00 04/02/2007 20:25
se può interessare a qualcuno, ecco un bell'articolo, preso da wlecce.it


L'ennesima morte, l'ennesima demagogia

* Pubblichiamo, di seguito, il contributo di Francesco Palese, Addetto Stampa del F.I.A.S.T., confederazione in cui convergono - tra gli altri - anche un sindacato di polizia (il COISP). Ringraziamo l'autore per la segnalazione del suo 'pezzo'.


Sono le 21 e 19 del 2 Febbraio del 2007, una data che resterà bene impressa nella mente di tanti. Una telefonata da Catania ci riferisce della “morte clinica” di un ispettore di Polizia ricoverato al Garibaldi dopo gli scontri con la tifoseria del Catania nel derby di calcio con il Palermo. Alcuni minuti dopo una nuova telefonata: “Attenzione, non è morto, è in rianimazione”, la speranza riprende corpo. Alle 21.32 Filippo Raciti, 38 anni, padre di due bambini, muore dopo 46 minuti dal suo ingresso nell’ospedale. Fuori dalla sala rianimazione parenti, colleghi, i primi giornalisti.
La notizia ufficiale, con il nome della vittima, passa sull’Ansa alle 21: 48. Parte il teatrino. Politici, opinionisti, medici, e pallonari si tuffano nei commenti e nelle dichiarazioni. Sono particolarmente patetiche quelle dei politici. Tutti chiedono misure drastiche, “così non si può andare avanti”, “fermiamo tutto”, “non è più uno sport”, a seguire gli annunci dei vertici e delle riunioni “urgenti”. E’ incredibile come in Italia, gli stessi personaggi che qualche mese fa votavano a larghissima maggioranza la più vergognosa delle leggi, quella sull’indulto, si precipitino ora nel chiedere misure ferree. Solo la scorsa settimana, la tragedia era stata sfiorata. Durante il derby Salernitana-Cavese, di serie C, un agente di polizia riportava ferite gravissime a causa dello scoppio ravvicinato di un ordigno imbottito di vetri e chiodi. Identificati i responsabili, questa la “pena”: “divieto di frequentazione dello Stadio”. In pratica se qualcuno tenta un omicidio ai danni di un agente delle forze dell’ordine non può più vedere le partite della squadra del cuore.
Altrettanto patetiche le dichiarazioni dei pallonari di Stato, che sorprendentemente fanno sapere che “i campionati saranno sospesi a tempo indeterminato”. Con tutti i denari che ruotano attorno al calcio siamo pronti a scommettere che le partite riprenderanno già dalla prossima settimana, ma con un minuto di silenzio prima del calcio di inizio, come avvenuto del resto anche ieri a Catania in memoria del dirigente di una società dilettantistica “assassinato” nel dopo partita.
Una settimana basterà. Basterà alla stampa, che fornirà tutti i “retroscena”. E che ci farà vedere le foto “di Filippo quando era piccolo”, quelle della moglie in lacrime, e quelle dei genitori al funerale.
Basterà ai politicanti, per le prese di posizione sul tema da prima pagina. Ci sarà qualche vertice, nel corso del quale si deciderà di modificare qualche virgola e qualche articolo di qualche legge, che resterà magari inapplicata. E si ripartirà, come sempre. Fino al prossimo teatrino.
(Francesco Palese*)

[Modificato da salentino87 04/02/2007 20.25]

___________________________________________________________
Scusate, non mi lego a questa schiera. Morrò pecora nera :::Ultrà Lecce:::