punta ad avere tutte le grandi città e le squadre con tanti tifosi ($$$$$$) in serie A, magari col chievo o il cittadella a completare il campionato in modo da dargli una parvenza di imprevedibilità e romanticismo con cui riempirsi la bocca e i giornali.
E i progetti si realizzano: 2 anni fa i potenti del calcio lamentavano (anche giustamente) l'assenza del sud in serie A, parlavano di serie B a 2 gironi pur di avere neopromosse dal sud. Problema superato con il tempestivo arrivo di capitali in diverse città del sud: adesso abbiamo lecce reggina messina palermo cagliari. Non ce l'ho certo con queste squadre i cui tifosi meritano soddisfazioni, ma non credo a certe coincidenze.
Il calcio è stato gestito come peggio non si può, raccontando palle, approfittando del tifoso che crede a tutto basta che si giochi il campionato, aggiustando sentenze a seconda non delle colpe ma del n° di tifosi, perchè in base a questo si misurano i guadagni di chi comanda, la pay-tv. Cambiando leggi e regole, ricorrendo ad ogni mezzo.
Questo non è più lo sport, ma è il calcio dei soldi, con tutto lo schifo che i soldi possono portare in un ambiente dal passato già pieno di ombre: adesso che comanda il soldo ovviamente sono comparsi gli "affaristi", i "finanzieri": grazie a questi illuminati manager pur essendo aumentati a dismisura gli introiti non c'è più un soldo, tanto da dover fare delle leggi speciali per parare il c..o a degli arroganti spendaccioni, e gli stadi si stanno svuotando anno dopo anno.
Se gli indizi che conosciamo fossero confermati e il genoa restasse in A non ci sarebbe neanche da sorprendersi troppo, sarebbe solo una goccia di schifo in un mare di schifezze a cui assistiamo da anni.