00 24/09/2004 14:21



A distanza di qualche settimana dal suo omicidio, ieri ho iniziato a leggere i post di Baldoni pubblicati sul suo blog

bloghdad.splinder.com

Sono eccezionali a prescindere dalla tragica fine di Enzo.
Vorrei tanto avere la sua ironia, la sua curiosità e capacità di descrivere le cose.

Ciao, sei un grande.





Questi i primi tre interventi del blog...

lunedì, 26 luglio 2004
Elogio dell'ignoranza.


Sembra paradossale, ma il problema, sull'Irak, è che c'è troppa informazione. Siti, blog, articoli di giornale, instant book. In Irak son già passati tutti, decani del reportage di guerra, mezzibusti da sbarco, giornalisti embedded. E i loro pezzi sono tutta una raffica fragorosa di scoppi e spari. Passiamo sotto il fuoco! La macchina sforacchiata dai proiettili! Rimbomba una forte esplosione! Il mio fedele autista! Gli uomini di Al Sadr ci circondano! Si sentono raffiche in lontananza! Salta una mina di fronte a noi! Volute di fumo nero! Un uomo in fiamme!

Eh, la madonna. Quanto casino.

Il materiale è sterminato, vorresti sapere tutto, leggere tutto, informarti di tutto, in una specie di bulimia che alla fine ti strozza e ti ingolfa.

Per fortuna la dritta giusta me l'ha data l'altro giorno Giacomo, giornalista di quelli veri (mica come me, che in fondo sono solo un turista di guerra): "Dai retta a me, a volte l'ignoranza è un vantaggio. O hai approfondito per anni un Paese o ci vai tabula rasa. Arrivi senza preconcetti e, per sbaglio, ti capita di vedere quello che gli altri non vedono. Lo sguardo di Candide..."

Mi piace questo approccio. Meno faticoso. Mi piace l'idea di viaggiare per sbaglio. Mi rilasserò e andrò dove mi guida la panza.

E, speriamo, il culo.



lunedì, 26 luglio 2004
Ci sarà figa, a Baghdad?

E, a proposito di culo: mi sono comprato un costumino rosso di Ferré (uno che di panzoni se ne intende) che mi sta come un figurino . Seduto a gambe incrociate, sono entrato in uno stato di profonda meditazione e, contemplando il costumino di Ferrè, ho trovato l'obiettivo di questo viaggio: stare venti giorni spaparanzato nella piscina del Palestine. Posto tranquillo, pochi turisti...
Chissà se c'è figa, a Baghdad


lunedì, 26 luglio 2004
Ti facciamo internare!


Anche le due donne più importanti della mia vita, ovviamente, leggono questo blog. E oggi, tre ore prima dell'aereo per Amman, mi hanno messo in croce: "Figa a Bagdad? Vai a cercar figa a Bagdad? Ma sei da internare! Per certe cose si va in Thailandia, a Cuba, in Colombia!

Guarda, al limite in Birmania. Un po' più improbabile Timor Est, però, insomma. Ma ... Baghdad? Andare a Baghdad per scopare è come farsi spalmare di napalm per abbronzarsi. Non può essere sano di mente, uno che va a figa a Baghad. Altro che la testa! L'uccello, ti tagliano, in Iraq! Se vuoi scopare non puoi andare come tutti quanti a Rimini, a Cannes, a Fuerteventura? Non potevi fare turismo sessuale, come tutti i mariti? No, a lui solo il rischio, lo eccita."

E la figlia, di rincalzo:

"Tranquilla, mamma lo facciamo internare. Come gli altri anni, che lo abbiamo messo a Villa Tranquilla con due flebo nel braccio."

....



[Modificato da admin/moris 24/09/2004 14.22]