00 26/02/2006 15:19
Le ubriacature del giovane Juza - parte seconda
Capodanno di tanti anni fa, il progetto e' che io ci dovessi provare con la Patrizia e un mio compagno di scuola con la sua amica. Con fare da uomo vissuto l'amico mi aveva detto "vedrai che se bevi alcool diventa tutto piu' facile, lo so che sei timido lo sono anche io (BTW nella prima esperienza alcoolica mi ricordo che tra un cocktail e l'altro dicevo "Patrizia ti amo") ma so che in questo modo si risolve.
Debbo dire che l'alcool dei superalcolici dopo l'esperienza precedente ancora mi fa sentire quel vago senso di vertigine mentre lo bevo, ciononostante bevvi fino a star male anche quella sera. Come prima cosa uscii ed iniziai a cantare, facendomi scoprire dalla nonna del padrone di casa che si lamento' (non mi ricordo cosa le dissi ma probabilmente deve aver pensato che fossi ubriaco!). Successivamente mi ricordo di essermi buttato gonfio d'amore su una ragazza dicendo "Patrizia!" ma pare che le assomigliasse soltanto.
Vidi che molta della gente non abusava di alcolici ma di altre droghe, c'erano molte ragazze con gli occhi sbarrati sedute per terra. Ad un certo punto mi misi a vomitare e dissi ad un tizio "mi sono vomitato l'anima". Lui mi rispose "quella PURTROPPO non si puo' vomitare" (ma dove cavolo mi avevano portato? Ad un capodanno satanista?). Comunque la serata fini' e gli amici mi riportarono a casa. Iniziai a cercare di aprire la porta, con poco successo. Un amico mi disse "******* vuoi che ti aiuti?" ed io risposi "fatti gli affari tuoi!" e cercai di inserire la chiave nella toppa, spezzandola. Mi feci portare a casa di mio padre e recapitare nel letto, il mio amico temeva che mio padre (che non sapeva niente) si sarebbe potuto svegliare assalendolo scambiandolo per un ladro.







Da quel giorno in poi non piu' avuto sbornie cosi' serie! Neanche in Irlanda!