Sale la tensione nel lealismo nordirlandese. Faida ad un passo dall’abisso. Rimangono gravi in ospedale l’agente colpito alla schiena da una pallottola e un volontario di South Belfast vicino alla leadership. La Psni decisa a cappottare se necessario il quartiere di Castlemara a Carrickfergus per trovare la pistola. Prognosi riservata per il braccio destro del lider maximo lealista Jackie McDonald a causa di un colpo di machete all’addome. Trent’anni di meno per eta’, le brigate di North e South East Antrim dell’UDA resistono al primo assalto dei senior di Belfast.
Mentre gli ultimi soldati inglesi lasciano le caserme di South Armagh, i paramilitari lealisti alzano il tiro colpendo un agente della Psni a Carrikfergus. Condanna alla violenza del leader del Democratic Unionist Party, Ian Paisley
Dopo 38 anni è stato chiuso il cancello della caserma di Bessbrook Mill. Da agosto del 1969, quando venne lanciata l’operazione Banner per proteggere i cattolici di West Belfast, sono stati ben 763 i soldati uccisi dai repubblicani nel corso delle operazioni di sicurezza.
Oggi però le operazioni sul territorio sono portate avanti solamente dalla Police Service of Northern Ireland. Dalla polizia nordirlandese. Il fine settimana appena trascorso è stato segnato da un grave fatto di sangue che è avvenuto sabato sera nella cittadina di Carrickfergus sulla costa a nord di Belfast.
La resa dei conti tra le compagnie dell’UDA scissioniste, due fazioni/brigate rivali nell’Ulster Defence Association si affrontavano – south, north antrim brigade contro il resto dell’inner council di Jackie McDonald - un ufficiale di polizia è stato colpito alla schiena da un colpo di pistola sparato da una collinetta nel quartiere ultralealista di Castlemara. Santuario dell’UDA di questa storica brigata di Ballymena, Larne e Carrickfergus.
Sabato sera proprio Jackie McDonald, esponente di spicco dell’UDA e leader dell’Inner Council (i sei colonnelli della formazione paramilitare lealista), si trovava a pochi passi dal poliziotto ferito. Forse doveva essere lui il destinatario di quelle pallottole ma invece sull’asfalto rimane un poliziotto della vecchia Royal Ulster Constabulary con ben 30 anni di servizio. Immediatamente trasportato via dai suoi colleghi, le sue condizioni rimangono gravi ma stazionarie.
La violenza è collegata alla lunga faida interna alla milizia protestante, cominciata con l’espulsione dal gruppo dei fratelli Shoukri e dalla conseguente pressione per lo smembramento delle brigate di North Belfast e South East Antrim.
Il gruppo dei “dissidenti” alla sterzata di McDonald e della UPRG di Frankie Gallagher
comprende il brigadiere Gary Fisher, il consulente politico Tommy Kirham ed il comandante della brigata di Carrickfergus e Larne.
I fedelissimi alla mainstream dell’Uda, sabato si sono recati a Carrickfergus per un confronto proprio con questi dissidenti. La scintilla era stata causata dalle minacce di Londra intese a interrompere i fondi ai progetti di recupero degli ex pows lealisti e delle aree disagiate del capoluogo. Una partita da milioni di sterline. Da far suo, McDonald, al termine di un incontro straordinario lo scorso giovedi’ con il Segretario di Stato Britannico per il Nordirlanda e dopo quello che “Jackie The King” definisce “un lungo processo di intimidazione nei confronti degli uomini – fedeli alla linea riformista dell’Ulster Defence Association - costretti a lasciare le proprie abitazioni della contea di Antrim” si è deciso per l’azione. Sabato, uno dei suoi è rimasto seriamente ferito all’addome da un colpo di machete. Prognosi riservata e da South Belfast “giurano vendetta”.
Stando a quanto dicono da South Belfast tra i piu’ vicini a McDonald: “l’incontro sarebbe dovuto avvenire senza alcuna violenza, ma la situazione era apparsa subito tesa”.
“Stiamo cercando di trovare una soluzione alla faida interna” fa brillare direttamente McDonald alla stampa e ammonisce “ma è molto, molto difficile giungere a patti con questi scissionisti”.
Da quanto si è capito, la proposta dell’Inner Council era diretta a espellere Fisher e Kirkham, ma ovviamente la reazione del giovane battaglione di Carrickfergus e Larne e che ha determinato la seconda notte di violenza, sembra aver scombussolato completamente i piani dell’aristocrazia lealista di Belfast.
A ogni modo, l’Uda resta sotto l’occhio vigile della polizia, soprattutto dell’Independent Monitoring Commission (IMC) e del governo del Nordirlanda; a causa quindi dell’enorme possibilità di vedere l’ennesima faida sfociare in una battaglia a tutto campo in strada ad agosto, come era già avvenuto ai tempi della C-company di Mad Dog Adair a Lower Shankill.
Intanto, i quartieri lealisti che non saranno più pattugliati dall’esercito inglese, potranno vedere scendere nuovamente in strada gli uomini con il passamontagna e la mano rossa ricamata: pronti ad una nuova battaglia per il controllo del potere territoriale lealista nelle Sei Contee.
E’ chiaro oramai che la prospettiva di “una soluzione pacifica” determinata dalla coercizione violenta dell’Inner Council di Belfast e affermata dai suoi vertici, sembra adesso improponibile.
In queste ore si attende la risposta dell’antisommossa della Psni nella roccaforte di Castlemara. Cinque finora gli arresti ma non si è ancora trovata la pistola che ha fatto fuoco sull’agente. Ferma la condanna alla violenza del leader del DUP, Ian Paisley.
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