Due giovani irlandesi investiti e uccisi a Roma

ROMA (27 agosto) - Friederich Vernarelli «non era alla guida dell'auto che provocò la morte di due ragazze irlandesi il 18 marzo scorso in lungotevere degli Altoviti». Ad affermarlo è Roberto Vernarelli, padre di Friedrich, annunciando per venerdì una conferenza stampa in cui saranno illustrati i risultati delle indagini difensive. Da queste emergerebbe che Vernarelli non era alla guida della macchina che investì mortalmente le due giovani irlandesi di 27 e 28 anni, Elizabeth Anne Gubbins e Mary Clare Collins, nei pressi di Castel Sant'Angelo.

I legali di Vernarelli avrebbero individuato le due persone che erano con il giovane quella sera. Vernarelli è accusato di omicidio colposo plurimo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. In un interrogatorio nel giorno successivo all'incidente mortale, il giovane affermò che prima dell'investimento passò la serata a bere birra in compagnia di due inglesi conosciuti nel quartiere di San Lorenzo. Già allora il padre di Vernarelli aveva detto che Friederich gli aveva confermato di non essere solo la sera dell'incidente. Aggiunse, inoltre, di aver dato loro un passaggio e che entrambi erano con lui al momento dell'incidente, solo che «sono scappati subito dopo».