Re: Re: i soldi non danno la felicità
Scritto da: Delirio Habanero 05/08/2005 11.21
fammi capire, sono confuso:
Inizi dicendo che i soldi non danno felicità.
Nel finale suggerisci di rendere felici 250 persone invece che una sola.
Ma se i soldi non rendono felici, perchè dovrebbero dividere la somma in più persone ?
Meglio che sia solo un individuo con problemi di insidie, finti amici, futilità...piuttosto che 250. Non trovi ?
DIO MIO. Nemmeno fossimo ad una tenzone retorica organizzata dal Gorgia. Eppure mi sembrava chiaro ugualmente...
I SOLDI NON DANNO LA FELICITA' era da intendere:
a) non servono tutti quei soldi a dare la felicità. c'è una prima soglia sogettiva sopra la quale ci si considera 'soddisfatti economicamente' e una seconda soglia sogettivamente molto diffusa (e quindi quasi oggettiva) sopra la quale si è riconosciuti come definitivamente ricchi.
b) non è detto che essere ricchi dia la felicità perchè la felicità non è da intendersi come un bene ma come un'esperienza. E l'esperienza della felicità, come tale, va e viene, non è eterna. I ricchi non sono sempre felici solo perchè sono ricchi. In caso contrario ne deriverebbe l'asserzione empiricamente falsa I RICCHI NON SONO MAI TRISTI.
PERCHE' DIVIDERE LA SOMMA (teoria del decentramento)
Se basta superare la seconda soglia per considerarsi ed essere considerati ricchi; posto che questa soglia sia, per la maggior parte, 500 mila euro; Mi sembra inutile un disavanzo di 114,5 milioni di euro. Anche perchè la soddisfazione dell'individuo non cambierebbe. A questo punto tanto vale rendere soddisfatte altre persone. Inutile insomma dare da mangiare ad un sazio mentre ci sono altri che desidererebbero mangiare.
L'ESUBERO CREA GUAI
ogni sorta di sbilanciamento crea dei guai. Se in un villaggio di 100 persone la ricchezza (1000) venisse accentrara su 1, gli altri 99 cercherebbero di ottenere una parificazione anche attraverso atti dolosi. Viceversa, se in quel villaggio la ricchezza fosse equamente (non ugualmente) distribuita tra gli 8 e i 12 per ogni abitante, i rischi e le insidie si ridurrebbero a zero.
QUINDI
non è la ricchezza a dare la felicità. Bensi il benessere diffuso.
ciao