00 22/01/2004 14:28
Lo Sghorbit
Fonte : Repubblica

Si può ridere dei mostri sacri. Si può ridere di Tolkien. Due anni fa uscì in Italia Il signore dei tranelli, parodia della trilogia del maestro scritta a ridosso della prima edizione del Signore degli anelli alla fine degli anni Sessanta. La scrisse un gruppo di studenti di Harvard, appassionati tolkeniani, che si firmarono The Harvard lampoon. Il libro fu un successo. Gli ideatori, gente poliedrica e geniale, fondarono una società che produsse tra gli altri, anche il film Animal House di John Belushi. Nel libro non c'erano Frodo e Gandalf, c'erano Brodo e Goodgulf. C'erano draghi su pattini a rotelle e bellissime e conturbanti elfe. Una parodia, appunto, di cui lo stesso Tolkien non si ebbe a male. Semplicemente la ignorò dicendo di non capire questo tipo di ironia. Questa settimana, perfettamente sincronizzata con l'uscita nelle sale del terzo capitolo della saga cinematografica tratta dal Signore degli anelli, Fanucci manda in libreria Lo sghorbit (12,50) di A. R. R. R. Roberts, meglio noto come Adam Roberts, scrittore di fantascienza. Stavolta viene messo in mezzo Bilbo Baggins, protagonista del romanzo Lo hobbit, che racconta vicende precedenti la saga dell'anello. Non si chiama Bilbo, ma Dildo, fuma la pipa ma ci mette dentro non proprio tabacco e così via. Gli appassionati di Tolkien lo leggeranno per cultura professionale. Il resto dei lettori probabilmente non lo compreranno.