Lord Manfred

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Mance
00domenica 1 ottobre 2017 11:31


Lord Manfred stava passeggiando per i viottoli di Harrenhal con l'intento di curiosare un poco. Le delegazioni maggiori dovevano ancora arrivare ma diversi cavalieri di ventura avevano già raggiunto il maniero che era stato di Harren il nero.
Sebbene tutti per rispetto si rivolgevano a lui con l'appellativo di Lord, non lo era più. Aveva un piccolo castello all'interno di un altro piccolo feudatario, i Dayne di Alto Eremo, ma aveva lasciato tutto al suo signore da almeno una quindicina di anni quando una febbre si era portata via in un solo mese la moglie Fiona e i suoi due figli Gerald ed Elisabeth. Aveva avuto un lasciapassare dai Dayne che gli garantiva vitto e alloggio e ogni tipo di vettovagliamento a loro spese in tutto il Dorne ma Manfred era uomo d'onore e orgoglioso, finora non aveva mai goduto di quel privilegio. Aveva un certo fascino e offriva in giro per il reame consulenze su sistemi difensivi, costruzioni e opere pubbliche, gestioni di situazioni delicate e ambascerie difficili finanche semplice compagnia e narratore di vecchie storie. Di recente era stato spesso visto in compagnia del Principe Rhaegar ma soprattutto della Regina Rhaella, che riteneva l'uomo un vecchio
e fidato amico.

"Lord Manfred!" disse un cavaliere errante che aveva appena superato.
Il vecchio si voltò cercando di capire chi lo avesse salutato e subito il suo volto si aprì ad un caloroso sorriso.
"Oh, Erick. Quanto tempo! Cosa saranno? Quattro anni?"
"Sei Mylord! Ma ricordo ancora ogni nostro incontro ed ogni vostro insegnamento!"
"Troppo buono Erick! Vedo che hai dei nuovi colori".
Erick era il quarto figlio di un ramo cadetto dei Rowan, di cui era stato insegnate di spada anche un po di vita.
"Non potevo usare i colori della mia famiglia, allora mi sono inventato lo stemma del mio casato" disse sorridendo e mostrando il petto al suo vecchio maestro.
"Una quercia spezzata su sfondo bianco con un germoglio che esce dalla frattura... poetico direi".
"La poesia è un dono vostro, Mylord", i due sorrisero, fino a che Manfred diede una pacca sulla spalla del giovane cavaliere.
"Sono felice che tu sia qui, imiei migliori omaggi per il torneo... e se resti in zona potrei anche affidarti o farti affidare incharichi per il futuro".
"Grazie Mylord, ne sarei onorato, come sempre" e si congedò con un sorriso e un inchino.
Albus Lupin
00domenica 1 ottobre 2017 12:53
Alter Ego - William Flowers

"come Ser Manfred Dondarrion?"
il giovane scudiero rimase decisamente impressionato da quella possibilità.
Aveva un secchio pieno d'acqua con una bella spazzola dentro.
Era decisamente decorosamente vestito e ben nutrito.
Mance
00domenica 1 ottobre 2017 14:45
Il vecchio Lord sentendo il nome di Manfred Dondarrion si fermò cercando con lo sguardo chi poteva averlo scambiato per lui. Vide uno scudiero giovanissimo ma col fuoco negli occhi. Occhi avidi di conoscenza e di avventura. Occhi che a lui erano subito piaciuti.
"Mio piccolo scudiero, sono dispiaciuto dal disattendere le tue aspettative ma io non sono un Dondarrion, ma sono un Sand, di un ramo più che cadetto dei Dayne, se così si può dire. Avevo un castello sperduto nelle cime attorno ad Alto Eremo". Poi si avvicinò all'orecchio del ragazzo. "Ti dirò un segreto, mia madre era una Dayne, mio padre pare fosse un Blackmont, ma per ragioni politiche tutto è stato messo a tacere soprattutto in virtù del fatto che mia madre è morta di parto e il lord che allora siedeva a Blackmont era già sposato. I Dayne mi hanno cresciuto come un loro pari ad Alto Eremo e mi avevano dato pure il fortilizio. Io l'ho rinominato Torre del Bastardo". Sorrise e diede un buffetto al ragazzo. "Se vuoi altre storie, tutte vere, cercami e te le racconterò!"
Albus Lupin
00domenica 1 ottobre 2017 15:17
Alter Ego - William Flowers

"Mi piacerebbe imparare a tirare di lancia e di spada come un Dorniano, Ser! E anche le storie mi piacciono!"
DUE dorniani nello stesso giorno!
Questa doveva essere la giornata fortunata di Will.
Mance
00domenica 1 ottobre 2017 15:26
Manfred sorrise "Continua così e diventerai un grande cavaliere ragazzo... Ma... non mi hai detto come ti chiami..." e rimase in attesa.
Albus Lupin
00domenica 1 ottobre 2017 16:11
"Io sono William Florent. Ser Quentin Tyrell si occupa di me e io bado a lui." il Westeros è pieno di storie di giovani senza genitori che diventano ladri o indolenti furfanti.
Qualcuno ha più fortuna.
Mance
00domenica 1 ottobre 2017 16:36
"Mmm strano, non ricordo alcun nato tra i Florent di nome William... ma sto invecchiando... non ricordo più bene come un tempo... Beh figliolo a presto. La prossima volta che ci vedremo ti insegnerò come impugnare la lancia alla Dorniana". Fece un inchino degno di un commiato da un grande Lord e se ne andò continuando il suo giro incuriosito.
Albus Lupin
00domenica 1 ottobre 2017 18:38
"Ah io..ho detto Florent?"
il secchio gli cadde di mano "mi è scappato. Volevo dire Flowers.. Lo dovrò dire a Ser Quentyn".

Will raccolse le sue cose e tornò verso la zona del maniero allestita per l'Altopiano e i suoi rappresentanti.
Ser Arthur Dayne
00domenica 1 ottobre 2017 18:42


Ser Ulrick Sand fermò Lord Manfred prima che potesse allontanarsi troppo.

"Milord, scusatemi! Non ho potuto fare a meno di ascoltare.
Il mio nome è ser Ulrick Sand. Sono un dorniano come voi. Provengo perfino dalla stessa zona...
Sono un cavaliere errante da diversi anni anche se credo non abbiate mai sentito il mio nome prima d'ora. Non ho mai cercato la gloria dei tornei...
Il lord che servivo è morto sette lune fa. Il suo erede decise di non avere bisogno di una bocca da sfamare alla sua tavola e di non avere più bisogno dei miei servigi, quindi mi ha chiesto di andarmene.
Sono in cerca di un'occupazione da allora. Ho sentito che dicevate a quel giovane che potreste avere degli incarichi da affidare o da fare affidare.
Ve ne prego, in nome del Dorne dal quale entrambi proveniamo, datemi il vostro aiuto."

Ser Ulrick aveva posato un ginocchio a terra e aveva parlato quasi tutto di un fiato per cercare di non perdere l'occasione.
Era venuto ad Harrenhal perché sapeva di avere buone possibilità di trovare un nuovo signore al quale offrire la propria spada, ma sapeva che lord Manfred avrebbe potuto fare molto per lui se solo avesse voluto.
Mance
00domenica 1 ottobre 2017 22:36
Manfred era lusingato.
"Ragazzo alzati, non sono un grande Lord e non merito tanto rispetto", prese il ragazzo per le spalle e lo aiutò ad alzarsi.
Una volta in piedi osservò quel cavaliere, solido e dal fisico snello. Gli sorrise in maniera paterna. "Apprezzo il gesto e rispetto l'intento, ma nella vita non devi mai e poi mai lasciar trasparire disperazione dai tuo gesti. O ti sminuirai da solo. Intesi?".
Poi senza nemmeno attendere la risposta del cavaliere.
"Purtroppo Erick lo conosco, è divenuto cavaliere con il mio aiuto e so che uomo e cavaliere sia. Di te, figliolo, non so nulla." Attese un attimo pensieroso. "Però quello che hai fatto e come lo hai fatto merita la mia attenzione, perlomeno".
Prese una moneta d'oro dalla tasca e la porse al cavaliere. "Vatti ad iscrivere alla Danza nella sessione pomeridiana e dimostra il tuo valore. Iscriviti come Ser Ulrick Sand di Torre del Bastardo. Ti porteranno rispetto. Se aggiungerai valore a quel rispetto, lo saprò... e farò in modo che tu possa trovare un impiego onorevole".
Fece un mezzo inchino col capo e voltandosi, "Buona fortuna Cavaliere!".
Ser Arthur Dayne
00lunedì 2 ottobre 2017 09:25


"Vi ringrazio, milord, per l'aiuto... e per i consigli.
Vi prometto che sentirete parlare ancora di me.
A presto!"

E ricambiando l'inchino si diresse a testa alta verso il maestro di gara per andare ad iscriversi.
Emiliano Targaryen
00lunedì 2 ottobre 2017 14:53
"Lord Manfred...siete proprio voi? Non ci vediamo da...oltre venti anni? Seppure i vostri capelli siano diventati più radi ed i segni del tempo abbiano iniziato a farsi sentire, nel vostro sguardo rivedo ancora il grande guerriero che cavalcò con me alle Stepstones, quando la nostra avanguardia, guidata da Lord Jasper Arryn, travolse la cavalleria di Maelys il Mostruoso. Anche voi parteciperete a questa enorme stravaganza ideata da Lord Whent?"

Mance
00lunedì 2 ottobre 2017 19:02
"Ser Brynden, che piacere rivedervi. Siete sempre in splendida forma. Io al contrario sento il peso delle primavere. Sono solo ospite della Regina Rhaella, anche se riuscirei a mettere al tappeto parecchi dei giovanotti baldanzosi che girano da queste parti. Voi parteciperete?"
Emiliano Targaryen
00mercoledì 4 ottobre 2017 19:11
"Lord Manfred, sarò presente nella Giostra, nella Danza della Guerra e nei Duelli. Visti certi elementi che hanno dichiarato di partecipare a questo torneo, non dubito che fareste ancora una eccellente figura; anzi, a questo punto vi esorto ad unirvi a noi"


Mance
00mercoledì 4 ottobre 2017 20:45
"Siete gentile come sempre Ser Brynden, ma oramai ho fatto il mio corso... ora mi piace dare buoni consigli, per quanto possano valere e raccontare storie... vecchie storie ormai". Prese un attimo il fiato, poi "L'unica grande soddisfazione è vedere questo torneo. Significa tutto Ser Brynden. Significa che abbiamo combattuto per la pace e il benessere del regno. E quale espressione più alta di un torneo come non se ne erano visti da secoli". Manfred sorrise soddisfatto.
Faccia da cavallo
00giovedì 5 ottobre 2017 07:50
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GEOFFREY STORM

"E allora il cavaliere delle luna di sangue arretrò di un passo, la sua armatura cremesi parve bere l'ultimo bagliore della luce morente al tramonto. Difronte a lui il cerbero a tre teste sul pettorale dell'armatura del suo avversario sembrava fissarlo con odio, forse il desiderio di vendetta per quel solco che attraversava la testa di sinistra causato dalla sua spada.
"Falce di luna" era il nome dell'arma che stringeva in pugno un arma antica, di acciaio di Valyria, un'arma che i suoi nemici avevano ribattezzato "Falce di morte". Ser Lanford sollevò nuovamente la sua spada pronto a porre fine al duello contro lo zio..."

Intorno a Geoffry che stava raccontando questa storia si erano accalcate un piccolo gruppo di persone. Uomini, vecchi, donne e bambini avevano trasformato quella piccola porzione di piazza in un teatro improvvisato. L'araldo di casata Robert Baratheon modulava la voce, mimava le scene, intramezzava pause a momenti concitati. Aveva rapito tutte quelle persone portandole nel mondo del proprio racconto, essi vivevano le gesta sei due contendenti, parteggiavano per l'uno o per l'altro, soffrivano per le loro ferite.

Mance
00giovedì 5 ottobre 2017 15:21
Lord Manfred vide quello che sarebbe stato un ottimo cantastorie e facendovi un cenno disse a Ser Brynden, "Vedete quello? Ecco io sono più o meno come lui, solo che lui merita rispetto per la lingua sciolta, io perchè tutto quello che narro è successo veramente... e tengo loro nascosto molto del peggio che l'uomo può fare. La vita caro Brynden non è una giostra, ma budella sparse nel terreno". Con un cenno di fatale rassegnazione salutò il vecchio amico e fece per andarsene.
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