00 08/02/2006 13:09
Riportiamo su il topic, va, che ho voglia di imperversare un po'.

-Se c'è una cosa che si impara quando si diventa vegetariani o vegani è che più si insiste con aria allucinata più si instaura negli onnivori, al 95%, un effetto contrario (della serie: "Sei vegan? Allora io mangio davanti a te la carne che normalmente mangerei in una settimana")

-Un problema che poi non aiuta la "causa" veg sono le lotte interne tra vegetariani e vegani: questi ultimi credono spesso di essere illuminati più dei vegetariani e assumoni toni veramente sgradevoli (un punto di riferimento per assistere a queste lotte in Italia è sicuramente Promiseland. Su in UK la questione mi sembrava diversa e più rilassata).

-C'è anche da dire che l'opinione pubblica non aiuta: "i vegetariani sono tristi", "senza carne si muore", "il latte fa tanto bene", "i 0 positivo muoiono senza carne", "i vegetariani sono tutti magri come chiodi (!) e malati" etc.

-Ho visto anche vegani mangiare fuori casa con onnivori e creare un'atmosfera tesa perchè guardavano con orrore i piatti degli onnivori: ecco, questo secondo me non è il giusto atteggiamento, anche se scatta nel vegano quella molla che ormai vede in carne, pesce, uova e latticini solo sofferenza e morte.

-Bisogna dire che si diventa vegetariani/vegani per diversi motivi: io sono diventata vegetariana e poi vegana prima di tutto perchè mi sono resa conto che come voglio bene alla mia gatta non posso poi mangiarmi animali che conoscendoli sarebbero come lei. Poi informandomi meglio ho capito che il latte, derivati e uova, oltre a darmi problemi continui di stomaco che ora sono spariti, non comportavano una vita migliore per mucche, vitelli, galline etc. La scelta è stata definita però anche dalla "scoperta" di una responsabilità personale ed etica nei confronti del mondo e dei suoi problemi (fame nel mondo in primis). Una persona non fa la differenza, ma si contribuisce a non fare troppi danni.

-Ci sono persone però che non provano empatia per gli animali e non si possono forzare: talvolta il fattore salutistico, igienico o etico (a proposito della fame nel mondo, giusto) possono consapevolizzare la persona con la quale si sta parlando più di un "poveri animalini, non sai che soffrono in modo atroce?". Su internet si trovano volantini informativi di ogni genere: purtroppo sovente sono esagerati, allarmistici e poco convincenti, ma qualcosa tagliando qui e incollando qua si può fare

-C'è poi il "vivi e lascia vivere". Purtroppo spesso sono gli onnivori che all'improvviso di preoccupano della salute del neovegano/vegetariano mentre prima magari non chiedevano neanche "come stai?".

Insomma, la formula giusta in tutto a mio parere è rispetto, obiettività e informazione.
(votatemi [SM=g27828] )

Voi che dite? Esperienze? Pareri? Continuiamo la discussione?

[Modificato da dubh 08/02/2006 13.11]

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