00 12/04/2010 11:40

Boh,

e' difficile commentare un post anonimo come questo.

Nonostante l'80% di quel che e' stato scritto da tutti sia condivisibile, io riscontro comunque una voglia di portare qui' usi e costumi che non sono di qui'.

Questa e' un'isola isolata dal mondo, ventosa e grigia, la popolazione si e' evoluta in questo contesto, nel quale socializzare non e' bisogno primario.

Han poi subito invasioni da parti di tutti: cattolici, britannici, ed in ultimo orde di stranieri attirati dalla tigre celtica. Nessuno e' rimasto: son arrivati, han succhiato e poi sono andati via, e' questo non dovrebbe essere nel loro dna? Ne han vissute milioni di esperienze cosi', perche' l'ultimo arrivato dovrebbe essere diverso?

La velata critica poi "gli italiani che non li criticano e' perche' son come loro" mi sa' tanto di "io sono io e voi siete un cazzo", puoi quindi capire...

Tra l'altro leggo:
"non c'è stata una sola persona (Irlandese, Italiana o altro) disposta ad interagire."
che mi suona stranissimo: escludendo gli irlandesi, posso personalmente testimoniare come le persone giuste possano quassu' crearsi un'ottima cerchia di amicie, a tal punto da avere tutti i we impegnati (boia faus, aggiungerei! :-) ).

L'augurio e' che questa esperienza abbia comunque insegnato qualcosa, sarei curiosissimo di sapere se, tornando in Italia, tra i vostri amici ci saranno marocchini e albanesi che si vestono sgargianti, alle 7 vi fanculano perche' devono andare a pregare, e le figlie indossano il velo pure per entrare in piscina. Io son sicuro di no, chissa' se anche loro pensano che e' impossibile integrarsi con gli italiani.

p.s. Ma nessuno ha mai notato che le chiese, orario della messa esclusa, sono sempre chiuse? Dublino cosi' come country side.

Cerea.
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Giovanni