Which is your country?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
gdbjoe
00lunedì 1 dicembre 2008 16:51

Commentando una notizia sugli UK col mio vicino di desk (british), gli ho rivolto la domanda "What's happening to you country?" e lui serenamente mi ha risposto "which one?"

Il tizio in questione e' british, ha vissuto 9 anni negli States, adesso son 7 anni che e' in Irlanda. Mi e' sembrato cosi' naturale nella sua reazione che mi ha fatto riflettere.

Se lo chiedessero a me saprei senza dubbi di che country si parla: non ci son dubbi quale considero la mia patria.

Forse e' che non sono via da casa 16 anni come lui?

Sondaggio: quale cakkio e' la vostra country?

double-trouble
00lunedì 1 dicembre 2008 18:05
...For I'm the type of boy
who is always on the roam.
Wherever I lay my hat that's my home
that's my home...

Così cantava il buon Paul Young un bel pò di anni fa, ed io ho sempre amato quella canzone ma...
nella vita "reale" non ha sempre funzionato in maniera così semplice, e non sta funzionando così semplicemente neanche ora!
Sono via dall' Italia da quattro anni oramai, escludendo un intermezzo umbro tra un espatrio e l' altro, e, come se non bastasse, mi appresto a compiere i fatidici 'anta: ma l' unica conclusione alla quale sono giunto è che in Italia non mi sento più assolutamente a casa, ma nel frattempo non ho (ancora) trovato un luogo dove sentirmi "appartenente".
Apparentemente ho dei problemi di appartenenza!
Amo molte cose dell' Italia, non necessariamente quelle che tutti si aspettano: detesto per esempio il clima, troppo caldo (a parte in posti molto specifici) per gran parte dell' anno, odio profondamente l' affollamento estivo (arrivo dalla Liguria, colonizzata selvaggiamente ogni estate, ma anche ogni weekend oramai, da torme di "a Torino costa meno" e " beh però Milano è un' altra cosa") e non reggo l' ossessione dell' apparire che assilla buona parte dei miei compatrioti, ma AMO profondamente le piazze dei paesi con i loro piccoli bar densi di schiuma di cappuccini e odore di cornetti caldi, amo i vigneti di collina e l' odore del mosto in autunno che esce dalle cantine dei borghi in pietra, amo poter girare nei mercatini di cento e cento comuni sparsi ovunque per lo stivale con la matematica certezza che in ogniuno di essi troverò un qualcosa di unico ed irripetibile che sarà completamente differente pochi km. più in la...
Amo la diversità dell' Italia, la sua forma a stivale che la fa essere così vicina all' Europa e nello stesso tempo così sferzata dai venti africani e dai profumi d' oriente, dalle luci balcaniche...
Ma non la sento più casa mia, e soffro per questo, come si può soffrire per un amore non ricambiato, per una relazione impossibile che ci riempie però di nostalgie e ricordi che appaiono oramai quasi inventati.
Troppo chiasso, troppi furbetti, troppo egoismo, nessuna meritocrazia, tanta ignoranza ostentata quasi con orgoglio, ed il tipico fastidioso atteggiamento "made in italy": amatemi, con tutti i miei difetti, con le mie mafie e rifiuti non differenziati, tanto sono l' Italia, non posso cambiare, poi non mi riconosceste più!!!

Io invece sono cambiato, e tanto: le notizie solo via satellite rigorosamente in Inglese (Al Jazeera english, Cnn, Bbc, persino, per ridere un pò, Russia today), la comunicazione via internet, il fatto di essere compagno (ed ora marito) da anni di una donna non italiana (tedesca)...non riesco proprio a trovarlo sto benedetto chiodo dove appendere il mio cappello e sentirmi a casa, ma no, italiano non più, irlandese...ma per favore, non bastano certo due anni (ma Dio, mi manca l' isoletta) e tedesco...ist unmoglish, troppo latino e "scoordinato" dentro per sentirmi parte di questo paese organizzato meravigliosamente, ma un pò lontano dai miei "umori" anarchici...
Quindi...quindi niente, avevo bisogno di sfogarmi un pò, e l' ho fatto, and now...
Grazie per la pazienza e...a presto
Tameko
00mercoledì 3 dicembre 2008 23:58
Me lo chiedo spesso anch'io.

Sono irlandese? Sono italiano? O che altro?

No, irlandese proprio no.
E' passato talmente tanto tempo dall'ultima sbronza che nemmeno me la ricordo.
Al pub non ci vado quasi più.
A vedere l'hurling invece non ci sono mai stato.
Manchester United mi sembra più un gruppo musicale che una squadra di calcio.
Eppure al cielo grigio non ci faccio più caso, e una collega mi prendeva in giro per l'aver pronunciato "done" come don, molto Irish e poco British.


Ma non sono nemmeno italiano, io che sono nato nella penisola per caso, o forse per sbaglio.
Non lo sono, nella misura in cui non me ne frega niente del caldo, del sole e del mare. Non lo sono perché non bevo caffè.
Ne' tantomeno mi sono mai trovato a mio agio a passare le mie serate in un bar a parlare di fantacalcio, grande fratello e motori.
Eppure lo sono, nel mio fortissimo accento italiano (non importa quanto il mio inglisc possa essere fluent), e nel mio italianissimo gesticolare quando parlo.

Non sono a casa qua e nemmeno in Italia.

Forse sono solo alla ricerca del mio posto.

Quelle a cui non credo sono le cazzate retoriche tipo cittadino del mondo.
Noi non siamo cittadini del mondo.
Non siamo conigli, per cui un prato vale l'altro.
Siamo essere umani, che hanno un rapporto complesso con lo spazio che li circonda, anche e soprattutto in relazione al tempo che passa e che è già passato.
pycos
00venerdì 5 dicembre 2008 15:25
... A dodici anni avevo gia' capito che la ridente cittadina che si affaccia nel canale di sicilia che risponde al nome di Mazara del Vallo era stata soltanto un'incidente del destino nella mia vita, e che con quel posto ( e tutto cio' che vi si trova nel raggio di 600-700 Km) non avevo niente a che fare, e a diciotto anni, sono partit per Roma dove ho vissuto diciotto (fantastici) anni. Finita la profonda "storia d'amore" con questa citta', ho vissuto un anno a Milano... per scappare subito dopo per Dublino. Dopo due anni, sono a Londra... va tutto bene, ma l'altro giorno, parlando con un tipo di agenzie di recriutment... diciamo istintivamente ho chiesto che possibilita' c'erano per un lavoro in America o Australia... [SM=g27828] ...

In linea generale condivido il discorso di Tameko, secondo cui non siamo cittadini del mondo, e che in modo viscerale, spesso incmprensibile siamo legati alle nostre radici, ma devo dire che, la permanenza romana mi ha segnato in maniera sostanziale... in qualche modo, come dico spesso mi sento piu' romano che siciliano. Per quanto riguarda il rapporto con l'irlanda e l'inghilterra, devo dire che di irlandese non mi sento proprio nulla anzi! Riguardo a qualche aspetto Inglese? bah, troppo presto per dirlo!
Antongiu
00venerdì 5 dicembre 2008 15:29
Re:
mai avuto dubbi, sono Italiano al 100%, ma in trasferta.
ollivander
00venerdì 5 dicembre 2008 17:22
irish proprio no, nemmeno io.
italiana si e no.
ci sono cose in cui nn mi riconosco proprio; vedi sfrenata esigenza di apparire, ossessione del nn fare brutte figure, altre da cui nn c'e verso di riuscire a staccarmi e che imprimono a fuoco il marchio italia vedi carenza serate sulla spiaggia, vedi gelato, vedi fare il bagno al mare d'estate, vedi prosciutto di parma! [SM=g27828]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:33.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com