00 03/04/2008 09:58
aquilablu sono d'accordo con te, infatti le ultime righe erano un paradosso atto a spiegare che in fondo della celtic tiger abbiamo goduto un po' tutti e che dubito si possa dire agli irlandesi che si stava meglio prima, come qualcuno ogni tanto azzarda.

Se vogliamo fare un discorso equilibrato non scagliamoci con chi ha la casa in Croazia, che' se avessi i soldi, non sapendo come spenderli, magari me la farei anch'io.

Ovviamete fare la storia con i "se" non e' possibile, nessuno ci garantisce che se la celtic tiger fosse stata gestita diversamente avremmo questa lunga coda di moneta in circolo e benefici anche per noi, e' questa, appunto, la parte del tuo discorso su cui volevo fare piu' attenzione.

Quello che piu' mi preoccupa per l'Irlanda e' la cultura individualista, che ha portato la divisione tra ricchi e poveri a livelli assurdi, pero' mi viene spontaneo chiedermi se questo non e' insito nel successo del capitalismo e nei benefici di cui usufriamo anche noi, magari con molte persone piu' vicine tra di loro in termini di ricchezza tutto questo non sarebbe mai successo.

E allora, messa cosi', mi viene da pensare che sia un problema del capitalismo in se', non della celtic tiger che, come mi viene spesso da pensare, non ha fatto altro che sfruttare tutto cio' a suo favore generando una circolazione di moneta mai vista. Ok, non per tutti, ma non si puo' dire che dagli anni ottanta ad oggi, ci siano stati molti ricchi che siano diventati poveri, ammeno di "investimenti" sbagliati; casomai i poveri sono rimasti poveri, e' quella e' la "poverty trap" la cui risoluzione non credo sia concepibile all'interno di questo sistema economico.