Incidenti St. Patrick's Day / problemi sociali

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paolino-BOGLANDSMAN
00lunedì 28 marzo 2005 19:08
Di ritorno dal mio ennesimo viaggio in quel di Dublin per la festa di St. Patrick (e per motivi di lavoro) mi sono portato con me, come sempre, tanti bei ricordi, tante foto, ma soprattutto molte e molte riflessioni.
Tutto è nato dalla mattina dopo il St. Patrick's Day, quando ascoltando il tg su RTE1 ho sentito la notizia delle centinaia di arresti a Dublin ed in altre città come Cork. Galway e Limerick (non voglio dire una cosa per un altra, ma se non ricordo male, solo a Dublin ce ne sono stati più di 400) che ci sono stati nella giornata del 17 Marzo.
Tutti questi arresti, o la stragrande maggioranza, sono stati effettuati verso coloro che in evidente stato di ubriachezza disturbavano i passanti o peggio ancora di lasciavano andare ad atti vandalici verso auto, negozi, ecc...
E questi fatti hanno avuto un grande rilievo sulle televisioni e sui giornali, tanto che una delle seguenti serate, ad un tg, era stato proposto un sondaggio del tipo "Proibireste l'alcool per il St. Patrick's Day?".
Ma le mia riflessioni sono non si sono fermate a questi fatti.
Ci sono stati due episodi lampanti che mi hanno fatto e mi fanno tuttora pensare. La sera di quel venerdì, tornando su per O'Connell St, e non quindi il peggio quartiere della capitale, ho visto una scena brutta, bruttissima. Un passeggino con su un bambino di pochi anni che piangeva a dirotto lasciato in mezzo al maciapiede... due metri più in là, appoggiati al muro del GPO c'erano la mamma in evidente stato di ubriachezza che teneva il marito (?) ancora più ubriaco e che era in procinto di lasciare andare tutto quello che aveve appena ingerito.
E di contorno a questa scena brutta, almeno per me, la totale indifferenza di persone che con il solito incedere frettoloso non si soffermavano neanche per un attimo ad osservare.
La sera dopo, tornando dai miei amici a Drumcondra, mentre stavo rientrando a casa, la mia attenzione è stata attirata da un'altra scena tremenda: un uomo, che portava sulle spalle il figlio di pochi anni, incedeva barcollando vistosamente per la sua ubriachezza, cantando e bevendo una birra. Se inciampava e il bimbo cadeva, questo si sarebbe fatto tanto, ma tanto male.
Ecco, questi episodi mi hanno fatto riflettere, più di quello che faccio di solito... perchè forse sono sempre stato abituato ad osservare tutto, dalle cose belle a carine a quelle meno belle. Vabbè... si può dire che Dublin è una grande città ed episodi come questi ce ne sono a iosa...
Però questi episodi mi hanno fatto riflettere.
E queste riflessioni sono andate avanti anche davanti ad una pinta in compagnia di Sean (colgo l'occasione per salutarlo) che mi parlava un po' della situazione sociale di Dublin, dove purtroppo non sono tutte rose e fiori.
Premetto che tutto quello di cui ho parlato non va ad incidere l'idea che ho io dell'Irlanda; però è anche vero che a volte bisogna anche essere critici e provare anche a vedere oltre la pinta a Temple Bar o i fuochi dello Skyfest per il Festival.
Sono rimasto molto male nel vedere quelle scene, e ancora peggio sono stato quando mi è stata spiegata la situazione sociale in cui vivono (e pare che vogliano continuare a starci) molti Dublinesi dei ceti meno abbienti: mi permetto di ipotizzare che molti dei problemi che questi spicchi di società si portano dietro sono legati al consumo di alcool.
Consumo di alcolici che porta poi ad atti di violenza come quelli di cui parlavo all'inizio e a situazioni bruttissime dove a rimetterci, come sempre, sono i più piccoli, che crescendo in quelle situazioni e con quel tipo di condizionamenti, se non aiutati a dovere, saranno soggetti a rischio nell'età adulta.
Tutto questo pippone per dire che purtroppo in uno splendido paese come l'Irlanda ci sono anche queste situazioni difficili, che se non risolte almeno in parte, regaleranno al futuro generazioni con problemi di tipo sociale.
Perchè come è stato fatto notare anche in un altro topic, soprattutto a Dublin, stanno venendo fuori classi sociali ricche con tutta la loro arroganza e disinteresse per i problemi sociali del paese in cui vivono; questo in fututo potrebbe essere fonte di difficili situazioni di conflitto sociale, secondo il mio modestissimo parere.
Non credo che questi pensieri siano il frutto del mio lato più pessimista e tragico... ma forse di un'amara constatazione di come anche l'Irlanda ha i suoi bei problemi da risolvere.
Voi che ne pensate?
E soprattutto, per chi ha vissuto la realtà Dublinese dei decenni scorsi, questi problemi e situazioni erano così accentuate?
Pa.
admin/moris
00lunedì 28 marzo 2005 21:47
Sono stato criticato per la mia sempre più alta disaffezione verso Dublino, città che un tempo amavo davvero.

Non voglio peccare di eccesso di generalizzazione, ma testimonianze come quella di Paolino sono comunque esemplari sul fatto che, nonostante il boom economico, c'è qualcosa che non funziona affatto nell'Irlanda del "nuovo che avanza"...

Non ci sono più le code davanti al consolato americano per un visto per emigrare, questa è una buona cosa.
Ma c'è qualcosa di malato, riscontro sempre di più (nei miei viaggi annuali e nei discorsi con i tanti amici che vivono lassù) che questa Dublino post Celtic Tiger ricorda troppo la Milano da bere degli anni'80, dove imperava sovrana l'indifferenza e veniva meno la creatività, la passione sociale e la solidarietà.
Con l'aggravante dell'alcool, per troppe persone l'unico elemento di evasione contro la noia o altri malesseri.

Fine della predica, mi fa comunque molto piacere che se ne parli.

Questo fa la differenza tra un forum ad uso turistico ed uno frequentato da persone che si sforzano di capire : magari all'Ufficio del Turismo Irlandese o all'Ambasciata dell'Eire di Roma storceranno il naso... pazienza.





[Modificato da admin/moris 28/03/2005 21.51]

scottishflag
00martedì 29 marzo 2005 00:10
Mi unisco alle critiche costruttive postate da Paolino e Moris. Anch'io amo l'Irlanda in maniera viscerale, ma Dublino mi ha in parte deluso proprio per quello che è già stato scritto. E' molto triste vedere come Dublino assomigli oramai ad una Milano primi anni ottanta (con tutto il rispetto per Milano, contro la quale non nutro alcun rancore particolare). Come dice Paolino, ci vanno appunto di mezzo i bambini, i futuri dublinesi di domani. Esempio lampante è quello della madre in evidente stato di ebbrezza che, alla richiesta del figlio (o della figlia) di non più di due anni di essere preso in braccio, lo ha prima trascinato per una decina di metri per il braccio e poi lo ha suonato peggio di una grancassa. E' successo dalle parti di O'Connell Street, in mezzo a una cinquantina di persone. Non una persona che si sia perlomeno frapposto. Questo è un caso, ma in quattro giorni di permanenza a Dublino i casi sono stati molteplici. Ora, se un bambino sopravvive ad un tale trattamento, che uomo o donna si rende ad una società?
Shamrock80
00martedì 29 marzo 2005 02:22
Opinioni
Si,verissimo.700 arresti in Irlanda,di cui 400 a Dublin.
Solo il giorno del 17 marzo.Assurdo.

Non riesco a capire come mai in un Paese dove allo stadio non esistono episodi di violenza,poi la sera di S.Pat la gente stessa di Dublino non esce x paura della situazione,che si sa è abbastanza devastante.
Io ero in giro,fino alle 5,e non ho visto nulla di che,a parte gente che si divertiva,e gente un pò brilla.
Ma il mio Irish love mi ha vietato di uscire la sera,e i fuochi li abbiam visti da Dollymount,xche lui non ne voleva sapere di stare in centro ql sera.Ed è un local!

Qs x farvi capire,che la situazione spt quel determinato giorno è abbastanza preoccupante.
Ma riguardo ai personaggi e le situazioni (tristi)descritte da Paolino,posso solo dire una cosa.A parte che sono scene (certo,orribili)che trovi DOVUNQUE,non solo a Dublin (vedi la mia città,Brescia)...ma cmq,tengo a precisare,molti di quelli che vedi in qs situazione,SE LO VOGLIONO!
Sono i cosiddetti Knackers definiti TRAVELLERS,ovvero Irlandesi di nascita che decidono di girovagare come zingari,facendo lavoretti piu o meno legali,o elemosina,e muovendosi sempre.
Non è per essere razzisti,raga,questi sono fatti.
Quindi,eccheccazzo,se lo vogliono loro!Quindi non mi fanno pena piu di tanto,devo dire la verità.Certo,deturpano Dublino.
Come gli extracomunitari che spacciano fuori dalla stazione di Brescia,del resto,e che rendono il centro città invivibile.

Morale.Tutto il mondo è paese.Dublino è sempre magica,cmq.
Love,Ellie.[SM=x145459]
Sweet Murphy
00martedì 29 marzo 2005 15:25
Knackers
Ciao Ellie!

Sono d'accordo con te per i knackers!! Non riesco a digerire il fatto che lo stato gli pagano le casa e cose varie,hanno pure delle belle case (mi riferisco a Galway). So che è meglio che tutte le roulotte che c'erano almeno una decina di anni fa... Però non capisco perchè non possano andare in prigione!!!!!!!!!!!!!!!! A mia cugina di Galway è successo una tragedia per colpa di sti ca**o di zingari e non hanno subito niente!!! E intanto mia cugina RIP!!! Sinceramente non ho saputo niente su gli arresti in irlanda,e sinceramente ci sono rimasta molto male!! Ovviamente capitano anche qua ste cose!

In ogni caso l'Irlanda rimmarà sempre il mio paese preferito e sono sempre fierissima di essere irlandese!!!!!

Buona fine giornata!

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admin/moris
00martedì 29 marzo 2005 15:36
Dublino si sta riempiendo di speculatori che ti affittano una topaia umida e malconcia a prezzi esorbitanti, ovunque una massa di yuppetti arroganti che se la tirano come locomotive, la sanità pubblica sta peggiorando a vista d'occhio, la cementificazione sta facendo disastri in tutta l'Isola, certi politici hanno raggiunto livelli italiani, banche e assicurazioni pure (se non peggio)...

Siete sicuri che siano davvero gli Knackers il peggior male della città ?










[Modificato da admin/moris 29/03/2005 15.42]

admin/moris
00martedì 29 marzo 2005 15:41
Re: Knackers

Scritto da: Sweet Murphy 29/03/2005 15.25
So che è meglio che tutte le roulotte che c'erano almeno una decina di anni fa...



Forse stai facendo confusione tra knackers e travellers...

I primi possono essere paragonati a quello che una volta veniva chiamato "sottoproletariato", i secondi sono paragonabili ai "nomadi".

Se in Irlanda dovessero finire tutti in galera per ordine di gravità di reato, credo che diversi personaggi della upper class o della classe politica avrebbero la precedenza...
Sweet Murphy
00martedì 29 marzo 2005 16:06
Noooo
Non mi sto confondendo affatto!!

A Galway ormai non ci sono quasi più roulotte perchè ormai sono tutti nelle case... Non mi sto confondendo perchè cmq vengo da là!

Non sto parlando dei nomadi che vangono pure in Ticino che si fermano per un mesetto...anche loro non ci dovrebbero essere! Chiariamo subito una cosa...Io non sono razzista però sono cose che mi danno fastidio!!!

I knackers devono subire se fanno qualcosa...proprio come noi!!!![SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826]

[Modificato da Sweet Murphy 29/03/2005 16.24]

acescape
00martedì 29 marzo 2005 16:44
L'ultimo trascorso e' stato il mio primo (e sicuramente ultimo) S. Patrick's Day a Dublino. Sono uscito la mattina presto con l'idea di passare una giornata di festa e sono rientrato con la sensazione di averla scampata. Non ho mai visto tanto degrado sociale e morale tutto insieme. La citta' trasformata in un gigantesco vespasiano, l'odore di piscio che infestava ogni angolo di strada. Una vergogna! Tutti dovrebbero vergognarsi, gli irlandesi per primi che permettono e portano avanti un tale scempio e pure una parte di turisti che viene a Dublino con l'unico intento di ubriacarsi! E' uno schifo! Il rapporto che molti hanno con il bere e' malato e S. Patrick's Day cosi' come e' organizzato e gestito non rappresenta altro che un'occasione in piu' per bere fino a non stare in piedi. Un bel biglietto da visita per i turisti che tornano a casa...

Love&PeaceOrElse
Sweet Murphy
00mercoledì 30 marzo 2005 09:57
??
Non puoi dire agli irlandesi di vergognarsi perchè ci sono irlandesi (come me) che non bevono o che in ogni caso non c'entrano!! Sicuramente molti irlandesi sono stati fuori,e c'erano sicuramente molti turisti anche a fare casino! Agli irlandesi non serve una giornata come St Patrick's day per bere,lo possono benissimo fare in ogni momento! È vero,è terribile come i giovani tazzano e sinceramente mi da un po' fastidio...ma ormai li conoscono tutti per quello!!! Ed è una vergogna che gli stranieri conoscano l'Irlanda solo per la Guinness!!!! [SM=x145427]

Non è giusto nei confronti degli irlandesei che amano il proprio paese!!!!

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acescape
00mercoledì 30 marzo 2005 11:01
Quando dico che gli irlandesi dovrebbero vergognarsi intendo l'amministrazione che invece di fare qualcosa per arginare il fenomeno non fa nulla! nemmeno piazzare WC chimici in giro per la citta' per evitare lo scempio che e' avvenuto! La capitale di un paese europeo ridotta ad uno schifo... Mah!

Ma sei veramente Irish? Bilingue? Abiti a Dublino? WOW!

Love&PeaceOrElse
Sweet Murphy
00mercoledì 30 marzo 2005 11:37
Cmq non voglio litigi o altro è solo una mia osservazione!!

Hai ragione cmq.

Io sono Swiss-Irish,trilingue (italiano,inglese,svizzero tedesco,francese e tedesco) le prime 3 sono le mie lingue madri. Abito per ora ancora in Svizzera.

ciao ciaoooo

Proud to be Irish!!! [SM=g27835] [SM=x145476] [SM=x145459] [SM=x145459] [SM=x145459] [SM=x145459] [SM=x145459] [SM=x145459]
paolino-BOGLANDSMAN
00mercoledì 30 marzo 2005 23:33
Quello che volevo dire con il mio intervento è nato forse dall'amarezza, dalla delusione di aver visto e constatato con i miei occhi cose che purtroppo non fanno altro che male a Dublin, nel senso della società (nel più ampio spettro del suo significato) e della sua immagine.
Perchè per me, che magari era l'ennesima volta che tornavo a Dublin per questo evento (e negli anni passati mi era sembrato che comunque, anche nel gran marasma, non c'erano stati episodi gravi come quelli del 2005), l'idea, l'immagine ed i valori intrinsechi di questa meravigliosa terra rimangono inalterati.
Però mi metto anche nei panni dei turisti che per la prima volta sceglievano Dublin per le proprie vacanze e si sono ritrovati in una situazione (vedi acescape) non proprio idilliaca: beh, purtroppo, credo io, l'impressione che hanno avuto non è stata delle migliori.
E di questo me ne dispiace... e ti capisco perfettamente Sweet M., perchè non è assolutamente giusto generalizzare.
Perchè non è vero che ogni irlandese a St. Patrick's si gonfia di alcool e poi lo distribuisce ad ogni angolo; e non è neanche vero che i turisti scelgono Dublin per andarsi a rovinare il fegato bevendo ettolitri di scura.
Per come la vedo io, c'è purtroppo un problema di più larga scala che riguarda il consumo di alcool tra i giovani che non riescono a fermarsi al Drink Socially, ma hanno bisogno di andare oltre per trovare quel divertimento che poi in realtà credo non riescono a godersi fino in fondo. Vanno oltre e combinano guai.
Questa secondo me è una causa di quello che è successo. E qui, senza fare torto a nessuno, credo che ci vadano di mezzo sia qualche irlandese che qualche turista.
Poi ci mettiamo anche il grave problema sociale di quelle categorie di persone che (come avevo scritto anche io) vuoi per provenienza, vuoi per libera scelta ( e libero rifiuto di farsi aiutare) non trovano di meglio da fare che vivere in situazioni difficili, usando l'alcool come... nemmeno come valvola di sfogo... forse come unica ragione di esistenza.
E da quello che ho capito, forse, è proprio in questo ambito che ricade il più grosso problema, sia degli episodi della scorsa settimana, sia a più ampio spettro, della società irlandese.
Perchè non si può far finta di niente; questo problema credo ci sia e spero sia risolto.
Certo, episodi come quelli che hai raccontato te, Sweet M. fanno riflettere e lasciano perlomeno perplessi.
Vuoi perchè sono fresco di studi sulla sociologia urbana per il mio corso di Urbanistica a Firenze, vuoi perchè ho una certa impostazione culturale, ma le situazione come queste si affrontano e si provano a risolvere.
Non tanto per quegli zoticoni che non si vogliono far aiutare... ma soprattutto per quei figli che oggi nascono e vengono su in quegli ambienti, e che poi un domani saranno quelli che per St. Patrick's si riempiranno di birra ed altro ed andranno (speriamo di no) a fare danni.
E' su questo che secondo me bisognerebbe far leva; però da quello che ho potuto vedere e sentire, dalla parte opposta sta venendo su una classe dirigente ed una porzione di società sempre più ricca e più arrogante che non sembra curarsi troppo di questi aspetti di una società di cui anche loro fanno parte.
E' non è certo che mettendo la polvere sotto lo zerbino che le situazioni critiche si risolvono.
Perchè in fin dei conti, questa situazione credo si presenti solo a Dublin e forse in alcune altre città di certe dimenzioni; questa non deve essere una scusa per le autorità... ma anzi, uno sprone a risolvere queste situazioni prima che un domani si possano allargare ad altre realtà.
Amando sempre più Erin,
il vostro Pa.
Sweet Murphy
00giovedì 31 marzo 2005 10:14
Hai ragione ma...
Ciao Pa!

Non ho dubbi che hai ragione...però devo dirti che non sembre i giovani che nascono tra un alcolista irlandese diventano come loro...! Io sono uno di quegli esempi!

Però può darsi che la maggior parte non beve perchè lo fanno i genitori ma è una cosa da irlandesi...

Ormai lo vedo quando esco con i miei amici a Galway...è una cosa pazzesca (almeno per me che non bevo) che i giovani non si stufano dell'alcol. Ormai quando si programma di uscire è come programmare una serata da sbragarsi...

È come qua in Ticino al carnevale di Bellizona o alla Sagra dell'uva di Mendrisio...tutti non vedono l'ora che arrivi solo per bere!!! Secondo me è una vergogna!!!

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wildusty
00giovedì 31 marzo 2005 11:27
Re: Hai ragione ma...

Scritto da: Sweet Murphy 31/03/2005 10.14
È come qua in Ticino al carnevale di Bellizona o alla Sagra dell'uva di Mendrisio...tutti non vedono l'ora che arrivi solo per bere!!! Secondo me è una vergogna!!!

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Dici il Rabadan di Bellinzona?
Bello, ci sono stato un paio di volte (un mio amico è originario di Bellinzona, e sua sorella vive lì).
Me lo ricordo divertente, non avevo notato eccessi alcolici.
Ma parlo di 10-12 anni fa, magari adesso l'atmosfera è cambiata.
Mi ricordo la Tendina Balossa...
|bardamu|
00giovedì 31 marzo 2005 14:49
Ciao,
sono nuovo del forum. Ammetto di aver passato al max un mese in irlanda contando tutte le volte sparse che ci son stato, ma ho un esperienza di oltre un anno nel vicino galles.
Le cose che dite riguardo all'irlanda e il suo rapporto con l'alcool le ho riscontrate anche in galles, e anche se pensavo che l'irlanda fosse diversa, credo che tutto questo sia tipico dei paesi anglosassoni. Cioè credo che cmq esistano culture clash anche se in fondo siamo vicini di casa (tutti europei e con una storia antica alle spalle più o meno comune).
Secondo me gli anglosassoni sono popoli fondamentalmente aggressivi di carattere, e l'alcool è una scusa per sfogare l'aggressività. Voglio dire, per loro è normale ubriacarsi ogni volta che ce n'è occasione. E essendo anch'io un buon bevitore, ciò non mi stupisce, ma mi stupisce il fatto che per loro sia normale fare a botte fuori dal pub, anche fra amici, e il giorno dopo amici come prima. E la letteratura che descrive ambienti popolari o rurali è piena di questi esempi.
Per noi invece, di solito nel bere c'è un aspetto molto più simposiaco, ovvero bere per unirsi, scherzare, parlare (di cose serie o per sparare cazzate), incontrarsi nell'ubriachezza.
Ora, tutto questo non è per fare di tutta l'erba un fascio, ma la impressione complessiva che ho avuto è questa. Poi è ovvio che l'irlanda e le isole britanniche sono piene di ottimi compagnoni di bevute (e io ne ho incontrati tanti!!!), come è anche vero che le teste di ca**zo esistono anche qui da noi (e ne ho incontrati tanti anche di questi).
E nonostante tutto, continuo ad amare Irlanda, galles, scozia (un po' meno l'inghilterra ;) )



P.s. Se c'è qualcuno di torino mi saprebbe dire qualche bettola o piola malfamata dove bere spendendo poco? (In questa ca**zo di città sono impazziti con i prezzi!! Una guinness 5€!!)
Sweet Murphy
00giovedì 31 marzo 2005 14:56
Yes
Si parlo del carnevale di Bellinzona.

Infatti è molto cambiato. tra che a me carnevale non piace...ma adesso la maggior parte (soprattutto i giovani) vanno là per quello... è un peccato!

ciaoooooo
admin/moris
00giovedì 31 marzo 2005 14:58
OT

Scritto da: |bardamu| 31/03/2005 14.49

P.s. Se c'è qualcuno di torino mi saprebbe dire qualche bettola o piola malfamata dove bere spendendo poco? (In questa ca**zo di città sono impazziti con i prezzi!! Una guinness 5€!!)



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Una pinta a Torino
www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=2879

ciao
paolino-BOGLANDSMAN
00giovedì 31 marzo 2005 22:25
Una cosa su cui a volte mi fermo a pensare (e voi direte... ma sto Paolino non c'ha altro da fare che pensare & ripensare?) è il come, purtroppo, il bere e lo sballarsi con l'alcool sia motivo di orgoglio fra coetanei; ma qui forse si andrebbe in considerazioni sociali legate al consumo di bevande alcoliche e tutto quello che ne consegue.
Io per esempio, lavorando anche a scappatempo nell'ambito del turismo enogastronomico della mia Regione, sono un grande appassionato di vini, vin santi e grappe varie; ed amando Erin non posso non amare la birra, in tutte le sue accezioni.
E amando tutte queste splendide cose che il mondo, fra le tante, ci offre, mi duole ammettere che tante persone, soprattutto i giovani, come tanti miei amici, ne abusano.
Se ne abusa perchè bere fino a gonfiarsi, almeno qui, si dice che è ganzo (boia deh, c'ho la botta!): si beve alle cene, si beve al bar dopo cena, si ribeve al pub o in discoteca.
Bere è bello, nel senso che in compagnia di amici, quando capita, si stappa una bella bottiglia di rosso, di passito ecc...; almeno io la vedo così.
Ci può essere la sera che magari si beve il bicchiere di più, certo... ma poi finisce lì, perchè almeno io a casa ci voglio tornare intero.
E invece, parlando della realtà italiana, quando si va in giro per locali, si vede un consumo di bevande alcoliche che il più delle volte è smisurato: questo porta nell'ordine, a rischiare la vita nel tornare a casa, e comprottersi il futuro diventando di sbornia in sbornia dei potenziali alcolisti negli anni a venire.
Certo, non tutti possiamo avere la passione di aprire un Sassicaia d'annata o una grappa monovitigno del Chianti (visti anche i loro prezzi, che come si dice a Livorno, spettinano!)
Io ripenso a quando andavo alle superiori, quindi pochi anni fa, ed in gita il massimo divertimento per qualcuno di noi era il garino di bevute del gotto d'oro, il famoso vino venduto in fiaschi da 5 litri al prezzo, in lire, di 1.900 - 2.000 lire.
Ed era ganzo abbestia! Se non giocavi eri un cretino!
Già non giocavo all'epoca... e se mi fermo a ripensarci, beh, credo di non essermi perso proprio niente.
In Irlanda, come nei paesi anglosassoni, c'è si la cultura del pub, del bere fino a tardi... però bisognerebbe distinguere.
Si va al pub tutte le sere, si beve la propria serie di birre ma non si cerca di tornare a casa gonfi come cocomeri; almeno questo è quello che ho visto in tantissimi, forse il 99 % dei pub.
In questa occasione si è avuta forse la dimostrazione di due situazioni tendenzialmente pericolose: la parte di popolazione che vive in certe condizioni, ma anche la tendenza di molti giovani a considerare la propria serata ok solo ed esclusivamente se ci si imbriaca... Ovvio che anche io quando vado a Dublin non me ne sto in hotel a bere l'acqua gassata o del rubinetto, ed i miei giri al pub, lasciandoci a volte diversi monti di euri, li faccio: fondamentalmente, lo ripeto, anche a me piace bere, ma cercando poi di rimanere savio.
E' anche vero che una pinta di Guinness o un buon bicchiere di rosso sciolgono la lingua... ma tre o quattro (dipende dai consumatori, ovvio!!!) la lingua la impastano... e allora la serata prende delle brutte pieghe.
In fin dei conti bere un bicchiere in compagnia è una delle cose più belle che si possono fare con le persone che più ci stanno a cuore; ma quando l'ubriachezza diventa un pericolo per le persone che ci stanno intorno allora beh, le cose non vanno.
Io, parlo da grande organizzatore di ribotte (cene fra amici, conviviali in locande tipiche o in case di amici dotati di cantinette o luoghi di aggregazioni simili), sono quello che porta sempre i vini e le bevande: ma come le porto, cerco sempre di far capire agli altri che il bere deve essere prima di tutto un piacere... e non una valvola di sfogo per annebbiarsi la mente.
W il vino, W la birra, W la grappa...
but drink socially!
Non bevete come i tombini!
Pa.
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