Scritto da: =Donegal= 30/08/2005 16.04 Io invece non la vedo una cosa sbagliata, se lo spirito è veramente quello di aiutare il commercio equo e solidale. Il nome di Bono potrebbe fare da traino a una linea di prodotti prodotti da famiglie di paesi in via di sviluppo, aumentando così le vendite e di conseguenza le persone che producono questi capi di abbigliamento. Bye