00 23/12/2007 20:37
Re: lavorare in irlanda
irish.marcolino, 23/12/2007 19.20:

Ho letto tempo fa un post dal blog utopie irlandesi: che indicava come il boom economico sia finito e incomincino ad allontarsi le multinazionali dall'Irlanda e il lavoro tenda a diminuire.

Poi ieri è uscito il rapporto dell'Economic and Social Research Institute (ESRI), e i giornali in Irlanda non parlano altro che di morte della Tigre Celtica.

Il rapporto indica che:

- la crescita attuale è la più bassa da 16 anni
- la crescita prevista nel 2008 è stata ribassata dal 2,9% al 2,3%,
- i nuovi posti di lavori previsti nel 2008 sono solo 8,000 di anno, comparato ad un aumento di lavoro valutato di 61,000 nel 2007
- il numero di disoccupati è previsto in forte aumento il prossimo anno da 28,000 a 130,000
- con l'aumento dei disoccupati la percentuale di disoccupati passa dal 4.6% di quest'anno al 5.8% previsto per il 2008

Voi che ne pensate. E' finita l'era dell'Irlanda ricca e felice?
[SM=x145450] [SM=x145485]



Bella domanda...se sapessi la risposta sarei ricco.
Diciamo che i segni si vedono non solo a livello macro ma anche micro. Trovare lavoro sta diventando più difficile di prima e bisogna avere delle skill e non più la semplice buona volontà, che era più che sufficiente fino ad un paio di anni fa.
Personalmente la crescita irlandese non mi ha mai davvero convinto al 100%, mi è sempre sembrata un pò precaria e troppo in balia di effetti esterni. Basti pensare che ben il 20% del PIL è creato da sole 4 aziende e per di più americane. L'industria delle costruzioni è quella che occupa moltissime persone ed è ora in stallo completo (a causa diprezzi altissimi e crisi dei mutui subprime), soprattutto in questo settore sento dire che ci sarà la maggior parte della nuova disoccupazione.
Le notizie di esuberi che sento alla tv stanno sempre diventando più frequenti, ma gli ultimi a preoccuparsi sono gli Irish. "don't worry, it'll be grand!" è sempre stato il loro motto da secoli e continua ad esserlo.
Lo stesso primo Ministro fa finta di non rendersene conto, anzi ha invitato a (cito letteralmente) "suicidarsi" chi continuava ad enfatizzare un declino dell'economia
www.rte.ie/business/2007/0704/ictu.html
Comunque è presto per cantare il de profundis, questo paese ha ancora tanto da offrire, ma deve svegliarsi dalla sbornia della tigre celtica e muovere il culo. Già sono in pochi coloro che restano quando le cose vanno bene, figuriamoci cosa potrebbe accadere se la barca cominciasse ad affondare.