Lei – perché alla scrivania non bisogna dare troppa confidenza…
È giusto. Diamo dignità anche a un luogo che odiamo. Perché di Lei, sinceramente, potremmo fare a meno? No, e lo sappiamo. E, in fondo, conoscere il nemico è anche un po’ abitare in casa sua… o di fronte…
Prima di tutto: la trasformazione.
Arrivi la mattina e Lei ha un aspetto.
Arriva la pausa pranzo e l’aspetto è completamente diverso.
Arriva l’ora di andare a casa, ed è cambiato tutto di nuovo.
Arriva la mattina dopo la tizia delle pulizie e ti cambia tutto lei, facendoti puntualmente girare le balle…
Insomma non è mai la stessa, è giornaliera, a volte piace altre no. È un tipo.
Oggi è un tipo che mi piace.
Oggetti: perché tutto ciò che ti serve è qui (ma non lo troverai mai al momento opportuno)
Grande protagonista il monitor (perché il cuore vero del pc, sta sotto la scrivania).
Piccolo, non piatto, acer. Con attaccato sopra di tutto. Anzi, no, di tutto no, perché quasi tutto quello che c’è appiccicato, ha il comune denominatore della “post-it”: dai segna pagina colorati, al “Labelling & cover-up tape” (che sul retro ha l’inquietante avviso “Important: test bifore using”… chissà poi perchè) ai classici bigliettini gialli, che hanno la facoltà di essere chiamati nei modi più assurdi, perché sembra che alla stragrande maggioranza delle persone (perlomeno che lavoro qui), la parola post-it ricordi un metodo di tortura inquisitoria che nemmeno il buon Verri avrebbe avuto il coraggio di nominare; e allora ti chiedono i “bostik”, i “giallini”, gli “attacchini”, e chi più ne ha…
Comunque il mio monitor non li teme affatto. E infatti ne è ricoperto.
Poi ci sono degli intrusi: l’elenco dei numeri brevi memorizzati sul telefono (certo, sono memorizzati sul telefono, ma i numeri brevi come fai a ricordarli?) e corrispondenti ai membri dello studio (e spesso “membri” è la parola più adatta da diversi punti di vista) e un foglietto, attaccato ancora per miracolo, con il timbro dello studio, la partita iva e le coordinate bancarie. Perché se qualcuno chiama e vuole pagare… che, lo fai aspettare? No, comandi!
Poi il pezzo forte. Un pezzo del già citato Labelling & cover-up tape (opportunamente testato prima dell’uso) con scritto sopra 3 : 20. Tutti mi chiedono cosa vuol dire. Il suo significato, risalente ormai di almeno un paio d’anni, francamente non mi sovviene da tempo. Ma da’ all’insieme un alone di mistero che mi garba parecchio: per la serie che usare frasi del tipo “è una lunga storia” o “be’, sapessi…”, non ha prezzo!
Sono solo al monitor, ma questo “mero esercizio intellettuale”, mi sta prendendo la mano. Rischio di scrivere 15 pagine. Meglio fermarmi. Anche perché la mia scrivania, “Lei”, è davvero grande.
[Modificato da cerry 20/09/2006 17.13]