beh allora vi racconto questa
E' vero che non è proprio un attaco di sfiga ma è carina e tutte le volte che ci ripenso mi viene da ridere.
Inizio di giugno 2003, Linate in attesa di passare il posto di polizia prima dell'imbarco sull'aereo che, ovviamente, ci porterà in Irlanda per l'ennesima volta.
Io e Silvio siamo in coda, silvio é davanti a me ed avrà circa altre tre o quattro persone davanti a lui.
L'addetto al controllo documenti, ha un'aria particolarmente sveglia (più o meno quella di un microcefalo che ha passato la notte in bianco per i postumi di una sbornia), ha il suo pc acceso davanti a lui ma mi viene il dubbio che non sappia se abbaia, morde, ruggisce o cosa. Un rumore strano che viene dal suo gabbiotto mi fa istintivamente alzare lo sguardo: ebbene si ha la palpebra calata a mezz'asta e sta russando rumorosamente, e i suoi tentativi di cammuffare il tutto sono poco efficaci.
Noi siamo tutti in coda con il nostro documento in "bellavista" e ordinatamente (strano per essere in italia ma si proprio ordinatamente) ci avviamo verso l'addetto.
Passa la prima persona: l'addetto non da segni di vita.
Passa la seconda persona: idem.
Passa la terza persona: idem ma con patate.
Arriva il turno di Silvio: L'addetto fa un salto sulla sedia! Miraaacolo: la resurrezione di Lazzaro! Ma allora e vivo e da segni di reazione.
Strappa di mano la carta di identità a Silvio, guardandolo con aria truce: guarda il pc disperato cercando la manovella che dovrebbe metterlo in funzione (che ovviamente non trova), allora si avventura nei meandri della tastiera e del video (che grande sconosciuto che è questo pc), e passa 5 minuti buoni (sono stata gentile forse ci ha messo anche qualche cosina di più) a cercare nella più profonda memoria del pc qualcosa che risultasse a nome di quel tizio che aveva davanti. Silvio nel frattempo, sconsolato, si appoggia al bancone con il gomito e ..... aspetta.
Dopo un'eternità il famoso addetto restituisce sconsolato il documento a Silvio: no, a nome di mio marito non è risultato assolutamente niente.......... ne denunce per furto, ne per omicidio ne per strage e neanche per terrorismo internazionale: che disdetta, che delusione, povero addetto alla dogana............
Silvio riprende il documento e l'omino ripiomba istantaneamente nello stato di narcolessia che l'aveva caratterizzato fino all'arrivo di Silvio.
Subito dopo passo io: l'omino russa, io ho la pancia in mano dal ridere: vado verso il mio morbidissimo marito e appena lo raggiungo un saluto mi nasce spontaneo: "Ciao Faccia da Galera!!!"