00 16/03/2003 12:13
the troubles
ok, non per spegnere la discussione, ma quello che ha affermato marB, lo condivido in pieno e lo consideranche io il pensiero corrente del cittadino "medio" dell'Eire.
Aggiungo solo che tanti, ma veramente tanti, anche al nord la pensano alla stessa maniera.
Sia le provocazioni di questi ridicoli omuncoli che sfilano con la bombetta, ricordando fattacci di 300 e più anni fa, sia certi atteggiamenti e dichiarazioni del sin fein sono totalmente antistorici.
Esiste nei fatti una reale e oggettiva situazione di discriminazione per una certa parte delle popolazione cattolica, al più riconducibile ad un sottoproletariato urabno e in parte rurale, che ricordiamolo, è ancora minoranza e, lo era ancor di più nel 1922. (non che la spartizione di quel tempo sia stato un capolavoro...) ma a questa discriminazione viene data una risposta sbagliata.

Altra cosa da dire (e parlo anche delle opinioni di 15 anni fa, quando la situazione economica dell'Eire era una catastrofe) è che anche una bella parte delle masse proletarie (e cattoliche) del nord voleva una sola cosa: pace e pari opportunità nei fatti, il colore del passaporto era una faccenda non importante.
L'ipotesi della riunificazione, 15 anni fa faceva venire i brividi a molti cattolici del nord.
L'idea di perdere diritti, e di venire (nei fatti) governati dall'Arcivescovo di dublino era una prospettiva da brivido anche per i più accesi repubbbliccani...
Ancora adesso la legislazione sociale dell'Eire non è certo un esempio di modernità e pari diritti per donne e i ceti deboli, nonostante 15 anni fa, lo stato sociale dell'eire faceva strabuzzare gli occhi a noi pochi italiani che ci avventuravamo lassù.
Comunque la mia opinione è che la faccenda resterà sempre un buco nero, finchè non emergeranno forze che daranno un'occhiata al calendario e si accorgeranno che nella civile europa, che tenta di abbattere frontiere, tutta la faccenda è assolutamente un retaggio di qualcosa che è decrepito...
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