Pessima Boheme al National Concert Hall

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Juza1973
00lunedì 10 ottobre 2005 16:33
Se stasera state andando a vederla sono in pena per voi. Io ci sono stato sabato e la ho trovata sotto ogni livello, e non ho mai studiato musica! Gia’ leggendo la presentazione in cui si parlava di “una Parigi che e’ frutto dell’immaginazione” avevo subodorato che non avrebbero speso molto nell’allestimento, ma va comunque detto che leggere delle scritte in inglese non aiuta a sentirsi nella Parigi del XIX secolo.

Atto Primo (“O dolce eta’ d’inganni e d’utopie, si crede spera e tutto bello appare” ma dura poco!)

Il protagonista Rodolfo potrebbe essere definito “il Will Smith bianco” o meglio “il Will Smith dei poveri”, assomiglia all’attore americano e ha cercato di mettere un’aria brillante nella sua interpretazione tale che le scene drammatiche gli sono venute schifose. Il compagno di merende Marcello ha invece l’aria perennemente imbronciata, ma questo non ha avuto effetto che nel quarto atto. Colline (pelato) si lamenta per “l’assurdo oltraggio di un barbitonsore” – benissimo essere pelati ma esistono anche le barbe finte… Il problema vero e proprio e’ stata Mimi’, mi e’ rimasta cosi’ poco impressa che non mi sono neanche accorto del momento in cui cantava le arie piu’ belle. Mi e’ sembrata una buona idea metterla in abiti dimessi, in fondo e’ una ragazza povera, ma purtroppo l’interprete e’ riuscita ad essere trasparente, che per la cantante protagonista non e’ un complimento!

Atto Secondo (“Gia dell’Apocalisse s’incontrano i segni: in tempo di vigilia non si accettano pegni!” il piatto piange…)

Fare il secondo atto della Boheme su un palcoscenico da recita scolastica risparmiando abbastanza sull’allestimento mostra molti limiti! Neanche con uno stato mentale molto alterato sarei riuscito ad immaginare di vedere una via parigina piena di vita in quel palcoscenico dove gli attori dovevano chiedere permesso per muoversi… Pero’ complimenti a Musetta, che sa reggere bene la scena e canta bene il Waltzer di Musetta

Atto Terzo (“Per tenerla in vita ahime’ non basta amore”) Il livello di interesse cala fino a sfiorare quello per le pubblicita’…)

Alcindoro in questa Boheme cosi’… Bohemienne per arrotondare lo stipendio fa il doganiere. La magia finisce qui, ormai non si puo’ fare a meno di pensare alle proprie vicende private… la prima volta che mi capita di fronte ad una Boheme!

Atto Quarto (“Ma i fior c’io faccio ahime’ non hanno odore” ZZZ)

Mentre Mimi’ muore i protagonisti si dirigono ai quattro angoli della stanza a fumarsi una sigaretta in attesa della loro parte. Musetta cerca di tenere in piedi la tragedia da sola, ma senza fortuna. Cala un sipario (anzi non c’era neanche il sipario… ma era bella, bella davvero in Via dei Matti al numero zero!) su un’interpretazione scialba all’ennesima potenza. Ed io mi commuovo anche solo leggendo il libretto, di solito! [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
Juza1973
00sabato 25 novembre 2006 12:33
...ma niente male al Gaiety Theatre
Avevano parlato di un'allestimento post-moderno che la faceva sembrare piu' una puntata di friends che un'opera, ma a parte la scenografia modernizzata (che e' comunque adatta all'opera) la Boheme e' rimasta quella di sempre ed e' pure cantata bene. Alla fine un'osservazione acida che maldispone mentre si tratta solo di un dettaglio. Forse il finale e' un po' troppo rapido, comunque questo allestimento merita!

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