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Parisse miglior giocatore del torneo per il Sunday Times

Parisse miglior giocatore del torneo per il Sunday Times. Nel XV ideale di Gazzetta.it la Francia fa meglio di tutti con cinque elementi, l'Italia ne ha quattro

MILANO, 19 marzo 2007 - Per il Sunday Times, il miglior giocatore del Sei Nazioni è un italiano. Sergio Parisse, “un gigante nel portare avanti la palla”, è l’unico a comparire nel XV ideale di tutti e tre commentatori di punta della più autorevole rubrica di rugby britannica, Stephen Jones, Stuart Barnes e Jeremy Guscott. Ma c’è gloria anche per altri italiani, dai piloni Nieto e Castrogiovanni, da Bortolami (due “nomination” su tre in seconda linea) a Mauro Bergamasco.

Il “XV ideale” del Sei Nazioni è un gioco coinvolgente. Vi proponiamo il nostro.

15 – Clément Poitrenaud (Francia) - Estremo sicuro in difesa e veloce nei contrattacchi. Laporte cercava un’alternativa all’infortunato Castaignède: ora dovrà scegliere.
14 – Sean Lamont (Scozia) - Uno delle poche note positive del Sei Nazioni scozzese: accelerazione e tecnica, va sempre oltre la linea del vantaggio. Ha posto problemi a tutte le difese.
13 – Brian O’Driscoll (Irlanda) - Si conferma il miglior secondo centro d’Europa: il suo passo laterale spacca le difese e la sua leadership cresce di partita in partita.
12 – Gordon D’Arcy (Irlanda) - Meno personaggio di O’Driscoll, ma quanta sostanza. E’ uno di quei centri che non si fermano al primo placcaggio: conquista sempre un metro in più.
11 – Denis Hickie (Irlanda) - Altro cavallo di razza, unisce potenza e capacità di leggere l’azione. Con una linea di trequarti così, è paradossale che l’Irlanda non abbia ancora vinto nulla.
10 – James Hook (Galles) - Se O’Gara è il presente, lui è il futuro: ha iniziato centro, ma contro l’Inghilterra ha dimostrato di poter essere l’apertura che il Galles aspetta ormai da decenni.
9 – Pierre Mignoni (Francia) - Il cuore direbbe Troncon, ma con le sue accelerazioni questo 30enne ha spaccato tutte le difese. Sarà un caso, ma nell’unica sconfitta dei Bleus era fuori.
8 – Sergio Parisse (Italia) - La sua capacità di conquistare metri attorno alla mischia non ha eguali in Europa. Ora deve imparare a essere meno egoista quando gioca al largo.
7 – Mauro Bergamasco (Italia) - In campo è ovunque, con o senza palla, che giochi flanker o centro. Le decine di placcaggi a partita e le due mete ne sono la dimostrazione.
6 – Serge Betsen (Francia) - Il suo lavoro è oscuro, vederlo partire palla in mano è raro, ma Laporte non si sognerebbe mai di toglierlo. Interpreta magistralmente il ruolo di flanker “chiuso”.
5 – Marco Bortolami (Italia) - Fondamentale in mischia, ottimo saltatore e “sabotatore” in touche, bravo anche al largo, leader deciso e posato, rispettato da tutti. Il capitano che l’Italia cercava.
4 – Paul O’Connell (Irlanda) - E’ il cuore di una mischia, quella irlandese, meno celebrata dei trequarti ma altrettanto importante. Tra i migliori saltatori della storia.
3 – Martin Castrogiovanni (Italia) - Continua a fracassare i piloni sinistri di mezza Europa. Meriterebbe tutta la prima linea azzurra, ma il suo è il ruolo forse più difficile.
2 – Raphael Ibanez (Francia) - Capitano meno d’immagine e più di combattimento rispetto a Pelous. Tallonatore dinamico, è riuscito a scuotere la Francia dopo il k.o. in Inghilterra e portarla al titolo.
1 – Olivier Milloud (Francia) - Che Marconnet recuperi o no, sarà difficile togliergli la maglia di pilone sinistro al Mondiale. Solido, potente e silenzioso come i piloni dovrebbero essere