trasmissione telematica dei dati contabili a Corte dei Conti

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lillo1
00sabato 24 settembre 2005 11:05
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Corte dei conti- Servizio rapporti con la stampa
Comunicato stampa 21 settembre 2005

Presentazione del sistema di trasmissione telematica dei dati contabili degli enti locali alla Corte dei
conti, attraverso il portale istituzionale.
Si è svolto oggi a Roma nella sede della Corte dei conti, alla presenza dei rappresentanti degli enti
locali e loro Associazioni, la presentazione del nuovo sistema di trasmissione telematica dei dati
contabili degli enti locali alla Corte dei conti – Sezione delle Autonomie, attraverso il sito
istituzionale www.corteconti.it .
Il Presidente della Corte dei conti, prof. Francesco Staderini, nel suo intervento ha sottolineato il
carattere informale e di lavoro dell’incontro, che ha lo scopo di verificare l’azione finora svolta per
l’attuazione della recente normativa che ha introdotto l’obbligo per gli enti locali di inviare per via
telematica alla Corte i loro rendiconti e altra documentazione contabile. Dopo la legge – n. 289 del
2002, art. 28 – che ha apportato questa apprezzabile innovazione e le disposizioni di attuazione
adottate con decreto del Ministro dell’interno di concerto con quello dell’economia nel giugno del
2004, la Corte ha messo a punto, d’intesa con il Ministero dell’interno e le Associazioni degli enti
locali, il protocollo finanziario; si è dotata dei necessari supporti tecnici ed ha definito
analiticamente modalità operative e calendario per l’invio, a partire dal prossimo ottobre, dopo una
breve fase di sperimentazione. Nell’incontro odierno, ha detto il Presidente, dobbiamo verificare, in
diretta, la conclusione positiva della sperimentazione e, quindi, la messa a regime del sistema,
insieme agli altri soggetti interessati.
Nel concludere il Presidente ha sottolineato come l’incontro si inquadri nel modo aperto e
collaborativo con il quale la Corte è intenzionata a espletare il nuovo ruolo di controllo e garanzia
nei confronti degli enti locali che l’ordinamento le ha assegnato, “collaborazione, innanzitutto, con
quelle Amministrazioni centrali che, per antica tradizione e più recenti interventi legislativi,
svolgono anch’esse, con riconosciuta legittimazione costituzionale, attribuzioni nella materia. Ma
collaborazione, soprattutto, con le stesse Amministrazioni controllate e le loro associazioni
rappresentative, perché siamo perfettamente convinti di dovere rispettare, nell’esercizio delle nostre
funzioni, i principi costituzionali di autonomia e sussidiarietà”. Da ultimo, Staderini ha dato notizia
della costituzione di gruppo di lavoro misto con ANCI e UPI per approfondire, anche con l’aiuto di
esperti, i temi più delicati, fonte di possibili frizioni nei rapporti con gli enti locali, ed elaborare
linee di azione condivise attraverso le quali la Corte possa espletare la sua funzione di controllo e
garanzia se del caso anche anticipando, in via sperimentale, auspicabili interventi legislativi ad
integrazione di quanto già prevede in proposito la legge 131.
Il Presidente di Sezione, dott. Giuseppe Larosa, ha sottolineato come la riforma del titolo V abbia
spostato l’asse della finanza pubblica verso gli enti di autonomia territoriale ed abbia ingenerato
nuove esigenze conoscitive che impongono un monitoraggio attento del comparto. Il naturale
destinatario dei dati contabili, oltre agli organi rappresentativi degli enti ed agli organi statali che
svolgono compiti di governo della finanza pubblica, è la Corte dei conti che, operando al servizio
dello Stato comunità, è chiamata a garantire l’equilibrio economico finanziario del settore pubblico
e la corretta gestione delle risorse collettive.
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Nel contesto che va prospettandosi, il controllo degli equilibri finanziari e della sana gestione delle
risorse degli enti di autonomia costituisce un indispensabile supporto al corretto funzionamento di
un sistema di autonomia spinta, nel quale l’asse della gestione pubblica e del reperimento delle
risorse andrà sempre più a decentrarsi.” Come noto, ha osservato il Presidente Larosa, l’art. 227 del
t.u. delle norme sugli enti locali (d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) stabilisce per i comuni con
popolazione superiore agli 8.000 abitanti, le province e le comunità montane l’obbligo di presentare
il rendiconto alla Corte dei conti. Le disposizioni introdotte dall’art. 28 della legge 27 dicembre
2002, n. 289 (legge finanziaria per il 2003) e successive modificazioni, intervenendo sul testo del
predetto art. 227, hanno stabilito che a tale invio si deve provvedere per via telematica.
Per l’attuazione delle norme citate, il decreto 24 giugno 2004, emanato dal Ministro dell’interno di
concerto con il Ministro dell’economia e finanze ha, quindi, dato impulso alla realizzazione di un
sistema diffuso di invio telematico dei dati contabili degli enti locali alla Corte dei conti. Il decreto
suddetto contiene indicazioni tecniche per la realizzazione della trasmissione telematica e stabilisce
i principi dell’attuazione graduale e della condivisione dei dati.
L’attuazione del decreto è prevista in un arco di tempo triennale e la prima scadenza riguarda la
trasmissione entro il corrente mese di novembre, del rendiconto dell’esercizio 2004 da parte delle
province e dei comuni di maggiori dimensioni.
Dopo l’avvio della fase di sperimentazione presso un numero ristretto di enti locali è oggi possibile
“in diretta” fornire una dimostrazione concreta della procedura di trasmissione telematica attraverso
l’effettivo invio alla Corte dei conti di files contenenti i quadri del rendiconto da parte dei comuni di
Roma e Milano e della Provincia di Lecce.
I principali benefici che si otterranno dalla realizzazione a regime, e per tutti gli enti interessati,
dell’invio telematico dei rendiconti degli enti locali alla Sezione delle Autonomie sono i seguenti:
scambio immediato e facilmente coordinabile delle informazioni complete del rendiconto;
eliminazione di tutte le attività di stampa e distribuzione che comportano oneri finanziari e
organizzativi sia per gli enti che per la Corte dei conti;
tendenziale accentramento in un unico flusso di tutte le informazioni richieste agli enti locali;
maggiore disponibilità di dati ed abbreviazione dei tempi per la realizzazione della relazione
annuale che la Corte dei conti rende al Parlamento;
flessibilità nell’accesso al patrimonio informativo per un adeguato supporto sia agli enti locali che
agli altri organi istituzionali (amministrazioni centrali e associazioni degli ee.ll.);
razionalizzazione ed ottimizzazione dei flussi di informazioni tra i vari attori tramite l’utilizzo di
supporti informatici;
semplificazione dei controlli sui dati e facilità di adeguamento dei processi amministrativi ad
ulteriori interventi normativi.
Il Cons. Angelo Buscema, Responsabile dei sistemi informativi della Corte dei conti, ha ricordato
come “obiettivo primario del progetto, già previsto nel piano triennale 2004/2006 presentato al
CNIPA, sia quello della dematerializzazione documentale di dati contabili con razionalizzazione e
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semplificazione dei rapporti fra le Amministrazioni centrali dello Stato (Corte dei conti, Ministero
dell’Interno, Ministero dell’Economia e finanze) e degli enti locali e, per tale motivo, si colloca in
modo pressoché naturale nell’ambito degli obiettivi di e-government”. “Con la rendicontazione
telematica si otterrà lo snellimento delle procedure amministrative interne e una sostanziale
riduzione dei costi di gestione sia per gli enti locali che per la Corte dei conti”.
L’ingegner Carlo Gigliolo, responsabile per la Consip, ha, quindi illustrato gli aspetti tecnici del
progetto.
Il dott. Giancarlo Giordano, in rappresentanza del Ministero dell’economia e finanze, ha espresso
pieno appoggio da parte della Ragioneria generale dello Stato al progetto, ricordando come
l’adesione è stata già formalizzata in una nota di fine luglio in cui si è manifestato l’interesse, da
parte della RGS, ad acquisire i rendiconti telematici e si è confermata un’ampia disponibilità a
realizzare, anche attraverso la definizione di un protocollo d’intesa, lo scambio informatico dei dati
contabili degli enti territoriali per conseguire non solo una base informativa comune tra Ragioneria
e Corte dei conti, ma anche per evitare appesantimenti agli enti derivanti dal dover trasmettere le
medesime informazioni a più soggetti pubblici.
L’assessore al bilancio del Comune di Roma, prof. Marco Causi, ha sottolineato come l’esistenza di
dati contabili condivisi “costituisca la condizione essenziale per rendere efficace il dibattito politico,
e per evitare ciò che purtroppo è avvenuto spesso in Italia, e cioè una discussione pubblica viziata
da asimmetrie informative”. Per questo il Comune di Roma, che ha partecipato alla fase di
sperimentazione del progetto, è convinto che, al di là degli obiettivi primari già richiamati, “lo
stesso possa costituire occasione per la costruzione di una solida collaborazione interistituzionale”.
Il dott. Francesco Bruno, Presidente dell’ARDEL, compiacendosi per l’attuazione del progetto ha
ritenuto come lo stesso, per la sua messa a regime, richieda un forte impegno da parte dei
responsabili dei servizi finanziari degli enti territoriali, non mancando di sottolineare i profili di
criticità derivanti, principalmente, dalla frequente mancanza di omogeneità delle codifiche dei vari
strumenti informatici necessari per la trasmissione dei dati.
Il dott. Piero Antonelli, in rappresentanza dell’UPI, ha ricordato il pieno sostegno dell’Associazione
al progetto sin dalla fase della sua prima elaborazione, ritenendolo innovativo, sia rispetto alle
Province che rispetto alla stessa Associazione rappresentativa a livello nazionale. L’UPI
riconferma, inoltre, l’impegno a collaborare con la magistratura contabile per la messa a regime del
progetto, tenendo conto dei tempi estremamente ristretti previsti per la sua attuazione. Antonelli ha,
anche, rappresentato “l’esigenza che i dati contabili acquisiti dalla Corte possano essere oggetto di
trasmissione all’UPI e di elaborazione successiva in una logica di piena collaborazione fra la Corte
dei conti e le Associazioni nazionali degli enti locali”.
Per l’ANCI, il dott. Angelo Rughetti, ha espresso soddisfazione per la realizzazione del progetto,
assicurando la piena disponibilità dell’Associazione nella delicata fase di attuazione che richiederà
un notevole impegno organizzativo, nonché interventi mirati di carattere formativo anche al fine di
alleggerire gli oneri che gravano sugli enti locali. Occorre, anche, ha sottolineato Rughetti, una
nuova cultura della condivisione e della trasparenza dei dati contabili la cui lettura dovrebbe essere
ispirata a criteri di omogeneità, così come sarebbe necessaria una riflessione sui criteri della
catalogazione degli stessi, in quanto nella attuale situazione c’e’ il rischio di raccogliere sotto alla
stessa voce dati che fanno riferimento a situazioni del tutto differenti. L’ANCI, ha concluso, è in
linea con lo spirito di cooperazione interistituzionale cui ha fatto riferimento il Presidente della
Corte dei conti.

[Modificato da giandan 24/09/2005 11.13]

giandan
00sabato 24 settembre 2005 11:06
Gran bel "copia-incolla" non c'è che dire!!!

[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
giandan
00sabato 24 settembre 2005 11:09
e poi dico...
se vogliono i dati tutti in via informatica, vuol dire che a questo punto ci faranno loro un bel fac-simile di controllo di gestione?
lillo1
00sabato 24 settembre 2005 11:11
Re:

Scritto da: giandan 24/09/2005 11.06
Gran bel "copia-incolla" non c'è che dire!!!

[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]



e allora? vuoi il riassunto?
mizzica, sei proprio contro i vermi stamani. torno ai miei fornelli.


[Modificato da giandan 24/09/2005 11.13]

giandan
00sabato 24 settembre 2005 11:12
bleah...

vedo ora che nel tuo intervento hai lasciato pure una macchia di untooooooo.

ma cos'è quella salsa lì???
[SM=g27828]
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