00 28/04/2006 21:09
Re: Re:
Bisogna da sempre registrare a sinistra un atteggiamento di odio, o più semplicemente di arrogante superiorità, nei confronti della controparte politica.

Si ritengono i veri depositari della democrazia, dell'antifascismo; chiunque non faccia parte della loro cricca è un "inferiore".


Prodi è ostaggio di quella stessa cultura di odio che a Milano sfila vergognosamente in un corteo di fascisti rossi e che a Roma lo tiene in piedi.

Nella sinistra, bruciare le bandiere americane e israeliane è prassi.
Definire i terroristi, resistenti è un vanto.
Gridare "10, 100, 1000 Nassiriya" è una hit.
A sinistra, la violenza è una pericolosa abitudine.

Diliberto c'era a Roma quando si bruciavano le bandiere d'Israele al grido "10, 100, 1000 Nassiriya" (peraltro ieri sono stati accontentati) o "Un sasso qui un sasso là, l'Intifada vincerà" oppure "Vietnam, Iraq oggi come ieri Americani a casa dentro i sacchi neri".
Slogan ripetuti anche martedì nei cortei di Milano e Roma.

Nel silenzio di Prodi che se ne lava le mani, sceglie la più vigliacca delle posizioni: l'indifferenza.

Il deputato Francesco Caruso sta dalla parte di chi offende la Moratti, sta con i centri sociali, chiede la scarcerazione di chi infrange le regole minime di libertà, firmatario di una proposta con altri otto dell'Unione di scarcerare i teppisti che hanno provocato gravi incidenti a Milano.

Con Prodi c'è chi sta dalla parte di Hamas e lo stesso Prodi avrebbe aperto ad Hamas.


Oggi i fascisti sono di sinistra, sono i pacifisti con il volto coperto.
Sono quelli che sulla Tav come sul G8 pensano di risolvere tutto con la violenza e con gli scontri.
Ovviamente nel nome dell'antifascismo e della resistenza.

Faccio a meno del fascismo rosso.

[Modificato da Matteo, Berghem 28/04/2006 21.15]

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.....ORIANA VIVE........