Premetto subito che non ho letto proprio tutti gli interventi di questo thread e me ne scuso, ma una cosa la voglio dire, visto che da circa un anno vivo a Dublino e che ho voglia come al solito di fare il bastian contrario, per necessità più che diletto, vista anche l'età media di coloro che hanno scritto qui per chiedere incoraggiamenti, cioè sui 28-29 anni. Un'età cioè in cui in altri paesi, Irlanda inclusa, le persone sono già sposate con figli da anni o vivono da soli da un bel pezzo, e dunque hanno più problemi di mutuo da pagare e figli da mantenere che altro.
Ovvero, voglio dire questo: io ragazzi capisco che decidere di mollare tutto da un giorno o se volete da una settimana all'altra è dura, specie se si va in un posto che non si conosce bene e senza un'adeguata conoscenza della lingua di quel paese, ma per la miseria, stiamo parlando di andare in Irlanda, Europa, due ore e mezzo di aereo da Roma, meno da Milano, non in Afghanistan o in Pakistan dove i dialetti o lingue locali sono imcomprensibili e richiedono decenni di vita in loco....Voglio dire, abbiate un pò di coraggio, prendete il tutto come un'avventura.
Non sono d'accordo con chi ha detto che capisce che chi ha un lavoro qui non se la sente di mollarlo per venire a fare il cameriere quassù. Errore, grosso errore: se non imparate a prendere tutto ciò che viene nella vita, in bene e in male come una lezione e un modo per crescere, sarete sempre dei perdenti, qualunque lavoro di successo abbiate. Perchè avrete vissuto e conosciuto il mondo per finta, continuando ad averne paura.
Sono laureata, il mio Inglese è più che eccellente e faccio "anche" l'insegnante, ma non ho alcun problema a lavorare in un grande negozio di Dublino per integrare uno stipendio non da favola, non avrò problemi a fare la cameriera se sarà necessario, perchè amici, credo che il nostro problema di Italiani ( e non solo noi, sia ben chiaro) è che siamo viziati, e troppo abituati a vivere nella comoda bambagia dove la nostra iper protettiva famiglia ci ha messi, con nostra grande felicità.
La filosofia è questa: sono laureato, perchè dovrei accontentarmi di un lavoro con una qualifica assai inferiore-e per me umiliante- al mio titolo di studio ,all'estero poi?
Non è un caso che senta persone qui e in strada lamentarsi di quanto costi la vita qui, e il cibo, e il bus e bla bla...No, il punto è che quando vivete coi genitori e avete un intero stipendio a disposizione-per quanto misero sia- poichè non pagate bollette, cibo, affitto, generosamente erogati dalla famiglia come un vuoto a perdere, tutto vi sembra bello e poco costoso, una volta intrapresa la strada, vedo per voi alquanto faticosa dell'indipendenza, in cui dovete pagare affitto, bollette, cibo e tutto il resto, vi sembra una montagna da scalare e chiedete incoraggiamenti.
Allora coraggio, che l'Irlanda non vi ucciderà,è un luogo del mondo non troppo lontano dal vostro amato nido e al massimo riprendete un aereo e tornate a casa, dove credo i vostri genitori terranno sempre una porta aperta per voi, qualunque età abbiate. E ritenetevi fortunati, a poter tornare a casa ogniqualvolta vogliate, che qualcuno al mondo non può farlo alla vostra età, pena essere considerato pazzo o incapace.
So che non vi piacerà ciò che dico, nè pretendo che condividiate, ma nel 2006 sentir parlare del timore di partire e scoprire nuovi mondi e persone solo perchè si teme la solitudine temporanea e il non conoscere nessuno (ma ci vuole molto poi ad andare in giro e conoscere gente? a me non pare), mi stupisce molto, un pò mi annoia e mi insegna che a volte neanche partire e andare lontano aiuta ad aprire gli orizzonti mentali.
Se dopo tutto questo avete deciso comunque di venire, vuol dire che un pò di palle le avete e allora buon viaggio e buona fortuna.