Scritto da: OConnor 17/12/2005 13.56
In Irlanda:
- Non c'e' il TFR (La buonuscita, liquidazione, o come la si vuole chiamare). In Italia la liquidazione ammonta ad uno stipendio ogni anno di lavoro, se ci lavorate per sei mesi chi se ne frega ma se ci volete stare degli anni c'e' da tenerne conto.
- Non c'e' l'articolo 18 ed in molte aziende non ci sono i sindacati, specie nei call centre.
- La pensione bisogna farsela privata (alcune aziende contribuiscono per una parte di essa)
- Non c'e' la tredicesima ne' la quattordicesima
- Non c'e' la mutua. Se ti viene l'influenza ed hai bisogno di un certificato per stare a casa 3 giorni devi pagare 50 euro.
Aggiungo un paio di osservazioni e consigli a quanto detto da Tony.
In consequenza di quanto scritto, non valutate lo stipendio italiano o irlandese o di qualsiasi altro posto sul netto mensile, ma sul lordo annuale.
Per calcolare il lordo annuale italiano se siete dipendenti dovete moltiplicare il lordo mensile per il numero delle mensilità più uno (per tener conto del TFR).
Dal lordo annuale italiano sottraete il 9% che sono i contributi che vengono versati all'INPS.
Quello che rimane è confrontabile con lo stipendio lordo annuale irlandese, in quanto tiene conto del fatto che li non c'è TFR, è vero quanto dice Tony che si deve fare la pensione privata in Irlanda, ma tanto anche qui la pensione integrativa diventata una necessità... nel caso si faccia con la nuova normativa italiana usando il TFR allora si deve rivedere il calcolo fatto sopra.
In realtà ci sarebbe da dire che le tasse in Irlanda sul reddito sono un po' più basse, ma non credo che a grandi linee cambi qualcosa.
E' da tenere presente quanto detto da Tony sui 50 euro a certificato medico... da noi è gratuito come tutta la sanità, anche se di fatto nel caso si abbia bisogno di qualche analisi più seria (sgrat sgrat) anche da noi si deve andare a pagare dal privato..
Tony, correggimi se sbaglio.
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair