Riflessione sui blogs e sull'Irlanda

Ciao cari,
in questa domenica noiosetta, mentre attendo l'arrivo di CSI il Film [] ho fatto il giretto settimanale di alcuni blogs [soprattutto di splinder, visto che lo bazzico anch'io] e ho notato meglio una cosa alla quale avevo già fatto caso.
[amo le mie intro noiose ]
I bloggers mettono nel loro blog spesso i propri interessi, e tra questi può rientrare l'Irlanda, naturalmente. Ecco, tutti i blogs di irlandofili che ho visitato riducevano l'Irlanda alle solite cose: birra, trifogli, Corrs & compagnia..i più originali e simil-dark tiravano fuori le Banshees, per dire.

La fase "stereotipo",soprattutto all'inizio della passione è assolutamente comprensibile [anch'io ci sono passata, prima di andarci, e non ho vergogna ad ammetterlo], quindi non ho nulla da dire in merito, ma cercando blogs relativi ad una mia nuova curiosità, ovvero il Giappone e la sua cultura, ho notato che alcuni si avvicinavano a questo in una forma più approfondita, che andava oltre gli stereotipi. A questo punto ho cercato blogs interessati ad altri Paesi e, a parte per Londra, non ho trovato un fiume di stereotipi simile a quello irlandese.

Non so se riesco a spiegarmi, ma credo che per noi europei sarebbe più facile cadere nello stereotipo per un paese come il Giappone [e ho visto molti siti italiani ove Giappone è sushi, manga e fantasia,infatti ]che non per l'Irlanda..e allora come mai non sono ancora riuscita a trovare un blog dove si parli d'Irlanda senza scomodare in continuazione verde, birre, scogliere e Joyce nel migliore dei casi? Sfortunata la ricerca o...?

Vi saluto sperando di essermi spiegata...mi piacerebbe sentire le vostre opinioni in merito

Ciao Dubh e buona domenica noiosetta anche a te !
Personalmente credo che la tendenza all'idealizzazione dell'isola non sia appannaggio solo degli stranieri. Se pensi a Yeats e ai vari revivalists è evidente come il desiderio di unità (storica e politica) abbia animato la creazione letteraria di un'Irlanda mitica. Insomma, mi pare che per gli stessi irlandesi ci sia stato un discreto scarto tra l'idea dell'Irlanda che avevano bisogno di costruirsi e l' effettiva realtà sociale del paese. Mi sembra interessante quello che dice O'Connor quando parla di un bel prodotto turistico che gli irlandesi si sono trovati tra le mani ed hanno saputo gestire bene. Joyce è un esempio dell'uso strumentale che l'homo economicus ha operato: i problemi derivanti dalla sclerotizzazione del potere ecclesiastico non sono del tutto risolti in Irlanda e sarebbe più logico che gli irlandesi si sentissero accusati dalla sua opera. Invece niente: merchandising a tutto spiano, interpretazioni pirotecniche, musei in maschera e così via...gli stereotipi, in cifre, possono fruttare numerosi zeri !
Ogni costruzione mentale del paese (l'Irlanda gaelica, quella angloirlandese, quella pre e quella post coloniale... fino ad arrivare al livello più basso dell'approfondimento, cioè l'irlanda turistica delle pentole d'oro e dei fiumi di guiness) è una rete in cui si rischia di restare intrappolati, come diceva lo stesso Joyce. Essendo sincroniche, immaginarsene una sola come quella "autentica" è riduttivo, ecco perchè parlare seriamente di irlanda è tanto complesso che molti si fermano (o per interesse o per capacità) alla versione più commerciale, che gli stessi Ilandesi, dal canto loro, hanno scoperto essere la più remunerativa !

Per il resto, credo che sia un'attitudine umana quella di immaginarsi che esista un paradiso a misura di propri desideri: c'è chi lo fa in chiesa, chi a Cuba, chi a Dublino !
Spero di non averti annoiato troppo... la domenica è già abbastanza avvilente di suo !
Ciao

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Spero di non averti annoiato troppo... la domenica è già abbastanza avvilente di suo !

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No no, anzi, è stata una risposta molto interessante e che condivido
Grazie mille