00 03/12/2008 23:58
Me lo chiedo spesso anch'io.

Sono irlandese? Sono italiano? O che altro?

No, irlandese proprio no.
E' passato talmente tanto tempo dall'ultima sbronza che nemmeno me la ricordo.
Al pub non ci vado quasi più.
A vedere l'hurling invece non ci sono mai stato.
Manchester United mi sembra più un gruppo musicale che una squadra di calcio.
Eppure al cielo grigio non ci faccio più caso, e una collega mi prendeva in giro per l'aver pronunciato "done" come don, molto Irish e poco British.


Ma non sono nemmeno italiano, io che sono nato nella penisola per caso, o forse per sbaglio.
Non lo sono, nella misura in cui non me ne frega niente del caldo, del sole e del mare. Non lo sono perché non bevo caffè.
Ne' tantomeno mi sono mai trovato a mio agio a passare le mie serate in un bar a parlare di fantacalcio, grande fratello e motori.
Eppure lo sono, nel mio fortissimo accento italiano (non importa quanto il mio inglisc possa essere fluent), e nel mio italianissimo gesticolare quando parlo.

Non sono a casa qua e nemmeno in Italia.

Forse sono solo alla ricerca del mio posto.

Quelle a cui non credo sono le cazzate retoriche tipo cittadino del mondo.
Noi non siamo cittadini del mondo.
Non siamo conigli, per cui un prato vale l'altro.
Siamo essere umani, che hanno un rapporto complesso con lo spazio che li circonda, anche e soprattutto in relazione al tempo che passa e che è già passato.
[Modificato da Tameko 04/12/2008 00:00]