00 14/03/2006 18:24
credo che a questo punto sia indispensabile aprire un TOPIC ad-hoc.

Ecco quello che Wikipedia pubblica in merito alla guerra:

La guerra è un confronto armato, su vasta scala fra due o più popoli o gruppi. Nel diritto internazionale guerra è un termine legale che è stato rimpiazzato da conflitto armato.

Carl von Clausewitz, nel suo famoso libro "Della guerra", compie una analisi quanto mai accurata ed esatta del fenomeno guerra: "Der Krieg ist ... die Fortsetzung der Politik mit anderen Mitteln" ("La guerra è la continuazione della politica e della diplomazia con altri mezzi") e "La guerra è così un atto di forza che impone al nostro nemico di fare la nostra volontà", cogliendo così l'essenza della guerra (il confronto fra due volontà) e il fatto che non esiste un confine netto fra stato di pace e stato di guerra ma piuttosto un progressivo peggioramento dei rapporti politici e diplomatici, fino ai primi scontri di confine seguiti dalle manovre su vasta scala: in una guerra le diplomazie delle varie parti belligeranti sono ben lungi dall'essere inutili, ma al contrario sono più attive che mai, alla ricerca di soluzioni incruente del conflitto.

Sempre von Clausewitz mette in luce un ulteriore aspetto della guerra, che per molti può sembrare sorprendente: ad iniziare una guerra non è l'azione di chi offende, ma la reazione di chi si difende. Se non ci fosse reazione, l'attacco si risolverebbe in una occupazione, ma senza conflitto armato, e quindi non ci sarebbe guerra.

La guerra oltre che strumento decisivo nei rapporti tra gli Stati è anche fenomeno sociale con enormi riflessi sulla cultura, sulla religione, sull'arte, sul costume, sull'economia, sui miti, sull'immaginario collettivo, che spesso la trasfigurano esaltandola o condannandola.

Le guerre sono combattute per il controllo di risorse naturali, per risolvere dispute territoriali e commerciali, per motivi economici, a causa di conflitti etnici, religiosi o culturali, per dispute di potere, e per molti altri motivi. In Europa non si sono più combattute guerre per motivi religiosi dal 1648, anno della Pace di Westfalia che chiuse la Guerra dei trent'anni.

Tipi di guerra:
Spesso si distinguono i concetti di "conflitto" e di dichiarazione formale di "stato di guerra". Quando un paese invia le sue forze armate fuori dei suoi confini con il presunto motivo di ricreare ordine o prevenire un genocidio o altri crimini contro l'umanità >>LINK<< , o per supportare un governo legalmente riconosciuto contro una rivolta, quel paese qualche volta si riferisce al termine azione di polizia. Questo uso non è sempre ritenuto valido, in particolare da coloro che non accettano tutte le connotazioni del termine.

Una guerra in cui le forze in conflitto appartengono allo stesso paese o entità politica è detta guerra civile.

La dottrina della guerra preventiva viene usata per giustificare conflitti contro paesi o entità che si suppone potrebbero mettere in pericolo la sovranità o gli interessi del paese che da inizio al conflitto.

Gli strumenti della guerra comprendono scontri terrestri in campo aperto, con truppe a piedi, a cavallo, o su mezzi meccanici, scontri aerei e navali, il bombardamento aereo e navale verso obiettivi nemici, il blocco dell'afflusso di risorse necessarie alla sopravvivenza del proprio nemico, l'avvelenamento o la distruzione delle risorse naturali.

La guerra tradizionale è condotta da eserciti organizzati secondo una disciplina militare e legalmente inquadrati in un ordinamento statale. Questi sono spesso affiancati da mercenari, truppe che svolgono funzioni di supporto logistico e/o di combattimento in cambio di denaro. Il diritto militare vieta che le popolazioni civili, ovvero quanti non sono inquadrati in un esercito, vengano coinvolte in un conflitto. Ma questa è la teoria.

In alcuni casi, partecipano alla guerra anche formazioni spontanee dall'inquadramento più o meno informale (vedi anche partigiani), che si possono dissimulare tra la popolazione civile. Costoro praticano spesso tecniche di guerriglia, che alcuni tendono erroneamente a chiamare terrorismo, in quanto quest'ultimo tende a colpire la popolazione civile e non è atto a danneggiare un organismo militare ma persegue obiettivi politici.

Diritto militare
Numerosi trattati, che costituiscono il Diritto militare >>LINK<< regolamentano lo stato di guerra. Il più importante e comprensivo sono le Convenzioni di Ginevra >>LINK<<, la prima delle quali cominciò ad entrare in vigore durante la metà del 1800.

La firma di trattati internazionali fa parte della diplomazia >>LINK<< internazionale. Numerosissimi sono i trattati in vigore. Menzioniamo qui solo alcuni esempi, come le Risoluzioni della Conferenza Internazionale di Ginevra, Ginevra, 26-29 ottobre 1863, o la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra, 75 U.N.T.S. 135, entrato in vigore il 21 ottobre 1950.

sciauz

[Modificato da spartacus81 14/03/2006 18.29]

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