00 08/06/2005 13:59
beh ragazzi...
... che lo vogliate o no la situazione è sempre questa.
In nome della libertà di ognuno di fare ciò che si vuole, si finisce per permettere della atrocità, oggi come allora.
Moris e Gabriele leggono la lettera come un insulto. Non era mia intenzione. Non sono antisemita anzi credo che l'antisemitismo vada combattuto. Probabilmente anche voi non siete antisemiti ma, a rigor di logica, siete disposti a lasciare che le altre persone lo siano in nome della libertà.
Il vero punto cruciale è che la frase 'per me è così, ma lascio gli altri liberi di fare ciò che vogliono' funziona solo quando le conseguenze dell'azione cadono su chi decide. Ovvero: non sono per l'eutansia, però lo stato deve garantire a chi vuole scegliere questa via di poterla mettere in atto. Su questo sono d'accordo con voi al 100%. Perchè il soggetto deve essere libero di decider per se stesso e non 'il soggetto deve essere libero di decidere per qualcun'altro'. Per questo sono contro alle conclusioni di quella lettera e di Maratona o altri che credono di poter giustificare così la loro presa di posizione.
Ma quando le conseguenze di una nostra decisione cadono su un soggetto differente da me, beh, allora la questione cambia. Con l'aborto io decido della vita di un altro. Con la sperimentazione sull'embrione io decido di una vita che non è la mia. E quindi, non possiamo più dire 'per me è così, gli altri facciano come vogliono'. Non funziona, capite? Non funziona perchè stiamo decidendo di un soggetto che non siamo noi.

raga sono al lavoro, dopo continuo.
ciao, e chiedo scusa se la 'lettera immaginaria' ha offeso qualcuno. Volevo fare un esempio ma è uscito storpio.
a dopo