gdbjoe, 15/01/2009 23:45:
eh vabbe', stai a guarda' er capello
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gdbjoe, 15/01/2009 23:45:
Quanto agli anni 80 c'hai ragione: ero troppo pischello.
Ma nel 1990 (21 anni) ho iniziato a lavorare, nel '92 (23 anni) son andato fuori di casa e nel '95 o giu' di li' (26 anni) avevo i miei primi fondi di investimento: qual'e' la differenza tra me e loro?
allora, nel novanta ero teenager, ma ricordavo l'epoca dei paninari, della gente che comprava giubbini di pelle da un milione di lire, della bella vita e delle auto di lusso, c'erano amici miei figli di operai che rompevano i cosiddetti ai genitori per avere le timberland.
Insomma, quelli spendevano e pure alla grande, ben oltre le loro reali possibilita'. Perche'? perche' tutto andava bene, c'era fiducia e qualcuno cominciava a godersi i frutti di anni di lavoro.
Quando ho cominciato a lavorare io nel 2000 ho fatto quasi 2 anni di interinale, passai poi a tempo indet. nello stesso mese in cui comincio' la cassa integrazione. Pur cambiando azienda non ce la facevo a campare, per cui ti dico che nei primi anni ho messo da parte quel poco che mi avanzava in quanto costantemente preoccupato di quanto potesse succedere. Ormai ho acquisito talmente questa forma mentis che perennemente penso che il futuro nasconda cetrioli piuttosto che nuove possibilita'!
In fondo noi italiani abbiamo tanti difetti ma mica siamo scemi?
Non ti nascondo che se fossi SEMPRE vissuto in un paese come questo con lavoro garantito, prestiti dati dando come garanzia uno specchietto e 2 penne bic e crescita media del PIL pari al 6% annuo forse a quest'ora starei su una bella moto, avrei fatto un viaggio spaziale intorno al mondo (priceless!) e forse avrei anche un appartamento con vista sui docks, ergo tanti debitucci sul mio conto!
Quello che voglio dire e' che le persone irish della mia generazione qui hanno dato per scontate tante cose (beata innocenza!) perche' le avevano a portata di mano. Noi invece, che abbiamo fatto la botta, camminiamo sempre con una mano davanti ed una dietro, ecco perche' avevamo capito da tempo che la pacchia non poteva essere per sempre. Ed infatti ogni volta che affrontavo il discorso con un irish, finivo sempre per essere guardato male
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, come per dire: prima vieni qua a succhiare la tettarella e poi ci fai le pulci?
Insomma, la generazione precedente avrebbe dovuto avvertirli, dato che loro hanno visto cos'era la disoccupazione e la fame (e stiamo parlando di 30 anni fa, non di 100), invece si sono comportati come e peggio dei loro figli. Quindi vai con la macchina nuova ogni 2 anni, la casa qui e quella in Spagna/Bulgaria, vacanze con tutto garantito, matrimoni con vino a 25 euro a bottiglia (e sai quante ne bevono gli irish) e mi fermo qui. Alla fine so' campagnoli e hanno voluto scialare alla grande!
Sta da dire che gli Italiani sono i piu' grandi risparmiatori del mondo e questa mentalita' diversa ci sta aiutando un bel po' nei periodi di magra, ma mi sembra che le cose stiano cambiando anche da noi. Dalle mie parti anche il piu' sfigato ha almeno 2 finanziamenti a tasso 0 con 24 cambiali in detrazione dalla busta paga perche' senza vedere SKY Sport sul LCD da 42" e rispondere al telefono che fa la videochiamata non puo' stare, anche se fa l'operaio con contratto di inserimento. Un mio collega di Roma che guadagna 900 euro al mese ha passato Capodanno a St. Vincent perche' dopo un anno di lavoro deve pur staccare la spina, no? ("....ma perche'?! sei un frigorifero?!" direbbe quel comico napoletano) ora dimmi tu quando costano 4 giorni in montagna e dimmi se davvero se lo poteva permettere.
[Modificato da Antongiu 16/01/2009 10:27]