00 14/11/2006 17:39
Let pubblica sulla vicenda di Limerick un'attenta analisi di Martina, realizzata con lucidità e passione.

In fondo ad essa è pubblicato il comunicato della brigata Limerick dell'Ira che nega ogni coinvolgimento nella faida in corso.



Le briciole del pasto della tigre

Jordan Crawford ha cinque anni. L'ho visto al telegiornale l'altra sera, che giocava con la Playstation dal letto dell'ospedale. La gamba fasciata. Non si è fatto male giocando. Cadendo da un muretto, o arrampicandosi su un albero, come molti bambini di quell'età. No. Gli hanno sparato. Uno dei 17 proiettili sparati contro la sua casa a Southill, Limerick, lo ha colpito alla gamba.
Il 10 settembre Millie e Gavin, 6 e 4 anni, sono stati bruciati vivi nella loro automobile parcheggiata proprio fuori casa. Moyross, Limerick. Probabilmente diciassettenne, un pazzo assassino ha appiccato il fuoco all'interno dell'auto da un finestrino aperto, mentre Millie e Gavin aspettavano la madre, forse per andare al parco a giocare o forse a comprare un gelato. Millie e Gavin non sono morti, ma rimarranno sfigurati dopo una serie interminabile si operazioni e terapie di vario genere. Sono in ospedale, probabilmente ancora immobilizzati, chissà quanto ci rimarranno ancora. Per loro non c'è stato Halloween, trick or treat o la festa a scuola.

Loro, come molti abitanti di quelle zone di Limerick, non hanno potuto partecipare al pasto della tigre celtica. Alla grande abbuffata che ha visto arricchire Dublino, crescere a disimisura i centri urbani, spesso senza infrastrutture, ingrassare la middle class, arricchire i già ricchi ed emarginare ancora di più chi era già al margine.
Jordan non è tornato nella sua casa di Southill, dopo l'ospedale. La madre si è rifiutata ed ha detto no agli slum ed alle faide. Ricominciare ad andare a scuola, per Jordan, sarà difficile. Quando andrà a giocare con gli altri bambini, l'ombra della violenza subita lo seguirà per lungo tempo. Millie e Gavin invece il marchio di ciò che ha interrotto la loro vita di sempre se lo porteranno scritto in faccia tutta la vita, ogni volta che si guarderanno allo specchio.

Le SUV, le case coi giardinetti ordinati e le verande in legno, i vestiti firmati, i mutui al 100% e lo spreco consumistico non sono ancora arrivati a Moyross e Southill. Meglio così forse, qualcuno direbbe che questi sono tutti aspetti negativi della tigre celtica. Purtroppo, neppure i lati positivi si sono fatti vedere: il lavoro, una migliore istruzione, uno standard migliore di vita.
Quelle zone di Limerick sono communità rinnegate. Chi ci vive ha perso da tempo la speranza. Non l'aveva durante la buia depressione degli anni '70 e '80. Non l'ha conquistata quando il boom degli ultimi 12 anni ha travolto il resto del paese e lasciato loro solo le briciole di un banchetto consumato troppo in fretta.
Mentre la middle class nel resto dell'isola perpetuerà i suoi acquisti sfrenati ed il suo consumismo impietoso, i bambini di Southill e Moyross continueranno ancora a fare i conti con sparatorie, droga e violenza.
Southill e Moyross non compaiono nelle guide turistiche. Non ci sono gli edifici tirati a lucido del centro storico. Sono zone che non interessano a nessuno, diventate famose sulla stampa nazionale per motivi che tutti conoscono ma preferiscoo non commentare. Ne riconosciamo gli edifici quando appaiono al telegiornale: però vorremmo cambiare canale. Il fatto che l'Irlanda del terziario avanzato possegga ancora aree del genere è un fatto che tutti vorrebbero dimenticare.
Le communità rinnegate (non solo quelle di Limerick, ma anche quelle di Dublino, Cork e molti altri centri urbani) però rimangono, non si possono cancellare.
Non si devono cancellare. Sono lì a ricordarci la natura effimera del nostro benessere e l'inutilità dei nostri debiti, mutui e speculazioni, quando tutto questo benessere non riesce a raggiungere certe frange sociali che vengono considerate inutili e parassitarie.

Spero che Jordan possa tornare un giorno a Southill e possa trovarci scuole, centri di quartiere, biblioteche e parchi giochi per i suoi figli.
Spero che allora la sua casa natale, crivellata di proiettili, sia stata rasa al suolo ed al suo posto ci sia invece un bell'asilo nido statale, colorato e con i disegni dei bambini appesi ai vetri.
Forse tutto questo un giorno accadrà, quando la tigre si sarà abbuffata ben bene ed avrà fatto indigestione. Allora forse se ne andrà da qualche altra parte a banchettare, e finalmente anche gli altri potranno avere la loro piccola porzione di civiltà.
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www.lesenfantsterribles.org Distretto Nord: note dall'Irlanda di Sopra

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