fiaba celtica

Ho ritrovato questa curiosa fiaba in un manoscritto di autore sconosciuto, ma probabilmente di origine parte irlandese e parte nopea.

FIONN
La madre di Fionn era la bella Muirne dai lunghi capelli. Era figlia di Teigue, figlio di Nuada del regno fatato e sua madre era Ethlinn. Suo fratello era quindi proprio Lugh. Comunque sia alla morte di Uail, Muirne si risposò con il re del Kerry. Quando Fionn nacque fu dato da allevare alle due druidesse Bovmall e Lia Luachra.
Un giorno il piccolo (a quel tempo il suo nome era Deimne solo più tardi fu chiamato Fionn a causa del biondo colore dei suoi capelli) fu condotto nei boschi di Slieve Boom dalle due druidesse che fecero poi ritorno al villaggio da sole.
Nel bosco egli imparò a giocare con i daini, a cantare con le allodole, ad ascoltare le mille voci del vento e della pioggia. Si nutriva di tuberi e licheni, nascosti tra i prati di fragole e lamponi.
Forse per molto tempo non scorse il cavallo ma certo seppe della sua presenza per l’abitudine dell’animale di lasciare delle tracce odorose ogni mattina davanti al suo rifugio. Finché un giorno Fionn si svegliò prima dell’alba e tra il fitto fogliame vide il cavallo. Posò solennemente gli occhi su di esso, così come fece il cavallo. Si fissarono a lungo con occhi, orecchi e narici all’erta. Poi il cavallo si voltò e trottò via. Da quel giorno il cavallo lasciò le sue tracce davanti il rifugio di suo cugino Nuada.
Dovettero esserci per Fionn lunghe e solitarie giornate nel bosco. Molto del tempo lo trascorreva a pensare. Spesso si chiedeva come mai le due druidesse lo avessero condotto nel bosco di Slieve Boom e lì abbandonato. Questo pensiero lo tormentò per giorni e giorni fino a quando non vide entrare nuovamente nel bosco Bovmall e Lia Luachra. Esse tenevano per mano suo fratello minore Cairill che riconobbe immediatamente.
Con gesti amorevoli le due donne sistemarono Cairill sopra un sasso e se ne andarono. La fronte di Fionn si corrugò ed il suo volto si dipinse di inquietudine. “come aveva potuto riconoscere suo fratello minore Cairill, figlio di fergus Fionnliath, se lui era sempre vissuto nel bosco ?”.
Fionn guardò il fratello col cuore e con l’anima negli occhi. Pensò che avrebbe potuto confidare al piccolo Cairill la dolcezza del canto del cuculo, l’eleganza dell’unicorno, la saggezza del tasso se, a suo tempo, le due druidesse gli avessero almeno insegnato a parlare prima di abbandonarlo nel bosco.
Tuttavia le giornate di Fionn non furono più vuote e solitarie ed il piccolo Cairill si mostrò assai scaltro. Fu lui, infatti, ad insegnare al fratello a preferire i frutti delle fragole e dei lamponi, presenti in gran quantità nel bosco, al posto dei tuberi e dei licheni, meno saporiti ed, oltretutto, più difficili da trovare. Fionn fu sorpreso della perspicacia del fratello.
Ma Fionn e Cairill amavano molto trascorrere il tempo a riflettere. Si chiedevano spesso come mai furono abbandonati nel bosco di Slieve Boom e pensarono che forse la loro famiglia non dovesse amare troppo i bambini o che semplicemente le due druidesse fossero un po’ sbadate.
Un giorno mentre i due fratelli si stavano domandando se il gallo cedrone fosse un incrocio tra un pollo ed un grosso agrume, le due druidesse ricomparvero nel bosco con in braccio un bambino. Fionn riconobbe subito suo fratello minore Peppino. Cairill pensò: “vuoi vedere che queste qui lasciano pure lui nel bosco ?”. E così fu. Fionn fissò lungamente negli occhi Cairill, sorpreso per la sua intuizione. Ma Cairill proseguì: “Qui c’e’ qualcosa che non quadra. Come mai nostro fratello minore, discendente di una divinità del Leinster, ultimogenito del re di Kerry, ha un nome così napoletano ?”. “Fionn controlla un po’ chi è l’autore di questa fiaba celtica; non vorrei che fossimo finiti nelle mani di una scribacchino da quattro soldi. Un fratello di nome Peppino, roba da non crederci !”.

Uhmmm... ci vedo un po'il tuo zampino mio caro Maestro!