Il gaelico in Irlanda del Nord

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jay.ren
00mercoledì 19 luglio 2006 13:49
Belfast: arrestata perché parla in irlandese
Non sapevo dove postare la notizia, ma visto che riguarda il gaelico, penso potrebbe andare qui.

Altrimenti, spostatela :-)

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La parlamentare europea Bairbre de Brùn, dello Sinn Fein, critica aspramente l'arresto di una donna a Belfast, colpevole di parlare irlandese in pubblico.

"Esprimo la mia rabbia per l'arresto di un'insegnante di lingua irlandese, solo perché lo parlava in una via di Belfast. La donna, come suo diritto, ha continuato ad esprimersi in gaelico e la PSNI sono diventati insistenti e l'hanno spinta più volte prima di arrestarla. È stata portata in una caserma di polizia prima di essere incriminata per comportamento oltraggioso", afferma la de Brún. "Domani il suo caso verà discusso davanti al giudice e organizzerò un picchetto di protesta".

"Il comportamento della PSNI ci riporta indietro ai giorni delle Penal Laws", conclude l'europarlamentare.

Fonte: Let >>
=Donegal=
00mercoledì 19 luglio 2006 14:17
Ma come sono tolleranti da quelle parti...

P.S. Io metterei la notizia anche in "Irlanda del nord"
scottishflag
00mercoledì 19 luglio 2006 21:38
Re:

Scritto da: =Donegal= 19/07/2006 14.17
Ma come sono tolleranti da quelle parti...

P.S. Io metterei la notizia anche in "Irlanda del nord"



Splendido... era da circa - quanto? - 70 anni che non arrestavano qualcuno perchè parlava irlandese in pubblico. [SM=x145460]

Una notizia che la dice lunga... [SM=g27829]
anam cara
00sabato 22 luglio 2006 16:39
Annamo bene... [SM=g27825]
SILVIO 64
00domenica 23 luglio 2006 20:47
Spostare news, please...
Certo che va spostata, no? Belfast non è forse in Irlanda del Nord... o l'hanno spostata?

Non è questione di "gaelico", ma questione politica!

[Modificato da SILVIO 64 23/07/2006 20.49]

jay.ren
00domenica 23 luglio 2006 21:49
Il processo all'insegnante ventiquattrenne di Dunmurry, fermata dalla PSNI perché parlava in gaelico, è stato aggiornato al 6 settembre.

Gli avvocati difensori di Máire Nic an Bhaird hanno chiesto che il caso venga discusso in irlandese. Michael Crawford, uno dei legali, ha spiegato alla corte che la sua assistita ha sempre parlato in irlandese, quindi ha richiesto che le carte processuali siano compilate nella stessa lingua.

Il magistrato Fiona Bagnall ha dato tre settimane di tempo ai difensori per presentare una richiesta formale, cui l'accusa risponderà, sempre entro tre settimane.

La signorina Nic an Bhaird è stata rilasciata con la condizionale.

Fonte: LET >>
Marcellino.bergamo
00lunedì 24 luglio 2006 01:09
allucinante...non trovo nemmeno le parole per commentare una notizia del genere...se l'avessi letta da qualche altra parte non ci avrei creduto...e pensare che il gaelico è entrato a fare parte ufficilmente fra le lingue riconosciute dal parlamento europeo...ma si sa...per un britannico questo conta relativamente. [SM=x145459]
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 08:20
Analisi
Dalle voci che circolano pare che il poliziotto si fosse avvicinato rivolgendole alcune domande, cui la donna ha risposto in irlandese.

L'agente le ha chiesto di rispondere in inglese - lingua che anche la signorina Nic am Bhaird conosce - ma ha continuato imperterrita ad usare l'irlandese, nonostante l'insistenza del poliziotto di utilizzare l'inglese per le risposte.

A quel punto, vista l'impossibilità di comunicare tra i due, è scattato il fermo di polizia, con conseguente rinvio a giudizio.

R
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 08:21
Re:

Scritto da: Marcellino.bergamo 24/07/2006 1.09
per un britannico questo conta relativamente.



Entrambi i protagonisti della vicenda sono nordirlandesi, quindi se è britannico l'agente di polizia, lo è anche l'insegnante che utilizza l'irlandese per parlare [SM=g27837]

R
Marcellino.bergamo
00lunedì 24 luglio 2006 08:58
...grazie per la precisazione [SM=x145459]
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 09:47
Re:

Scritto da: askatasuna 24/07/2006 9.16
mope all the way



[SM=x145498] [SM=x145499]

delle pizze non sapevo... grazie per la precisazione

R
=Donegal=
00lunedì 24 luglio 2006 16:01
Re: Analisi

Scritto da: jay.ren 24/07/2006 8.20
Dalle voci che circolano pare che il poliziotto si fosse avvicinato rivolgendole alcune domande, cui la donna ha risposto in irlandese.

L'agente le ha chiesto di rispondere in inglese - lingua che anche la signorina Nic am Bhaird conosce - ma ha continuato imperterrita ad usare l'irlandese, nonostante l'insistenza del poliziotto di utilizzare l'inglese per le risposte.

A quel punto, vista l'impossibilità di comunicare tra i due, è scattato il fermo di polizia, con conseguente rinvio a giudizio.

R



Questo, immagino, è quello che ha dichiarato la polizia.
Come chiedere all'oste se il vino è buono...
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 16:03
No, sono voci di persone sia repubblicane che unioniste [SM=g27832]

R
pedair
00lunedì 24 luglio 2006 16:45
ebh, nonso, ci vorrebbero delle info in più...
certo che questa maestrina doveva essere proprio cattiva per andare sotto alla polizia (cantonese, francese, genovese...) e insultarla, per di più in lingua non coloniale!!!
lo avrà fatto così, tout court?
sarà stata provocata?
da materazzi in poi si punisce anche la provocazione verbale, in romanesco così come nella lingua dei colonizzatori...
peccato che poulsen - e come lui molti altri prima - abbia potuto agire indisturbato. ma er pupone j'avrà sputato in romanesco? sarà per questo che la uefa fu così severa?
meditiamo che fa bene!
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 16:52
Piè, sto cercandole, ma nessuno ufficialmente sembra dire nulla.

Lo SF e la ragazza parlano di aggressione deliberata, la PSNI dice che ci sono state ingiurie e resistenze da parte dell'insegnante.

Spero ne parlino più approfonditamente in questi giorni, ma dubito...

R
admin/moris
00lunedì 24 luglio 2006 16:54
Credo di sapere come sia andata...
La professoressa si sarà avvicinata alle guardie con un amichevole "Céad míle fáilte"

I pulotti però hanno capito " Hey mice...Fuck yeee!"

Da questo equivoco è nata una baruffa.


[SM=g27823]
pedair
00lunedì 24 luglio 2006 17:04
ren,
come diceva lo zio mor in altro topic, certo, cerchiamo notizie e diamo info, ma non mettiamoci a puntare dita su dita per vedere chi dei due (nazionalisti/cattolici vs. protestanti/loyalisti) sia peggio o più peggio. il mio intervento, come da mia abitudine, restava parecchio nel reame del cazzaro (a me oltremodo familiare).
di seguito posto una poesia per me illuminante del "mio amico seamus" su questioni che mi ricordano i temi trattati nella sezione. forse la dovrei postare in irish poetry, se è troppo off topic spostatela, cancellatela, etc... fa parte di quel progettino di sezione del sito di poesia che mi piacerebbe portare avanti.
ps. la traduzione è indegnamente mia (parte della mia tesi di laurea)
------------------------
WHATEVER YOU SAY
SAY NOTHING


I

I'm writing just after an encounter
With an English journalist in search of 'views
On the Irish thing'. I'm back in winter
Quarters where bad news is no longer news,

Where media-men and stringers sniff and point,
Where zoom lenses, recorders and coiled leads
Litter the hotels. The times are out of joint
But I incline as much to rosary beads

As to the jottings and analyses
Of politicians and newspapermen
Who've scribbled down the long campaign from gas
And protest to gelignite and sten,

Who proved upon their pulses 'escalate',
'Backlash' and 'crack down', 'the provisional wing',
'Polarization' and 'long-standing hate'.
Yet I live here, I live here too, I sing,

Expertly civil tongued with civil neighbours
On the high wire of first wireless reports,
Sucking the fake taste, the stony flavours
Of those sanctioned, old, elaborate retorts:

'Oh, it's disgraceful, surely, I agree,'
'Where's it going to end?' 'It's getting worse.'
'They're murderers.' 'Internment, understandably . . .'
The 'voice of sanity' is getting hoarse.


II

Men die at hand. In blasted street and home
The gelignite's a common sound effect:
As the man said when the Celtic won, 'The Pope of Rome
's a happy man this night.' His flock suspect

In their deepest heart of hearts the heretic
Has come at last to heel and to the stake.
We tremble near the flames but want no truck
With the actual firing. We're on the make

As ever. Long sucking the hind tit
Cold as a witch's and as hard to swallow
Still leaves us fork-tongued on the border bit:
The liberal papist note sounds hollow

When amplified and mixed in with the bangs
That shake all hearts and windows day and night.
(It's tempting here to rhyme on 'labour pangs'
And diagnose a rebirth in our plight

But that would be to ignore other symptoms.
Last night you didn't need a stethoscope
To hear the eructation of Orange drums
Allergic equally to Pearse and Pope.)

On all sides 'little platoons' are mustering -
The phrase is Cruise O'Brien's via that great
Blacklash, Burke - while I sit here with a pestering
Drouth for words at once both gaff and bait

To lure the tribal shoals to epigram
And order. I believe any of us
Could draw the line through bigotry and sham
Given the right line, aere perennius.


III

'Religion's never mentioned here,' of course.
'You know them by their eyes,' and hold your tongue.
'One side's as bad as the other,' never worse.
Christ, it's near time that some small leak was sprung

In the great dykes the Dutchman made
To dam the dangerous tide that followed Séamus.
Yet for all this art and sedentary trade
I am incapable. The famous

Northern reticence, the tight gag of place
And times: yes, yes. Of the 'wee six' I sing
Where to be saved you only must save face
And whatever you say, you say nothing.

Smoke-signals are loud-mouthed compared with us:
Manoeuvrings to find out name and school,
Subtle discrimination by addresses
With hardly an exception to the rule

That Norman, Ken and Sidney signalled Prod
And Séamus (call me Séan) was sure-fire Pape.
O land of password, handgrip, wink and nod,
Of open mind as open as a trap,

Where tongues lie coiled, as under flames lie wicks,
Where half of us, as in a wooden horse
Were cabin'd and confined like wily Greeks,
Besieged within the siege, whispering morse.


III

This morning from a dewy motorway
I saw the new camp for the internees:
A bomb had left a crater of fresh clay
In the roadside, and over in the trees

Machine-gun posts defined a real stockade.
There was that white mist you get on a low ground
And it was dejà-vu, some film made
Of Stalag 17, a bad dream with no sound.

Is there a life before death? That's chalked up
In Ballymurphy. Competence with pain,
Coherent miseries, a bite and sup,
We hug our little destiny again.
QUALSIASI COSA TU DICA
NON DIRE NIENTE

I

Scrivo subito dopo un incontro
Con un giornalista Inglese alla ricerca di "vedute
Sulla Questione Irlandese". Sono tornato in quartieri
Invernali dove le cattive notizie non fanno più notizia,

Dove addetti ai lavori e collaboratori fiutano
E puntano, dove teleobiettivi, registratori e fili arrotolati
Insudiciano gli alberghi. I tempi sono fuori sesto,
Ma io propendo tanto per i grani di rosario

Quanto per gli appunti e le analisi
Di politici e giornalisti che hanno
Scarabocchiato la lunga campagna da poche ciance
E proteste contro nitro e mitraglietta,

Che hannno provato sulla propria pelle
"escalation", "rappresaglia" e "giro di vite",
"L'ala provisional", "polarizzazione" e "odio atavico".
Eppure io qui ci vivo, sì, anch' io vivo qui, io canto,

In una lingua abilmente civile con civili vicini
In bilico sul filo dei primi notiziari radio
Succhiando il falso gusto, i sapori duri
Di quelle ritorsioni vecchie, elaborate, autorizzate:

"Oh, è ignobile, davvero, son d'accordo,"
"Dove andrà a finire?" "Va sempre peggio."
"Sono assassini." "La carcerazione, è comprensibile..."
La "voce del buonsenso" sta diventando rauca.

II

Gli uomini muoiono e muoiono
In strade diroccate e in case
Quello della nitro è un effetto sonoro comune:
Come disse quel tizio quando i Celtic vinsero, "Il Papa a Roma sarà contento satasera."

Il suo gregge crede dal profondo del cuore
Che l'eretico sia infine sottomesso e messo al rogo.
Tremiamo vicino alle fiamme ma non vogliamo
Avere a che fare col fuoco vero. Tiriamo avanti

Come sempre. Il lungo succhiare dell'ultima tetta
Fredda come quella di una strega e dura altrettanto da mandar giù
Ancor ci lascia con la lingua biforcuta su un pezzo di frontiera:
La nota del papalino liberale suona cupa

Se amplificata e mixata alle esplosioni
Che scuotono i cuori e le finestre giorno e notte.
(Sarei tentato qui di rimare con contorsioni
Del parto e diagnosticare una rinascita della nostra condizione

Ma ciò sarebbe ignorare altri sintomi.
L'altra sera c’era bisogno di uno stetoscopio
Per sentire l'eruttare dei tamburi Orange
Ugualmente allergici al Papa e a Pearse.)

Da ogni parte 'piccoli plotoni' si radunano-
La frase è di Cruise O'Brien da quel gran
Fustigatore, Burke- mentre mi siedo qui
Terribilmente assetato di parole, amo ed esca allo stesso tempo

Ad attirare banchi tribali verso epigrammi
E ordine. Credo che ognuno di noi
Possa tracciare una linea attraverso fanatismo e impostura
Dato il giusto verso, aere perennius.

III

"La religione non è mai nominata qui", certo.
"Li riconosci dagli occhi," e tieni a freno la lingua.
"Una parte ha torto come l'altra," mai peggio.
Cristo, era quasi ora che una piccola perdita

Si sprigionasse dalla diga che l'Olandese costruì
Per arginare la marea pericolosa che seguì Séamus.
Eppure di tutta quest'arte e commercio sedentario
Non son capace. La famosa

Reticenza del Nord, lo stretto bavaglio di posto
E tempi: si, certo. Delle “piccole sei” io canto
Dove per esser salvato devi solo salvare la faccia
E qualsiasi cosa dici, non dici niente.

I segnali di fumo sono chiassosi in confonto a noi:
Stratagemmi per scoprire nome e scuola,
Sottili discrimnazioni dagli indirizzi
Quasi non c'è un'eccezione alla regola

Che Norman, Ken e Sidney significavano Protestanti
E Séamus (chiamatemi Séan) era di sicuro Papalino.
Oh terra di parole d'ordine, strette di mano
Ammiccamenti e cenni, menti aperte come una trappola,

Dove le lingue giacciono arrotolate, come
Sotto la fiamma giace lo stoppino,
Dove metà di noi, come in un cavallo di legno
Furono ingabbiati e confinati come astuti Greci,
Assediati nell'assedio, sussurravano in morse.

IV

Stamattina da un'autostrada umida di rugiada
Ho visto il nuovo campo per gli internati:
Una bomba aveva lasciato un cratere di fresca argilla
Sul ciglio della strada, e più in là tra gli alberi

Blocchi con mitragliatrici delineavano un vero e proprio
Campo di concentramento. C'era quella nebbiolina bianca
Che si trova nei bassipiani, era un déjà-vu,
Un qualche film sullo Stalag 17, un brutto sogno senza sonoro.

C'è una vita prima della morte? E' scritto
Col gesso a Ballymurphy. Abitudine al dolore,
Miserie coerenti, un boccone e un sorso,
Abbracciamo il nostro povero destino ancora.
jay.ren
00lunedì 24 luglio 2006 17:12
Re:

Scritto da: pedair 24/07/2006 17.04
ren,
come diceva lo zio mor in altro topic, certo, cerchiamo notizie e diamo info, ma non mettiamoci a puntare dita su dita per vedere chi dei due (nazionalisti/cattolici vs. protestanti/loyalisti) sia peggio o più peggio. il mio intervento, come da mia abitudine, restava parecchio nel reame del cazzaro (a me oltremodo familiare).



non ho cercato di mostrare chi sia meglio/peggio, sennò mi tacciano di ogni genere di epiteti [SM=g27828]

ho riportato una notizia e cerco di approfondire.

le situazioni sono, ovviamente, contrastanti. uno dice bianco e l'altro nero, con qualcuno - da entrambi gli schieramenti - che dice grigino.
that's all folks [SM=g27823]

Ren, più realista del re (e meno della regina)

o forse è lealista?
luca-cinisello
00martedì 25 luglio 2006 10:54
mah,
dico la mia....

sapete che mi succede se la pula mi ferma mentre guido la vespa (in modo un pò fantasioso) e io faccio il finto tonto italiano che non capire bene inglisc, ai no spick bicos mi em de milan, milan ac-berlusconi-venezia-pizza-spaghetti?

e secondo voi mi arrestano perchè sono italiano, quindi sono supposto essere cattolico?

E poi, siamo sicuri che il poliziotto con cui si è trovata a parlare non fosse anche lui belfastiano ciento pe ciento, e magari sapesse pure lui il gaelico e magari avesse frequentato una scuola dove si insegna il gaelico?


Fortunatamente, da 'ste parti non ci sono solo idioti come la donna in quesione, anzi quelli sono la minoranza (a quanto vedo io) e fanno solo molto casino; e la metà del casino che fanno nasce dalle persone che ne parlano.....

Luca
jay.ren
00mercoledì 9 agosto 2006 15:18
Niente strade bilingue a Lisburn
Il progetto di erigere cartelli bilingue in un quartiere nazionalista ai confini di West Belfast ha subito il veto del Democratic Unionist Party.
Gli abitanti di Lisburn speravano di traslocare nelle nuove case del quartiere Lagmore e di trovare i nomi delle strade sia in inglese che irlandese.
Il DUP ha demolito questa proposta, insistendo che i cartelli delle vie a Hazel Crescent, Hazel Glen e Hazel View saranno solamente in inglese.
Quando Lisburn è diventata Città, nel 2001, i consiglieri dello SF accettarono il cambiamento solamente dopo aver firmato un accordo che prevedeva una politica bilingue. Gli unionisti accetarono riluttanti l'accordo, ignorato poi, nella seduta di lunedì, dal DUP.
Secondo Stephen Moore (DUP) installare nomi bilingue nell'area, la renderebbe "un ghetto settario".
Paul Butler (SF) ribatte duramente, accusando i politici del DUP di essere "bigotti senza aperture mentali" e conclude affermando che "il DUP ha una completa intolleranza verso le minoranze ed in particolare verso coloro che parlano irlandese. Ancora una volta il Consiglio di Lisburn si rivela uno dei più bigotti dell'intero Nord Irlanda".

Fonte: Let >>
Corcaigh
00mercoledì 9 agosto 2006 16:43
Re: Niente strade bilingue a Lisburn

Scritto da: jay.ren 09/08/2006 15.18
"il DUP ha una completa intolleranza verso le minoranze ed in particolare verso coloro che parlano irlandese. Ancora una volta il Consiglio di Lisburn si rivela uno dei più bigotti dell'intero Nord Irlanda".




sono assolutamente d'accordo... [SM=g27829]
jay.ren
00mercoledì 9 agosto 2006 18:17
Fate largo

ai paladini della nuova crociata per la lingua irlandese...

cchiù irlandese pe'tutti!!!

jay.ren
00mercoledì 9 agosto 2006 18:18
Da sinistra: Bairbre de Brun, Gerry Adams e Martin McGuinness.

[SM=g27829]
clare man
00giovedì 10 agosto 2006 20:49
Re: Fate largo

Scritto da: jay.ren 09/08/2006 18.17

ai paladini della nuova crociata per la lingua irlandese...

cchiù irlandese pe'tutti!!!




Ecche' prendete per i fondelli i repubblicani?

PIU' NAZIONALISTI PER TUTTI!

scottishflag
00giovedì 10 agosto 2006 20:57
Re: Re: Fate largo

Scritto da: clare man 10/08/2006 20.49


Ecche' prendete per i fondelli i repubblicani?





Tsk! E questo è niente!

Hai voglia te... [SM=g27828]

[Modificato da scottishflag 10/08/2006 21.03]

jay.ren
00giovedì 10 agosto 2006 21:20
Re: Re: Fate largo

Scritto da: clare man 10/08/2006 20.49
Ecche' prendete per i fondelli i repubblicani?



Tranquillo Gerry, arriva la cavalleria a difenderti [SM=g27828]



[SM=g27829] R
scottishflag
00giovedì 10 agosto 2006 21:47
Spero non si stia parlando di Gerry De Vaux...
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

jay.ren
00giovedì 10 agosto 2006 23:13
Re:

Scritto da: scottishflag 10/08/2006 21.47
Spero non si stia parlando di Gerry De Vaux...



Non sia mai... [SM=g27828]

Parlavo di quel nuovo gruppo, "Gerry and the Peace Makers"



R [SM=x145469]
scottishflag
00giovedì 10 agosto 2006 23:15
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 10/08/2006 23.13


Non sia mai... [SM=g27828]

Parlavo di quel nuovo gruppo, "Gerry and the Peace Makers"




Che - per l'appunto - spero cantino meglio di Mr. De Vaux. [SM=g27828]
Corcaigh
00venerdì 11 agosto 2006 09:56
Phew.... per un attimo ho pensato ti riferissi a lui:

[Modificato da Corcaigh 11/08/2006 9.56]

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