00 30/01/2006 14:04
Molti pensano che i Troubles siano terminati, che tutto n nordirlanda viaggi sui binari della normalità - intesa la "nostra" normalità di chi si alza tranquillamente la mattina e si reca a studiare, a lavorare o semplicemente resta a casa in panciolle - invece i racconti di cui parla il libro sono ancora attuali.

Si susseguono in Irlanda del Nord le violenze settarie, in special modo a Derry è in atto un vero e proprio "trasloco forzato" dei lealisti, costretti, a suon di moltoov, ad abbandonare le proprie abitazioni per evitare pericoli maggiori.

Le donne nordirlandesi sono le vere "eroine" dei Troubles, pronte ad andare in prima linea ai tempi della "bin-lid protest", quando sedevano di fronte ai carri dell'esercito di sua maestà picchinando a terra i coperchi dei bidoni della spazzatura, fino a partecipare attivamente allo sciopero della fame - in questa forma di lotta due vere "guerriere" sonmo state le sorelle Price (Marian e Dolours) che hanno scioperato per quasi 300 giorni, nutrite a forza dai secondini delle carceri inglesi.
Di loro ce ne dimentichiamo troppo spesso, invece il libro di Silvia Calamati - ma non soltanto, mi viene in mente anche "I muri di Belfast" di Marina Petrillo - le valorizza giustamente.

Ren
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www.lesenfantsterribles.org Distretto Nord: note dall'Irlanda di Sopra

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