Roma sommersa. Alemanno: "Restate a casa"

Eccomi qui, ancora all'asciutto
Prima di tutto, Alemanno prima o poi dovrebbe capire che fare il sindaco non consiste nell'abolire quanto fatto dai predecessori e nel tagliare nastri, ma dovrebbe occuparsi dei dei problemi nella città.
Buona parte dei problemi dei giorni scorsi sono stati causati dalle foglie lungo le strade che hanno intasato le fogne. Se i soldi presi con l'aumento del parcheggio fossero stati impiegati per ripulire le strade dalle foglie secche (che non è una cosa così imprevedibile, cadono ogni autunno) probabilmente la situazione sarebbe stata decisamente migliore.
Fatta questa premessa, le semi alluvioni a Roma non sono così rare. A Roma cade ogni anno più pioggia che a Londra, forse non siamo lontani dai livelli di Dublino, solo che è concentrata in pochi giorni all'anno con il risultato che è facile immaginare.
Anche le piene del Tevere come quelle che si vedono oggi nelle foto sono abbastanza frequenti. Non tutti gli anni, ma non sono così rare. Il problema è che nel corso degli anni si sono costruite case e argini nelle zone golenali (cioè quelle che sono allagate durante le piene) in ingresso e in uscita a Roma, privando così il Tevere del suo sfogo naturale e peggiorando la situazione.
Però le piene del Tevere portano anche a uno spettacolare "ritorno al passato": si è costretti ad aprire le varie dighe (di cui una proprio all'entrata a Roma) che non bloccano più le sabbie che invece rimangono sospese nell'acqua, e che colorano il Tevere di quel colore biondo tanto ammirato nei secoli.