Johnny "Mad Dog" Adair (ex leader della formazione paramilitare UDA)

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jay.ren
00martedì 27 settembre 2005 23:53
Adair held over 'assault on wife'
Johnny Adair

Johnny Adair, capo della "C Company" dell'UDA, è stato arrestato lunedì sera con l'accusa di aver picchiato la moglie Gina.

Un ufficiale della Polizia ha detto che il 41enne è stato arrestato dopo che gli agenti erano stati chiamati in un parco a Horwich, vicino a Bolton.

Johnny Adair verrà interrogato martedì (oggi).

Lui e sua moglie sono fuggiti a Horwich a causa della faida interna all'Ulster Defence Association (UDA), della quale è un membro di spicco.

jay.ren
00sabato 8 ottobre 2005 12:09
Biografia di un leader
Johnny Adair is the leader of the UDA/UFF's C Company. Johnny Adair and other leaders of UDA/UFF disagreed over UDA/UFF's affiliations with other Loyalist terrorist groups. As a result of this disagreement, and possibly others; the main body of UDA/UFF expelled Johnny Adair in September 2002.

In January 2003, Adair began a prison sentence. Even following his imprisonment, it appears that the intra-group disagreements that led to Adair's expulsion remain. One example was the February 2003 death of John Gregg, a key UDA/UFF leader who was involved in Adair's expulsion from the group.
jay.ren
00domenica 9 ottobre 2005 18:46
Il ritorno di Adair
Johnny "Mad dog" Adair sta progettando il proprio ritorno in Irlanda del Nord, annuncia il poliziotto che lo mise dietro le sbarre.

Il detective della RUC Brown ha riferito: "Non pensate che Adair sia tagliato fuori. Mentre parliamo sta pianificando il proprio ritorno".

Adair attualmente è in attesa di sentenza dopo la violenza su sua moglie Gina.

Fonte: Belfast Telegraph (leggi l'articolo)

[Modificato da jay.ren 09/10/2005 18.46]

admin/moris
00lunedì 27 febbraio 2006 13:26
"Credete all'IRA", dice Mad Dog Adair ai lealisti

"Credete all'IRA", dice Mad Dog Adair ai lealisti
di Henry McDonald, The Observer, domenica 19 febbraio 2006

L'ex leader della formazione paramilitare UDA (Ulster Defence Association), Johnny Mad Dog Adair, in una dichiarazione sconvolgente, e senza precedenti, ha invitato la comunità lealista a credere alle parole dell'IRA.
Adair, che ha speso la propria carriera terroristica ad assassinare repubblicani, afferma che la comunità unionista dovrebbe accettare la dichiarazione dell'IRA dello scorso luglio in cui si annuncia la definitiva cessazione di ogni campagna militare.
Parlando dalla località scozzese nella quale si trova oggi in esilio, Adair asserisce infatti di confidare nell'onestà del disarmo della formazione repubblicana. "Credo all'IRA e alla loro dichiarazione di luglio" ha ribadito. "La loro lotta armata è finita. Li odio ma devo ammettere di aver fiducia nella loro buona fede. Sono sicuro che non mentono quando affermano che il disarmo è stato completato e li trovo sinceri quando dichiarano che la loro guerra è conclusa".
In un'intervista esclusiva per l'Observer, gli è stato chiesto se ritiene che gli Unionisti debbano accettare l'Assemblea Mista a Stormont e quindi governare accanto allo Sinn Fein.
"Certamente. Perché no? È il momento della politica, anche se i nostri politici si sono dimenticati della gente. Credo che la guerra sia ormai conclusa e la comunità lealista dovrebbere prendere molto sul serio ciò che l'IRA sta facendo. Ho combattuto una guerra contro di loro, nessuno più di me e della Compagnia C li ha ridotti in fuga. Ma l'IRA si è disarmata, nonostante dicessero che non l'avrebbero mai fatto. La popolazione protestante deve accettarlo" ha replicato. A proposito dei suoi ex commilitoni della UDA, Adair afferma di non ritenerli in grado di andarlo a prendere e ucciderlo.
L'ex comandante dell'unità Lower Shankill ha poi aggiunto: "Non ho paura di morire, dopotutto ho rischiato di farlo in diverse occasioni. L'IRA, l'INLA e ultimamente quelli che si definiscono lealisti hanno cercato di farmi fuori, perché mai dovrei aver paura di morire? Anche se non sottovaluto i nemici che ho nell'UDA, chi mi fa più paura adesso sono gli uomini della UVF perché sono più professionali". Adair ha inoltre affermato che il detenuto killer dell'UDA Ken Barrett, da lui stesso indicato, durante la trasmissione BBC Panorama, quale esecutore materiale dell'omicidio dell'avvocato Pat Finucane nel 1989, non ha nulla a che fare con la vicenda. "Non so nulla di quell'omicidio, ma posso definitivamente affermare che Ken Barrett non ha sparato a Finucane. Barrett è un lurido informatore e lo detesto, ma non è stato lui a premere il grilletto". Alla domanda insistente circa la sua possible partecipazione all'inchiesta pubblica sull'omicidio Finucane, Adair ha replicato: "Parteciperò all'udienza solo se costretto, anche se non avrei molto da dire, eccetto che Ken Barrett non è l'esecutore. A differenza di Barrett, però, non farei il nome di qualcun'altro".
Dalla nuova residenza di Troon, sulla costa occidentale Scozzese, Adair rivela di volersi riposare dopo anni trascorsi in prigione e al comando della più temuta unità paramilitare lealista nordirlandese. Ha apostrofato l'attuale leadership dell'UDA come "spacconi, codardi e ladruncoli" e si è detto affatto dispiaciuto che rivali del calibro dell'assassino John Grug Gregg siano morti durante la faida del 2002-2003.
La Compagnia C guidata da Adair si staccò dalla West Belfast Brigade dell'UDA durante una lotta per il comando all'interno della formazione lealista. Nel febbraio 2003 diverse dozzine di fedelissimi di Adair si raccolsero nel quartiere di Lower Shankill dopo che la zona era stata invasa da centinaia di associati dell'UDA fedeli alla leadership dell'organizzazione. In quel periodo Adair si trovava in prigione a seguito della decisione del Segretario di Stato di revocare il suo rilascio anticipato da Maze, dove avrebbe dovuto scontare 16 anni per terrorismo. "Se all'inizio del 2003 non mi fossi trovato in galera tutto ciò non sarebbe mai accaduto" ha detto. "Mi sarei ripreso tutte le truppe".
Prima di trasferirsi a Troon, Adair aveva risieduto a Bolton, dove la moglie, Gina, e i figli si erano spostati dopo che la Compagnia C era stata costretta a lasciare Belfast. Ha lamentato che durante la sua permanenza in città aveva vissuto sotto il continuo controllo e l'intimidazione da parte della polizia di Greater Manchester.

Traduzione a cura di Francesca Fodale
© LesEnfantsTerribles.org

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