Tutti i documenti necessari per trasferirsi in Irlanda

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Rockmuse
00sabato 28 maggio 2005 16:45
Vorrei raccogliere qui l'elenco dei documenti necessari a trasferirsi in Irlanda per lavoro, mantenendo la residenza in Italia.
Io nn ci sono ancora arrivato, ma ad Agosto di sicuro inizierò a lavorare e per settembre conto di trasferirmi definitivamente.

Mi aiutate?
Elenco quello che conosco:

- Documento di identità
- Patente di guida
- E111 da rinnovare o nuova tessera sanitaria (quella tipo credit card)
- PPS Number (x lavorare)
- ...

Grazie!

ps.:Generalmente quando chiuduno le aziende nel periodo estivo?I giorni di ferie funzionano come in italia?
OConnor
00domenica 29 maggio 2005 02:54
In Irlanda, le aziende NON chiudono per il periodo estivo. Qui ferragosto non e' nemmeno festa e fa solitamente anche fresco, le ferie le prendi quando ti pare (d'accordo con il boss di turno, ovviamente) ma l'azienda non chiude mai (parlo di multinazionali, la canistracci oil puo' pensarla diversamente ma non ho mai incontrato chiusure per ferie qui a Dublino e non ci sto da ieri ;))
Le ferie sono molto meno che da noi. Solitamente si hanno 20 giorni di ferie pagate l'anno (ovviamente giorni lavorativi!) piu' le bank holidays e st.patrick se lavori per un'azienda irlandese. Se lavori per il mercato estero ti viene chiesto di lavorare nelle bank holidays irlandesi ma ti danno in cambio 1,5 o 2 giorni di ferie in piu'.

Hope it helps,
AOC
admin/moris
00domenica 29 maggio 2005 16:57
I documenti necessari sono davvero pochi e sono elencati nel nostro testo guida :

www.altrairlanda.it/trovarecasaelavoro.htm


Sinora nessun irlandiano ha segnalato che ne occorrano altri.
Rockmuse
00domenica 29 maggio 2005 23:15
Grazie O'Connor, sei stato esaustivo anche se non è che mi rallegra avere meno ferie pagate ehehe.
Scusa già che ci sono ti chiedo anche questa cosa:

Sei ti ammali in un giorno lavorativo funziona come in italia? Puoi stare a casa in malattia cmq retribuito presentando un certificato medico?

Grazie!

ps.:Ok Moris, avevo visto i documento 'trovare casa e lavoro' diciamo che volevo essere sicuro che non ci fosse qualcos altro da ricordare. Domandina di riserva:
Ma in italia devo denunciare il fatto che vado all'estero a lavorare ? Non è che poi mi tocca pagare le tasse sia in irlanda che in italia?
Grazie ancora !!!
=Donegal=
00domenica 29 maggio 2005 23:50
Re:

Scritto da: OConnor 29/05/2005 2.54
Le ferie sono molto meno che da noi. Solitamente si hanno 20 giorni di ferie pagate l'anno (ovviamente giorni lavorativi!) piu' le bank holidays e st.patrick se lavori per un'azienda irlandese. Se lavori per il mercato estero ti viene chiesto di lavorare nelle bank holidays irlandesi ma ti danno in cambio 1,5 o 2 giorni di ferie in piu'.
Hope it helps,
AOC



Non mi sembrano meno... anche da noi le ferie sono tra i 20 e i 23 giorni annui e non ci sono i bank holidays anche se forse ci sono più feste religiose.
Piuttosto, una informazione... in Irlanda esiste qualcosa simile ai permessi retribuiti?
Ciao,
David
OConnor
00martedì 31 maggio 2005 02:53
In Irlanda non esistono i PAR (Permessi Annuali Retribuiti). Mettetevi in testa che questo e' uno stato di diritto anglosassone quindi scordatevi l'articolo 18 (si e' licenziabili sempre e comunque), i permessi retribuiti, i buoni pasto e ogni genere di stato assistenziale non legato alla famiglia, qua si paga pure per l'aria che si respira.

Alcune aziende offrono compresa nel prezzo l'assistenza sanitaria (le tasse su di essa restano a carico vostro perche' viene classificata come benefit aziendale). Per i giorni di malattia, anche li' dipende dall'azienda, solitamente fino a tre giorni non serve il certificato medico, da tre giorni in poi questo viene richiesto. La visita dal medico per il certificato e' a pagamento e non e' rimborsabile, costa una 40ina di euro a botta. A meno che non si finisca ricoverati in ospedale, nel qual caso paga l'assicurazione sanitaria (se ce l'avete). Se si abusa della sick leave si viene lasciati a casa previo preavviso, quindi scordatevi il magna magna.

AOC
Sean1
00martedì 31 maggio 2005 08:23
Re:

Scritto da: OConnor 31/05/2005 2.53
In Irlanda non esistono i PAR (Permessi Annuali Retribuiti). Mettetevi in testa che questo e' uno stato di diritto anglosassone quindi scordatevi l'articolo 18 (si e' licenziabili sempre e comunque), i permessi retribuiti, i buoni pasto e ogni genere di stato assistenziale non legato alla famiglia, qua si paga pure per l'aria che si respira.

Alcune aziende offrono compresa nel prezzo l'assistenza sanitaria (le tasse su di essa restano a carico vostro perche' viene classificata come benefit aziendale). Per i giorni di malattia, anche li' dipende dall'azienda, solitamente fino a tre giorni non serve il certificato medico, da tre giorni in poi questo viene richiesto. La visita dal medico per il certificato e' a pagamento e non e' rimborsabile, costa una 40ina di euro a botta. A meno che non si finisca ricoverati in ospedale, nel qual caso paga l'assicurazione sanitaria (se ce l'avete). Se si abusa della sick leave si viene lasciati a casa previo preavviso, quindi scordatevi il magna magna.

AOC




[SM=g27811]
Rockmuse
00martedì 31 maggio 2005 18:05
da quello che leggo sembra che lItalia tuteli maggiormente i lavoratori, mi sbaglio?

Grazie O'connor sei precisissimo!!
=Donegal=
00martedì 31 maggio 2005 18:50
Re:

Scritto da: OConnor 31/05/2005 2.53
In Irlanda non esistono i PAR (Permessi Annuali Retribuiti). Mettetevi in testa che questo e' uno stato di diritto anglosassone quindi scordatevi l'articolo 18 (si e' licenziabili sempre e comunque), i permessi retribuiti, i buoni pasto e ogni genere di stato assistenziale non legato alla famiglia, qua si paga pure per l'aria che si respira.

Alcune aziende offrono compresa nel prezzo l'assistenza sanitaria (le tasse su di essa restano a carico vostro perche' viene classificata come benefit aziendale). Per i giorni di malattia, anche li' dipende dall'azienda, solitamente fino a tre giorni non serve il certificato medico, da tre giorni in poi questo viene richiesto. La visita dal medico per il certificato e' a pagamento e non e' rimborsabile, costa una 40ina di euro a botta. A meno che non si finisca ricoverati in ospedale, nel qual caso paga l'assicurazione sanitaria (se ce l'avete). Se si abusa della sick leave si viene lasciati a casa previo preavviso, quindi scordatevi il magna magna.

AOC



I permessi non c'entrano nulla con l'articolo 18... sono più che altro assimilabili alle ferie. Comunque la mia era giusto una curiosità, visto che pur stando in Italia ho ancora ferie arretrate di due anni fa...
I buoni pasto in Italia non li danno ovunque, comunque è un benefit aziendale, quindi almeno io li considero come componente dello stipendio al pari di macchina, telefono, ecc...
Quanto allo stato assistenziale in Italia esiste solo per gli statali, chi lavora nel privato paga anche l'aria al pari dell'Irlanda, sempre che tu voglia avere dei servizi.
Ultima precisazione: in Italia il certificato serve dal primo o al massimo dal secondo giorno... sempre ovviamente nel privato, nel pubblico c'è gente che è malata 11 mesi l'anno (il dodicesimo è in ferie).
In conclusione: articolo 18 a parte non credere che per chi lavora nel privato, dove per privato non intendo le aziende ex-statali, sia poi così diverso dagli altri paesi.
Comunque tranquillo... se sto pensando ad andare altrove (mi piace l'Irlanda, ma non è il solo paese in lista) è proprio perchè del magna magna mi sono rotto.
Bye

[Modificato da =Donegal= 31/05/2005 18.54]

=Donegal=
00martedì 31 maggio 2005 18:53
Re:

Scritto da: Rockmuse 31/05/2005 18.05
da quello che leggo sembra che lItalia tuteli maggiormente i lavoratori, mi sbaglio?

Grazie O'connor sei precisissimo!!



Dipende dai punti di vista: sicuramente da noi è molto più difficile essere licenziati... però è pure vero che da noi un disoccupato di 45 anni non troverà mai più un lavoro e che ci sono laureati che hanno stipendi indegni di un paese civile...
Bye
Corcaigh
00mercoledì 1 giugno 2005 17:07
Va detto che il rapporto tra le aziende ed i lavoratori qui è spesso meno "fiscale" che in Italia. In Italia devi riempire dieci moduli per prenderti mezza giornata per stare dietro ad un familiare ammalato, qui non ci pensano neppure a tenerti al lavoro. Io difatti ho sempre preferito lavorare con manager irlandesi, i manager italiani li detestavo perché pensavano sempre di essere in Italia anche in Irlanda. Mi ricordo ancora che una decina di anni fa mio marito si prese un'intossicazione alimentare, e continuò a vomitare per ore. io ero al lavoro, ed ad un certo punto (era pomeriggio) raccontai il da farsi alla mia manager (italiana [SM=g27813] ) che mi rispose in tono da dirigente di fantozzi di andare a casa a controllare come stava il marito e poi di tornare al lavoro, sennò mi toglieva il pomeriggio dalla busta paga.
Io incazzata nera tornai dopo un'ora lasciando il marito languente a letto, vi lascio immaginare di che umore sono stata per il resto della giornata. Un altro manager (irlandese) seppe presto del fattaccio e mi chiese se ero impazzita a tornare al lavoro... sic!

In altre aziende (dove non ci sono italiani [SM=g27828] ) spesso chiudono un occhio se hai bisogno di ore libere per prendere i bambini a scuola, portarli dal medico, ecc. Un collega di mio marito anni fa soffriva di depressione peggiorata da stress e l'azienda gli disse di prendersi tutto il tempo che voleva per riprendersi, il posto non glielo toccava nessuno.
Gli esempi sono tanti. Quando lavoravo alla Microsoft, mi ricordo, la moglie del nostro team manager ebbe un bambino. Il tipo se ne tornò al lavoro il giorno dopo il parto. Noi (il team) gli demmo il regalo e poi lo buttammo fuori dall'ufficio a calci, dicendogli di tornarsene dalla moglie in ospedale.

Come vedi, dipende tutto dai colleghi....

[SM=g27811]

[Modificato da Corcaigh 01/06/2005 17.09]

Rockmuse
00mercoledì 1 giugno 2005 18:03
Io lavoro in Italia da sei anni in una multinazionale italiana e non ho mai avuto problemi a prendere permessi, ferie,par ecc. ecc.
Alcune mattine non mi sono presentato al lavoro perchè dovevo fare dei controlli medici urgenti e mi è bastato avvisare il mio capo il quale non ha mai fatto troppe storie sapendo benissimo che le ferie e i permessi devono essere pagati dall'azienda nel caso in cui il dipendente non ne usufruisca.

Probabilmente i manager italiani in irlanda fanno gli stronzi perchè sono frustrati [SM=g27833]

Per questo mi preoccupavo della situazione in irlanda, ma probabilmente come in italia dipende un pò dall'azienda.

Ciao!
Corcaigh
00mercoledì 1 giugno 2005 20:45
Purtroppo io ho lavorato in uffici italiani di vario genere fino al '91 e ti assicuro che la situazione era ALQUANTO fiscale. Ovviamente, diepende dalle aziende. Nove anni fa una mia carissima amica di Milano ebbe una minaccia di aborto, i medici le dissero di stare a letto e di non sottoporsi a nessun tipo di stress. La sua manager le telefonò pronatamente dopo qualche giorno minacciandola che se non tornava al lavoro entro una settimana la licenziava. La cosa più goduriosa è che questa tipa fu a sua volta licenziata in tronco dall'azienda l'anno dopo perché coinvolta in una storiaccia di tangentopoli. Ti lascio immaginare la felicità della mia amica [SM=x145454]wert

Però dipende tutto dalle aziende. e poi mi sa che Milano è la città peggiore in quanto a cordialità sul luogo di lavoro...

La tua teoria che i manager italiani in irlanda siano frustrati non fa una grinza... anche perché qui non sono "intoccabili" come lo sarebbero in Italia [SM=g27828]
Rockmuse
00mercoledì 1 giugno 2005 20:59
Grazie Corgaigh, it's a pleasure talk with you[SM=g27823]
Per esperienza diretta e indiretta posso dire che gli Irlandesi sono buoni e cattivi quanto in altri paesi, io personalmente l'estate scorsa ho fatto l'esperienza di un landlord bastardo che voleva trasferire due ragazzine di 18 anni e una bambina di 12 in un appartamento con gente non tanto affidabile alle porte della città non preoccupandosi assolutamente dei rischi nei quali le disgraziate potevano incorrere.
Fortunatamente ero coinvolto anche io e riuscii a far valere quel poco di diritti che possono avere dei cittadini esteri.
In un altra situazione invece tre simpatici colleghi irlandesidi una mia amica(apparentemente amici) hanno giocato a scommettere chi riusciva a farsela prima sapendo che lei era single!!!
Naturalmente uno ci è riuscito e dopo che lei se ne era innamorata gli ha detto che era solo una simpatica scommessa!!!!!![SM=g27812] [SM=g27812]
Mi viene il vomito!

Ma ho conosciuto anche gente disponibile e gentile, insomma ogni mondo è paese...o quasi!

Ciao!
OConnor
00giovedì 2 giugno 2005 12:01
Ovviamente ci sono stronzi e meno stronzi a prescindere dalla nazionalita' e del Paese in cui si trova. Il fatto che in Italia la stronzaggine sia ormai istituzionalizzata pero' da un certo qual vantaggio competitivo all'Irlanda (eccetto forse Dublino).

Sulle scommesse a "chi se la fa prima" sono veramente sconcertato. Anche perche' le perderei sempre ste scommesse ;)
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