00 05/01/2005 01:17
Ciao O’Connor e ciao a tutti.
Quant’è strano internet… ho letto il tuo blog e un po’ di tuoi interventi in questi mesi e quindi potrei dire che è quasi come se un po’ ti conoscessi, benché tu nemmeno sappia chi sono :-)
Ad ogni modo, volevo solo mitigare un attimo il tuo sfogo. Io sono in Irlanda da nemmeno tre mesi (forse un po’ poco per giudicare – vero – ma dall’altra parte anche il periodo forse più difficile a detta di molti – che per me difficile non è stato, peraltro), ma non condivido la tua impietosa condanna verso l’isola. Che non siamo nel paese dei balocchi o a Disneyland credo lo sappiamo tutti ma il tuo ritratto degli irlandesi razzisti mi pare francamente esagerato. E’ senz’altro vero che ognuno filtra e rielabora la realtà in base alle proprie esperienze e qui la fortuna o la sfiga giocano un ruolo determinante. Probabilmente io sono stato fortunato e per questo mi sento di portare la mia testimonianza. La tua analisi del turista (semi)permanente è senz’altro vera ma non per questo mi sento di condannare chi compie quest’esperienza. Probabilmente sarò un turista permanente anch’io, non lo so, o più probabilmente sono una via di mezzo. Non sono qui con l’orizzonte dei sei mesi, ma quasi certamente non resterò qui a vita. E probabilmente prima di tornare in Italia (ammesso che), andrò a vivere in altri stati, vuoi chiamarmi cittadino del mondo? Vuoi farmene una colpa? E’ vero, so come si pronuncia Dun Laoghaire ma non Taoiseach… e con ciò? Probabilmente molti irlandesi nemmeno lo sanno, perché se dovessimo misurare il metro di “irlandesità” dal grado di affezione al gaelico dovremmo deportare metà nazione. Tu pensa che mi è capitato di “insegnare” io a degli irlandesi che Luas significava velocità…
A parte questo, io vivo con due irlandesi, lavoro con irlandesi, ho amici irlandesi. Dire che sono razzisti mi sembra una, passami il francesismo, puttanata. Gli italiani verso gli albanesi o i marocchini sono mediamente razzisti, gli irlandesi verso gli italiani, mi dispiace per te, no. Poi ogni persona è fatta a modo suo, ci sono quelli simpatici e quelli antipatici, quelli aperti e quelli chiusi. Come in Italia. Come nel resto del mondo.
Quindi se la tua esperienza è negativa pensaci due volte prima di tirare conclusioni universali su una terra e su un popolo. Tutto qui. E per cui pensa che potresti anche ricrederti. Personalmente non mi sento di dirti "resta" o "parti", anche perché non ti conosco ma solo "pensaci bene"! :-)
Se ti va, magari ne parliamo una sera davanti ad una pinta di coca cola (!) :-D
Ciao!