Congedi. Un saluto a Tiziano.

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cossaigh
00giovedì 29 luglio 2004 23:01

"E' morto stamane nella sua casa di Orsigna Tiziano Terzani, per decenni reporter dall'Asia per il giornale tedesco Der Spiegel. Aveva 66 anni e da tempo, come aveva rivelato nel suo ultimo libro, era malato di tumore."

Un saluto ad una grande persona che quest'oggi ci ha lasciati. E un consiglio alla lettura (se non lo avete già fatto) dei suoi ultimi due libri:

"Lettere contro la guerra"

"Un altro giro di giostra"


Se volete postare qualcosa sul forum di "freeforumzone" dedicato a lui:

www.freeforumzone.com/viewdiscussioni.aspx?f=34966&idc=1

www.tizianoterzani.com

www.panorama.it/italia/cronaca/articolo/ix1-A020001026012

www.panorama.it/cultura/scrittori/articolo/ix1-A020001023991

www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_...

www.ansa.it/speciali/approfondimenti/20040729125033026...

redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=5710...




fergus
00venerdì 30 luglio 2004 09:17
purtroppo ieri ci ha lasciato un altro grande artista

E' morto probabilmente per un infarto, improvvisamente, mentre si trovava a Milano. Claudio Rufus Nocera, leader dei Cavalli Marci, viveva nel capoluogo lombardo da circa un anno insieme alla moglie. Biografia: Nasce a Genova nel 1957. Socio della Cooperativa "Teatro della Tosse" di Genova partecipa come attore e autore a gran parte delle produzioni comprese fra il 1982 e il 1998 fra cui: I cantastorie, Opera buffa, I Tarocchi, Storie di santi, L'albero del Cacao, Il castello degli amanti, Inferno Inferni, La classe IIIB, Masque degli ultimi giorni dell'anno (per cui vince il "Biglietto d'oro Agis" come autore). Dal 1986 al 1990 fa parte del duo comico "Rufus e Paride" con cui gira in tour per l'Italia e partecipa a trasmissioni tv di successo. Nel 1996, insieme a Pippo Lamberti, fonda il gruppo comico "CAVALLI MARCI" di cui è ideatore, autore e regista oltre che uno degli attori. Dal 2002 è consulente autorale e registico per "COLORADO CAFE' SHOW" il progetto di comicità live e cabaret di Diego Abatantuono.

Maratona70
00venerdì 30 luglio 2004 10:22
Re:

Scritto da: fergus 30/07/2004 9.17
purtroppo ieri ci ha lasciato un altro grande artista

E' morto probabilmente per un infarto, improvvisamente, mentre si trovava a Milano. Claudio Rufus Nocera, leader dei Cavalli Marci, viveva nel capoluogo lombardo da circa un anno insieme alla moglie.



Pessimismo... e fastidio!
tristram
00venerdì 30 luglio 2004 10:42

Mi dispiace molto per entrambi.

Sono sempre stato un grande fan dei Cavalli Marci come ho sempre apprezzato il lavoro di Terzani.


Eh, sì...pessimismo e fastidio
cossaigh
00venerdì 30 luglio 2004 12:16
cossaigh
00venerdì 19 novembre 2004 18:42

"Cari Amici,
ho appena finito di preparare la valigina per questo fine settimana dedicato a Voi e a Tiziano.

Tutto è più o meno pronto: quando leggerete questa mail sarò forse già partito in direzione Certaldo. Devo fare i sopralluoghi per accertarmi che tutto sia come vi ho promesso.

Devo ringraziare pubblicamente le persone del Comune di Certaldo (Carmine, Nadia, Sara e Filippo) per la disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti in questi giorni di preparativi.
Allo stesso modo ringrazio la straordinaria Patrizia (di Certaldo) che si è prodigata e si stà prodigando per fare in modo che tutti possiate dormire al calduccio...

Un ultimo ringraziamento va alla casa editrice di Tiziano, Longanesi, che tramite il suo "braccio operativo" Valentina Fortichiari ha fatto in modo che alla fine delle proiezioni del pomeriggio tutti possano rifocillarsi con un aperitivo... Insomma: sono il nostro sponsor!

Alcune notizie tecniche:
-il meteo promette tempo sereno, ma fresco...
-ricordate che la Chiesa sconsacrata in cui faremo la proiezione sabato sera sarà riscaldata, ma... copritevi bene per non rovinarvi lo spettacolo
-per sapere come arrivare a Certaldo: www.mappy.it oppure
www.comune.certaldo.fi.it/arrivare.htm
-chi volesse prenotare un posto per cenare sabato sera può farlo (fino a max sabato primo pomeriggio) presso la Pizzeria "La Tinaia" (0571-656681) che ci ha garantito un prezzo medio di circa 15 euro per chi sceglie una pizza o un buon primo e non esagera con il bere... ma alla prenotazione dite che siete del "Club Terzani"!
-in questi due giorni (tranne ovviamente durante le proiezioni) sarà attivo un numero di cellulare "di servizio": 338/46.58.122. Chi si perdesse e volesse un po' di conforto spirituale (non sono di Certaldo e quindi non sono in grado di darvi indicazioni particolari...), lo può chiamare.

Ci vediamo a Certaldo!

Andate piano...
max

P.s.: per chi fosse già in zona, ci vediamo venerdì sera alle ore 21.00 presso l'aula del Consiglio di Terranuova Bracciolini."

www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=34966&idd=649
cossaigh
00martedì 23 novembre 2004 04:40
Rozzano - 25/11 - Serata in onore di Tiziano Terzani (TT)

Il Centro Culturale Cascina Grande (via Togliatti - Rozzano), in collaborazione con "Emergency" e il Gruppo Editoriale Longanesi, organizza il giorno 25 novembre presso il Cinema Teatro Fellini (V.le Lombardia, 53 - Rozzano), una serata in onore del celebre giornalista-scrittore Tiziano Terzani. Durante la serata viene proiettato il film-documentario "Anam, il Senzanome. L'ultima intervista di Tiziano Terzani", una co-produzione RTI-Storyteller per la regia di Mario Zanot.

Interverranno:

Folco Terzani
Mario Zanot, regista
Ferruccio De Bortoli, amministratore delegato del gruppo "Rcs libri"
Stefano Mauri, direttore editoriale casa editrice "Longanesi"
Silver (Guido Silvestri), creatore del fumetto "Lupo Alberto"
Coordina il dibattito Fabrizio Ravelli, giornalista del quotidiano "La Repubblica".











cossaigh
00mercoledì 24 novembre 2004 06:58
Serate in onore di Tiziano Terzani (TT)

27 Novembre - Conselve - PD - Auditorium Istituto E. Mattei - ore 21'00

Proiezione "Anam"

Interverranno:
Folco Terzani
Mario Zanot, regista
Ludovico Guarneri, scrittore
Federica Morrone, scrittrice e giornalista

Per informazioni:
www.cuoredicarta.org/Terzani.htm


27 Novembre - Ancona - Teatro Sperimentale - ore 21'00

Il premio per la pace intitolato a Ludovico Lazzaro Zamenhof verrà consegnato, alla memoria, a Tiziano Terzani.

Ritirerà il premio Angela Staude Terzani.

Per informazioni: Tel. 071 31602


13 Dicembre - Milano - Sala Auditorium del Centro Congressi della Provincia di Milano - v. Corridoni, 16 - ore 21'00

Coordinano: Pietro Cheli e Ranieri Polese

Parteciperanno: Angela e Folco Terzani, Ferruccio de Bortoli, Gad Lerner e Mario Zanot.

(Volantino allegato)

cossaigh
00martedì 30 novembre 2004 15:17
Serate in onore di Tiziano Terzani (TT)
Sabato 04/12, alle ore 21.15, La Spezia,­ Teatro Civico, quarta edizione del Premio Chatwin.
“Viaggi di carta”, omaggio a Tiziano Terzani, per i suoi appassionanti resoconti di viaggiatore instancabile, per la sua grande esperienza di giornalista ed osservatore del mondo. Ritirerà il premio la moglie Angela Staude Terzani.
Ospiti: Elizabeth Chatwin, giuria. Presenta: Lorenzo Opice.
Per informazioni acillerai@libero.it


Martedì 07/12, alle ore 18.00, Orvieto, Palazzo del Popolo, Sala "dei 400", proiezione di "Anam - il senzanome".
Ospiti: Angela Staude Terzani, Ettore Mo, Folco Terzani, Mario Zanot, Ludovico Guarneri.
Per informazioni: Libreria dei Sette - Orvieto - Tel. 0763/344436 (Enza Campino).
www.librisco.it/terzorv.html
www.librisco.it


Inoltre, all'interno dell'inserto "Io Donna" del Corriere della sera di sabato 04/12, una intervista ad Angela Staude Terzani.

[Modificato da cossaigh 30/11/2004 15.18]

cossaigh
00mercoledì 15 dicembre 2004 13:44
Serate in onore di Tiziano Terzani (TT)

Altre due proiezioni a Milano:

Giovedì 16 Dicembre alle 21 presso la Sala Consiliare di Milano3

Comune di Basiglio - Piazza Leonardo Da Vinci, 1 - 20080 Basiglio (MI) -
Tel. 02.904521. Questo incontro è organizzato da Emergency e saranno presenti, oltre agli Amici di Emergency in forze, anche Mario Zanot e Silver, disegnatore di Lupo Alberto


Sabato 18 Dicembre alle 17 a Milano

Cafè Dyonis - Piccolo Teatro
Studio - Via Rivoli 6 (M2 Lanza).
Per informazioni 02-72.33.254 / 02-72.33.332
cossaigh
00sabato 5 marzo 2005 21:05
Cesena DOC - ANAM, IL SENZANOME. L’ULTIMA INTERVISTA A TIZIANO TERZANI

Giovedì, 24 marzo 2005

Sala rossa ore 20.30

ANAM, IL SENZANOME.
L’ULTIMA INTERVISTA A TIZIANO TERZANI

di Mario Zanot

Incontro con l’autore

Tiziano Terzani il film sulla sua vita proprio non lo voleva fare. "Alla fine della mia vita", mi aveva scritto, "non voglio ricadere nella orribile trappola dell'ego che, assieme a quella dei desideri, ho dedicato molto tempo a distruggere". Insistiamo. "Non vuoi fare film? Bene, faremo un film su di te ma senza di te. Ripercorreremo le tue strade, vedremo la tua gente. A te chiediamo solo di fare davanti alla telecamera una possente risata, un urlo beffardo. "Una risata non la si nega a nessuno", risponde. Così arriviamo all'Orsigna, sull'Appennino toscano, dove Tiziano ha scelto di passare l'ultima parte della sua vita, accolti da un cartello davanti a casa: 'Ogni visita è sgradita senza eccezioni'. Ci riceve vestito di bianco. Parla per tre ore. L'intervista continuerà il giorno dopo. E che giorno. Tiziano può mangiare poco. Tè e un pugno di riso bianco è quanto gli consente "il suo malanno", come lo chiama. Ma ci porta a mangiare i tortellini di ricotta e spinaci dalla sua amica Rosita, su alla Selva: "Sono i più buoni del mondo". Ogni tanto si zittisce con una smorfia di sofferenza e allunga la mano destra verso la moglie Angela, che la massaggia dolcemente. Alla conclusione di tutto, fa una sola richiesta: "Non andate a filmare il mio rifugio sull'Himalaya". Non ci andremo. Le immagini che vedrete nel film ci sono state date dal figlio Folco, suo amato complice di una parte della sua avventura umana. (Mario Zanot)

Fonte: www.sanbiagiocesena.it/container.asp?Section=News_Detai...
cossaigh
00sabato 5 marzo 2005 21:06
Il premio Tiziano Terzani a «Vicino/Lontano, identità e differenze al tempo dei conflitti»
«Vicino/Lontano, identità e differenze al tempo dei conflitti».

Udine, 5 - 8 maggio 2005.

Premio Tiziano Terzani

Con l’adesione e la piena collaborazione della famiglia Terzani si è stabilito di istituire un premio per scritti editi sui temi delle relazioni, confronti e conflitti tra Oriente e Occidente.

Potranno essere candidati al premio Terzani gli autori di libri-reportage o saggi sugli stessi temi.

Lo scopo della formula è quello di essere più in sintonia possibile con l’attività del giornalista-scrittore Tiziano Terzani che ha raccontato l’Asia agli occidentali in pagine memorabili.

La giuria del premio Terzani, sarà presieduta dalla moglie del giornalista-scrittore scomparso, Angela Staude Terzani.

Hanno dato la loro adesione:

RYSZARD KAPUSCINSKI
GIULIO ANSELMI
SERGIO BARALDI
TONI CAPUOZZO
ETTORE MO
VALERIO PELLIZZARI
PETER POPHAM
PAOLO RUMIZ

Fonte: www.vicinolontano.it/index.php?nvg=1&session=0S3241603738T897076YR76X&syslng=ita&sysmen=8&sysind=1&...

www.vicinolontano.it/index.php?session=0S3241603738T897076YR76X&syslng=ita&sysmen=-1&sysind=-1&syssub=-1%26sysact%3D8%3A1%3A0&s...

[Modificato da cossaigh 05/03/2005 21.07]

cossaigh
00sabato 7 maggio 2005 22:59
Assegnazione del premio "Tiziano Terzani"



La giuria ha apprezzato la capacità dell'autore di raccontare una cultura lontana, le promesse di un nuovo progetto politico, l’alleanza torbida tra violenza e potere, nonché il fatto che Bizot in molti casi diventa un personaggio contiguo che affianca, a volte precede, a volte segue, la camminata di Tiziano Terzani.

Membri della giuria: Giulio Anselmi, Sergio Baraldi, Toni Capuozzo, Ryszard Kapuscinski, Ettore Mo, Peter Popham, Valerio Pellizzari, Paolo Rumiz.
Presidente: Angela Staude Terzani

L'AUTORE

François Bizot è nato a Nancy in Francia nel 1940. Etnologo, arriva in Cambogia nel 1965 come membro della École Française de l'Extrême Orient (EFEO) per studiare l'antica tradizione buddista del paese. Nel 1975, con l'instaurarsi del regime di Pol Pot, è costretto a lasciare la Cambogia e a continuare i suoi studi dalla sede dell'EFEO in Thailandia. Oggi Bizot ha la Cattedra di buddismo dell'Asia sudorientale alla École pratique des hautes études di Parigi ed è membro del Consiglio nazionale per le scienze sociali e umane.

È sposato con tre figli e vive in Francia.

Per contattare l'autore: Boris Hoffman, tel. 0033 (0)1 43265694

L'OPERA

Scritto 25 anni dopo gli eventi narrati, nella speranza che "il cancello" possa finalmente chiudersi dietro ai tormentosi ricordi del suo autore, il libro descrive le esperienze del giovane etnologo Bizot in Cambogia che due volte cade nelle mani degli spietati khmer rossi e due volte miracolosamente si salva.

Nel 1971, Bizot, imboscatosi alla ricerca di vecchi documenti nella regione di Udong, viene catturato da un piccolo drappello di ribelli khmer rossi che per tre mesi lo tengono prigioniero, in catene, in un loro nascondiglio nella giungla. Parlando in khmer, Bizot riesce a instaurare un insolito rapporto con il loro comandante, il giovane inquisitore Duch, e a diventare il solo occidentale ad uscire vivo da una simile esperienza. Quattro anni dopo, questo stesso Duch diventerà il comandante della prigione Toul Sleng a Phnom Penh, responsabile di quarantamila esecuzioni.

Nel 1975 i khmer rossi riescono a rovesciare il regime sostenuto dagli americani e a prendere il controllo del paese. Chi, nella fuga generale di cambogiani ed occidentali legati al vecchio potere, non riesce a scappare in tempo, trova rifugio dietro al "cancello" dell'ambasciata francese a Phnom Penh. Bizot, col suo perfetto khmer, diventa l'interprete fra il console francese e gli uomini del nuovo regime durante i drammatici negoziati che permetteranno infine alle oltre mille persone trincerate nel recinto francese di tornare ai loro rispettivi paesi.

Il regime dei khmer rossi, responsabile del genocidio di un milione e settecentomila cambogiani, cade nel 1979. Catturato soltanto nel 1999, Duch aspetta ancora in carcere un processo che continua ad essere rimandato. Ma è stata proprio la sua cattura a spingere Bizot a raccontare il suo rapporto con il carceriere che da giovane rivoluzionario si era mostrato turbato da un ideale di giustizia. Così, "Il cancello" che separava l'ambasciata francese da un viale alberato della capitale cambogiana, diventa per Bizot il simbolo di una frattura nella propria vita e l'origine di un'irrisolta inquietudine nei riguardi della natura dell'uomo.

Nella sua prefazione, John Le Carré definisce questo libro un "classico contemporaneo".

PERCHÈ IL PREMIO TERZANI

Un premio dedicato alla figura e all’opera di Tiziano Terzani ci è apparso come l'approdo naturale del progetto "Vicino/lontano: identità e differenze al tempo dei conflitti" che vuole favorire la discussione sui rapporti tra Oriente e Occidente.

"Di tutti i premi che ha ricevuto, Tiziano ha amato soprattutto quello dedicato al 'Bambino Permanente'", ricorda Angela, sua moglie. L'intento che anima anche noi è quello di dare un riconoscimento a chi mostra, appunto, di voler contemplare il mondo e le sue diverse culture con gli occhi curiosi di un bambino.

Il nostro punto di vista è condiviso dalla giuria. Ryszard Kapuscinski, il celebre giornalista e scrittore polacco, lo ha bene espresso durante il primo incontro della giuria a Udine. "Il ricordo di Tiziano Terzani -ha detto Kapuscinski - mi è molto caro. Il nostro mondo, che dicono globalizzato, è invece fatto di tante province, di tante culture diverse. Con il suo lavoro, Tiziano ha creato un ponte tra loro. I suoi occhi hanno saputo guardare nel modo giusto, ed e' per questo che è diventato un importante testimone del nostro tempo."

IL PREMIO consiste di un assegno di 5.000 Euro e sarà consegnato a François Bizot a Udine, sabato, 7 maggio.
La serata, che vuole essere una grande festa dedicata a Tiziano Terzani, sarà condotta dal giornalista televisivo Giovanni Floris, con la partecipazione di amici asiatici e occidentali di Tiziano Terzani che arriveranno dai diversi angoli del mondo (e, in alcuni casi, dalle pagine dei suoi stessi libri!) per ricordarlo.
Parteciperanno anche il giudice Gherardo Colombo e il fotografo del mondo islamico, Abbas.
Giuseppe Cederna, scrittore e attore, leggerà alcuni brani delle opere di Terzani.
Jovanotti gli dedicherà un momento musicale.
Chiuderà la serata il maestro Krishna Das con un mantra di pace.
Oltre ai membri della giuria saranno presenti François Bizot, Angela Terzani e i figli Folco e Saskia.

Il premio letterario internazionale Tiziano Terzani sarà il momento culminante di un ciclo di dibattiti che dal 5 all'8 maggio 2005 porteranno a Udine economisti, filosofi, giuristi, giornalisti, sociologi e scrittori, coinvolti in discussioni sui rapporti e i conflitti tra le culture occidentali e orientali.

Un estratto da “Il cancello”

Bizot, dopo l’ingresso dei khmer rossi nella capitale cambogiana, dal cortile dell’ambasciata francese osserva un automezzo scoperto dei rivoluzionari che si arresta davanti al cancello dell’ambasciata per lasciar scendere alcuni intellettuali francesi esultanti:

“Una simile manifestazione di fraternità da parte di un gruppo di intellettuali parigini nei confronti di alcuni poveri khmer rossi mi sembrava ridicola e fuori luogo: che cosa potevano capire costoro delle loro ragioni e della loro lingua, della loro storia e della loro rivoluzione? Quasi nulla, come avrebbe poi dimostrato il libercolo ben scritto che i coniugi Steinbach, di ritorno in Francia, affidarono alle edizioni del Partito comunista. La loro pericolosa ingenuità fondata sua una visione manichea delle cose, che suddivideva gli eventi della storia in rosso e nero, non poteva che farmi infuriare perché rispecchiava le pesanti responsabilità dell’Occidente, che aveva esportato senza sfumature i propri modelli e le proprie idee in un mondo del tutto estraneo alla propria cultura e non era stato poi in grado di prevedere, di bloccare o almeno di riconoscere gli effetti perversi di tale azione. Quale che fosse la dose di simpatia o di avversione che io abbia potuto provare allora per alcuni di quei colpevoli sognatori mossi da un sincero senso di fraternità, essi oggi – dopo che il culmine dell’irrimediabilità è stato raggiunto e non possono fare altro che tacere – non riescono a ispirarmi che un’amara compassione e un’infinita tristezza…”. (pp. 205-206)

Fonte: www.vicinolontano.it/index.php?nvg=1&session=0S4760534178675R78RH85H&syslng=ita&sysmen=11&sysind=1&...

Programma di "Vicino/lontano: identità e differenze al tempo dei conflitti":

www.vicinolontano.it/programma.pdf
cossaigh
00mercoledì 1 giugno 2005 18:38
Anam il Senzanome. L'ultima intervista a Tiziano Terzani (DVD)



Descrizione

Il cofanetto contiene un DVD con l'ultima intervista rilasciata da Tiziano Terzani al regista Mario Zanot e, in allegato, un fascicolo con testimonianze e informazioni sulla vita e l'opera dell'autore. L'opuscolo di 32 pagine contiene: una testimonianza del regista Mario Zanot che racconta come è nata l'idea dell'intervista televisiva; il testo di un'intervista radiofonica rilasciata da Terzani a Controradio di Firenze; un profilo dettagliato dell'opera di Tiziano Terzani. Il DVD, oltre all'intervista andata in onda nel settembre 2004 in Tv, propone come contenuti speciali 18 minuti di registrazione assolutamente inediti.

Contenuto

L’intervista contenuta in questo DVD, realizzata dal regista Mario Zanot nel maggio 2004, è l’ultima testimonianza filmata di Tiziano Terzani, scomparso poco tempo dopo proprio nel suo ritiro dell’Orsigna, sulle montagne toscane, dove si sono svolte le riprese. Lo scrittore e giornalista, grande conoscitore dell’Oriente, per trent’anni corrispondente dall’Asia del settimanale tedesco Der Spiegel e collaboratore di la Repubblica e del Corriere della Sera, racconta se stesso in una sorta di "testamento spirituale" in cui si affollano pensieri e riflessioni sulla vita e sul mondo. Protagonista assoluto dello schermo, seduto a gambe incrociate sul pavimento o a passeggio tra gli alberi del giardino, Terzani guarda lo spettatore negli occhi e lo coinvolge in un colloquio intimo, che alterna momenti di pacatezza ad attimi di fervore, ma si mantiene sempre e fortemente appassionato. Colpiscono, come nelle pagine dei suoi libri, l’immediatezza e la spontaneità del racconto che spazia dal personale al pubblico e al sociale: il giornalismo, il viaggio, l’America, l’11 settembre, la religione, sono solo alcuni dei temi toccati nella conversazione. Particolarmente vibranti sono i brani dedicati alle riflessioni sulla malattia, sulla vita e sulla morte, "questa malattia con cui nasciamo, che è incurabile" e che fu oggetto della ricerca interiore a cui lo scrittore si dedicò negli ultimi anni della sua esistenza. Le riprese, durate due giorni, ci restituiscono l’immagine di un uomo provato dalla sofferenza fisica, ma profondamente sereno e consapevole del traguardo che sta per raggiungere. La forte personalità dello scrittore appare con prepotenza anche nelle e-mail indirizzate all’autore del video, Mario Zanot, che vengono pubblicate per le prima volta nel fascicolo allegato al DVD. Questa corrispondenza, insieme al racconto testimonianza dello stesso Zanot, illustra la nascita dell’idea dell’intervista e i retroscena della sua realizzazione.
A poco meno di un anno dalla sua scomparsa, il ricordo di questo protagonista della scena giornalistica e letteraria internazionale è ancora fortissimo. Questo DVD, che riprende nel titolo il soprannome indiano che si era voluto attribuire lo stesso Terzani, Anam, il Senzanome, ("un nome appropriatissimo, mi parve, per concludere una vita tutta spesa a cercare di farmene uno!") restituisce a tutti coloro che lo hanno conosciuto attraverso i suoi articoli e i suoi libri la grande umanità di un testimone attento e coraggioso dei nostri tempi.

Fonte: www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=199&c=HXXSP...
admin/moris
00mercoledì 1 giugno 2005 18:42
se non erro, proprio domani, nella mia città (Asti) nel corso della rassegna "A Sud di Nessun Nord" (un importante festival nazionale dedicato agli scrittori di viaggi) c'è un tributo a Terzani.
cossaigh
00mercoledì 1 giugno 2005 23:12
Re:

Scritto da: admin/moris 01/06/2005 18.42
se non erro, proprio domani, nella mia città (Asti) nel corso della rassegna "A Sud di Nessun Nord" (un importante festival nazionale dedicato agli scrittori di viaggi) c'è un tributo a Terzani.



Sì, infatti:

Asti, 2 giugno 2005.
II^ edizione del Festival "A sud di nessun nord".
Ospite della serata: Max De Martino, presidente del TT "Fun" Club.
Ore 21.30, cortile di Palazzo Ottolenghi, in corso Alfieri 350.

www.nomadiestanziali.it/
cossaigh
00lunedì 13 giugno 2005 18:59
Altre serate in onore di Tiziano Terzani (TT)

Venezia 13 Giugno 2005. Ore 21 Scuola San Giovanni Evangelista. Proiezione di "Anam Il Senzanome". Ospiti della serata: Angela Terzani Staude, Mario Zanot, Alberto Fiorin, Ludovico Guarneri, Raffaele Palumbo, Gherardo Colombo, Silver e Padre Roberto Giraldo. Moderatore Enrico Tantucci. Il giorno successivo alle ore 17 presso Campo Angelo Raffaele, l'Amico Ludovico Guarneri parlerà del suo bel libro "La cosa più stupefacente del mondo", di cui Tiziano scrisse la prefazione.

Roma 15 giugno 2005. Ore 20,45 Teatro Ambra Jovinelli Proiezione di "Anam Il Senzanome". Saranno presenti: Angela Terzani Staude, Folco Terzani, Saskia Terzani e i tanti amici di Tiziano che gli hanno voluto bene e che con lui si sono impegnati per la pace.
Condurrà la serata Serena Dandini. Per informazioni e per l'invito: www.immagina.tv

Bologna 16 giugno 2005. Ore 17,30 Aula Absidale di Santa Lucia, Via De' Chiari 25/2. Proiezione di "Anam Il Senzanome". Saranno presenti: Angela Terzani Staude, Mario Zanot. Introduce Pier Ugo Calzolari.

Piombino 18 giugno 2005. Ore 21 Giardini Piazza Bovio. Proiezione di "Anam Il Senzanome". Saranno presenti: Angela Terzani Staude, Mario Zanot, Max De Martino.
cossaigh
00mercoledì 20 luglio 2005 23:23
Modena, 21 luglio 2005. Ore 21.00, Festa provinciale di Rifondazione - Parco XXII Aprile. Proiezione del film "Anam, il senzanome". Ospiti della serata Angela Terzani, Mario Zanot, Max De Martino e Francesca Lancini di Peace Reporter. Condurrà la serata Vittorio Bonanni, giornalista di Liberazione.
Info: 333/40.23.283

[Modificato da cossaigh 24/07/2005 22.27]

cossaigh
00sabato 23 luglio 2005 23:55

Domenica, 24 Luglio 2005

Orsigna ultimo amore:
un giorno per Tiziano Terzani

Krishna Das

Concerto di Musica Antica dell’India

"Shanty Raga"

(Melodie di Pace)

Ore 21,30 - Spazio all’aperto al Molino di Giamba

"L'Orsigna è stata la mia scuola di vita. Qui ho fatto il primo ballo, ho avuto il primo amore, le prime paure, i primi sogni. Coi miei primi risparmi comprai il prato dove avevo mandato l'aquilone e con le pietre del fiume ci feci una casa come quelle degli altri, solo con la porta e le finestre più grandi..." T.T.

Programma

Orsigna, domenica 24 luglio 2005

Ore 16.00 - Campo sportivo: "Volando con gli aquiloni", con la collaborazione di Massimiliano e Renato, Sopravvoliamo Kite Club. Si costruiscono e si fanno volare gli aquiloni, lungo il sentiero dei carbonari. Al termine, la Pubblica Assistenza Orsigna offre una merenda per i più piccoli e assaggi gastronomici delle specialità della valle.

Ore 17.30 - Molino di Berto: inaugurazione dell'affresco "Veduta del Molino di Giamba" di Roberto Venturi, a cura della Cooperativa Val d'Orsigna.

Ore 18.00 - Casa Cucciani: inaugurazione di un sentiero intitolato a Tiziano Terzani

Saranno presenti Renzo Berti, Sindaco di Pistoia; Cristina Donati, Assessore alla Cultura della Provincia di Pistoia; Riccardo Pallini, Presidente della Circoscrizione 3 del Comune di Pistoia.

Ore 21.30 - Spazio all'aperto al Molino di Giamba

- Saluti di Gianfranco Venturi, Presidente della Provincia di Pistoia; Giovanni Capecchi, Assessore alla Cultura del Comune di Pistoia; Folco Terzani.

- Concerto di musica antica dell'India Shanti Raga (Melodie di Pace), eseguite dal Maestro Krishna Das

- Proiezione del film "Anam, il Senzanome", l'ultima intervista a Tiziano Terzani. Regia di Mario Zanot.

Dalle 19.30 ci si può fermare a mangiare al ristorante La Selva (0573 490094), menu a prezzo fisso € 22.00; al Molino di Giamba (0573 490101), € 22.00, allo stand gastronomico della Pubblica Assistenza di Orsigna (0573 490084). E' gradita la prenotazione.

Dalle ore 16.00 sono disponibili due bus navetta gratuiti ogni 30' da Pracchia, Piazza Stazione FS, a Orsigna, e ritorno, che faranno servizio fino al termine delle iniziative, alle 23.30.

Info:
0573 974668-347 6001197 Ufficio Cultura Provincia di Pistoia
0573 490101 Cooperativa Val d'Orsigna
0573 490084 Pubblica Assistenza Orsigna

Provincia di Pistoia

Comune di Pistoia

Circoscrizione 3 del Comune di Pistoia

Pubblica Assistenza Orsigna

Società Cooperativa Val d'Orsigna

Fonte: www.krishnadas.it/Orsigna%20domenica%2024%20luglio%202005.htm
cossaigh
00domenica 24 luglio 2005 22:27

Bologna e Firenze, 28 luglio 2005. Ad un anno esatto dalla scomparsa di Tiziano, i suoi Amici si incontrano in Piazza Maggiore e Piazza Santo Spirito per ricordarlo.

Bologna, Piazza Maggiore, ore 21.15. Il Comune di Bologna presenta "La via non violenta al futuro dell'umanità ". Testimonianze di Maria Rosa Mondini, grande amica di Tiziano ed altri amici e conoscenti: Nadia Baiesi, Mark Dyczkowski; proiezione di "Anam, Il senzanome"; concerto di musica indiana tradizionale di Shri Mark Dyczkowski, sitar.

Firenze, Piazza Santo Spirito ore 20.30. Controradio e gli amici di Tiziano Terzani (in collaborazione con l'Assessorato alla cultura del Comune di Firenze) presentano "Un anno con Tiziano". Chiunque potrà intervenire, compatibilmente con l'organizzazione della serata, leggendo un brano non superiore a 7/8 righe tratto dai libri di Terzani. Saranno poi proiettate le immagini inedite tratte dal girato del film "Anam il senza nome" di Mario Zanot, con i musicisti Stefano Bollani, Enriquez della Bandabardò e Marco Parente.
=Donegal=
00lunedì 10 ottobre 2005 13:56
Cossaigh, tu che sei l'esperto in materia, ci aggiorni sugli ultimi appuntamenti dedicati a Tiziano Terzani? [SM=g27823]
Chissà che non capiti pure qualcosa qui a Roma...
cossaigh
00martedì 11 ottobre 2005 11:43
Re:

Scritto da: =Donegal= 10/10/2005 13.56
Cossaigh, tu che sei l'esperto in materia, ci aggiorni sugli ultimi appuntamenti dedicati a Tiziano Terzani? [SM=g27823]




Volentieri. [SM=g27823]

L'unico appuntamento, al momento, mi risulta essere questo:

24 ottobre 2005
ore 17.00
Libreria Mondadori, a San Marco, Venezia
Presentazione del libro di Vincenzo Cottinelli
"Tiziano Terzani, ritratto di un amico"
A. Vallardi Editore
=Donegal=
00martedì 11 ottobre 2005 11:52
Un po' fuorimano direi... fosse stata Piazza Venezia sarebbe andata meglio [SM=g27823]
=Donegal=
00martedì 18 ottobre 2005 15:58
Per una volta mi sostituisco a Cossaigh in questo interessante thread.

Da Repubblica online:

TEATRO: ANTEPRIMA NAZIONALE A PISTOIA SU TIZIANO TERZANI

Anteprima nazionale, domani, al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia, dello spettacolo dedicato a Tiziano Terzani, il giornalista scomparso il 28 luglio dello scorso anno a Orsigna, sulla montagna pistoiese. L'evento, prodotto dal Comune di Pistoia, si intitola 'Benedetta maledizione', la frase con cui Terzani definisce, nel suo ultimo libro, la malattia che l'ha colpito, dandogli la possibilita' di dedicarsi alla ricerca di se stesso. L'apertura dello spettacolo e' affidata a Folco Terzani, figlio di Tiziano, che ricordera' i suoi viaggi con il padre. Durante la serata l'attore pistoiese, Giovanni Fochi, leggera' alcuni brani dei libri del giornalista tra i quali 'L'ultimo giro di giostra', 'Buonanotte signor Lenin', 'Lettere contro la guerra' e 'Un indovino mi disse'. La parte musicale e' a cura di Riccardo Tesi & Banditaliana. Alcuni tra i brani eseguiti sono originali, scritti appositamente per lo spettacolo. Sul palco del Bolognini verra' ripercorso l''ultimo' viaggio del giornalista: dalla scoperta della malattia fino al giorno della sua morte. L'evento si svolgera' in un contesto scenografico formato da un binario di un treno, come metafora del viaggio, e da un grande schermo, dove saranno proiettate immagini di alcuni dei luoghi visitati da Terzani: da New York, all'India, a Mosca fino al paese di Orsigna. Lo spettacolo si svolgera' in un involucro spaziale, dove letture, musica, suoni e immagini saranno collegati.
Antongiu
00martedì 18 ottobre 2005 16:12
Re:
e' bello vedere che ci sono molte persone che apprezzano Tiziano Terzani. Non mi spreco in elogi, vi dico che io ho tutti i suoi libri.

[SM=g27811]
jay.ren
00giovedì 27 ottobre 2005 18:22
Da Radio Popolare...
Radio Popolare permette di scaricare il file Mp3 di un intervento di Tiziano Terzani in una trasmissione radiofonica.

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Molti nostri ascoltatori ci hanno chiesto di poter riascoltare le parole di Tiziano Terzani. Accogliamo volentieri l'invito e vi proponiamo questa trasmissione (andata in onda domenica 8 agosto) curata Chawki Senouci che abbiamo intitolato "tutti abbiamo il cuore allo stesso posto". Potrete cosi' riascoltare tutto il suo orrore per le guerre e il rispetto per "il punto di vista dell'altro", le sue azioni da "grullo" e la serenita' con cui attendeva la sua morte.

Scarica il file MP3 (18 Mb)
cossaigh
00lunedì 14 novembre 2005 20:11

Reggio Emilia
"Anam il senzanome"
intervista a Tiziano Terzani di Mario Zanot
16 Novembre 2005, ore 20.30
Cinema Capitol
Presentazione di Mario Zanot regista del film
Saranno presenti:
- Angela Staude Terzani
- Dott. Corrado Boni primario UO Oncologia SMN RE
- Carla Tromellini psicologa-psicoterapeuta UO Psicologia Clinica AUSL RE
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Rimini
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Sabato 26 Novembre 2005
Ovada (Alessandria)
presso il Cinema Teatro Comunale
proiezione di:
"Anam il senzanome - L'ultima intervista a Tiziano Terzani"
di Mario Zanot
Saranno presenti:
- Mario Zanot, regista del filmato
- Vincenzo Cottinelli, fotografo autore del volume "Tiziano Terzani ritratto di un amico"
- Massimo De Martino, fondatore e curatore del sito www.tizianoterzani.com
Antongiu
00martedì 20 dicembre 2005 11:04
Re:
ciao,
solo per dirvi che il 16 Marzo 2006 uscirà il libro "La mia fine è il mio inizio" di Folco e Tiziano Terzani. Il costo dovrebbe essere di 17,50 euro.

Tiziano resta sempre un grande e mi manca tanto, mai finiro' di ringraziarlo per la sua opera.

Antongiu
00sabato 1 aprile 2006 16:57
Di vita, morte e nuovi inizi viaggio nel fenomeno Terzani
leggi l'articolo di La Repubblica
=Donegal=
00lunedì 31 luglio 2006 00:32
Copio e incollo questo articolo del Corriere della Sera e vi segnalo anche >>questo<< speciale sempre del Corriere della Sera su Tiziano Terzani.


Il segreto di Terzani
«Ma Tiziano non sarà mai un santone»
Amato racconta la giovinezza comune «Ma chi ne fa un guru lo tradisce»

Tiziano Terzani fu mio compagno, negli anni universitari, al collegio Sant'Anna di Pisa. Mi diceva: «Voglio fare il giornalista in Cina e ci riuscirò». In Asia maturò una radicale ostilità verso la guerra.
Negli ultimi tempi giunse alla convinzione dell'essere tutti noi partecipi di un medesimo afflato, quello della vita: una visione per cui la guerra non ha senso alcuno. Ma non gli renderemmo un buon servizio se ne facessimo un santone del pacifismo.

Non avevamo ancora vent'anni quando ci conoscemmo. Ciascuno di noi veniva dal suo liceo, dalla sua provincia ed essere in quel collegio a Pisa, all'università, significava per Tiziano, per me e per gli altri superare i confini dentro i quali eravamo cresciuti, entrare in un mondo più grande, scrutarlo e cercarci quello che quei confini ci avevano negato. Si crearono, come sempre accade, amicizie più strette e si formarono piccoli gruppi, all'interno dei quali la ricerca avveniva lungo gli stessi percorsi. Ed erano percorsi i più diversi. Potevano essere infinite discussioni notturne sulla Montagna incantata o trasgressive esperienze di coppia, vissute nello stesso collegio contro le regole di allora, che vietavano in radice l'ingresso di ragazze nelle nostre stanze. Giuliano e Diana, Romano ed Elena, Enrico ed Erna e poi Tiziano e Angela fecero da battistrada su questo percorso. E furono insieme anche su altri.

Poi ciascuno prese la sua strada e continuò da solo (o meglio, solo con la sua compagna) la sua ricerca. E fu a quel punto, quando da poco tutti avevamo lasciato il collegio, che capii che la ricerca di Tiziano mirava più lontano di quella degli altri. Come Romano e Carlo aveva aderito alla richiesta di personale che allora la Olivetti indirizzava ai migliori delle università (il personale lo selezionava Paolo Volponi) e si era trovato a bussare alle porte per vendere macchine da scrivere. Lo sapeva che era un'esperienza temporanea, che era la gavetta a cui tutti si dovevano assoggettare in vista di lavori più gratificanti. Ma non la sopportava e soprattutto non vedeva se stesso neppure in quei lavori più gratificanti. Mi telefonava sempre insoddisfatto e mi diceva: «Ma io voglio fare il giornalista in Cina e ci riuscirò». È già grossa detta oggi, da un ragazzo di quell'età, ma allora era enorme. Allora in Cina non si entrava neppure e io gli dicevo: «Tiziano, sei completamente matto, pazienta qualche mese e vedrai che le cose cambiano».

Ma la sua testa non era nell'Olivetti, era in Oriente. Che ci fosse perché già Tiziano sapeva che cosa cercarva e, soprattutto, che cosa ci avrebbe trovato nella stupenda stagione che ha vissuto prima di «abbandonare il suo corpo», io francamente non lo credo. Gli attribuirei di più di quanto già non avesse e lo farei essere quello che ancora non era. Ma è certo che la tenacia, la vera e propria ostinazione con cui si mise a perseguire quel disegno, che io trovavo folle, qualcosa lo provano: almeno emotivamente sentiva che là per lui c'era qualcosa di tanto importante da essere irrinunciabile. E riuscì ad andarci. Cominciò a scrivere per un giornale italiano e queste sue prime credenziali gli consentirono, con l'aiuto credo di Angela e della sua famiglia, di arrivare a Der Spiegel e di divenire inviato dello stesso Spiegel non in Cina, ma ai bordi di questa (come tutti i giornalisti occidentali del tempo). Iniziò così un'avventura che divenne una nuova vita, per lui e per la famiglia che si stava formando.

E fu una vita segnata da cambiamenti profondi, da un inveramento progressivo dell'animo di Tiziano, che oggi ci appare guidato da un filo sicuro, ma che sicuro certamente non fu. Gli costò anni di riflessione, mentre gli passavano sotto gli occhi vicende ora umanissime ora atroci; ed anni di meditazione solitaria con gli occhi puntati sulla montagna e la mente e il cuore a frugare ancora in quelle vicende. Quel filo, insomma, Tiziano se lo è trovato, lo ha districato da chissà quanti altri e ha dato da ultimo un senso straordinario e profondo alla ricerca che aveva cominciato molti anni prima. Per questo alla fine era sinceramente felice e quando se ne è andato ci ha lasciato, non con il senso della morte, ma con la felicità della vita. L'Oriente che si trovò davanti quando vi giunse, e negli anni che seguirono, fu quello del totalitarismo del comunismo cinese, della guerra in Vietnam, dei massacri cambogiani: arbitrii, uccisioni, autentiche stragi, manomissioni della vita e della libertà umane in nome di spietate ideologie. Non era imprevedibile che tutto questo facesse maturare e crescere in Tiziano una ostilità sempre più forte nei confronti della guerra, la convinzione che essa possa trovare delle occasioni, mai delle ragioni.

Meno prevedibile fu che questa ostilità arrivasse nel tempo ad assumere in lui le motivazioni e l'ispirazione che portano il soldato giapponese Mizushima, il protagonista del film L'arpa birmana, a farsi prete buddista e a percorrere l'intera Birmania per trovare e seppellire i suoi compagni morti in guerra. Ma di questo ci accorgemmo, e lui stesso si accorse, molto più tardi. Ho avuto ripetuti contatti con Tiziano nel corso degli anni. Non abbiamo mai smesso di parlare di noi, ogni volta che ci siamo visti; di noi e dei nostri figli, che intanto erano arrivati e cresciuti, e di quello che stavano facendo e che un giorno avrebbero potuto fare insieme (almeno i nostri figli maschi, entrambi legati al teatro). Ma parlavamo anche del mondo e Tiziano, pur consapevole delle radici della violenza nello stesso Oriente, le trovava in primo luogo nel corrosivo individualismo e nella spietata competitività della nostra civiltà occidentale. Lo diceva a me e non si peritava di dirlo in posti come Cernobbio, dove la sua voce era, a dir poco, solitaria e controcorrente.

Ma fin qui una voce del genere, per quanto inusitata a Cernobbio, appariva e veniva intesa come la voce di uno dei tanti occidentali attirati dall'Oriente e da quella civiltà riflessiva di cui l'India (dove infatti Tiziano viveva sempre più a lungo) è una sorta di tempio. Io stesso — devo confessarlo — lo percepivo così, non avevo ancora capito che Tiziano spiritualmente era ancora in cammino, che non era un occidentale pago di guardare criticamente l'Occidente da Oriente, ma continuava a cercare, a cercare se stesso ed il mondo. Lo avrei capito, e lo avremmo capito tutti, nella fase terminale della sua vita, quando lui stesso capì che cosa stava cercando e finalmente lo trovò, guardando la montagna. Cercava, e trovò, la fondamentale unicità del creato, l'essere tutti noi partecipi di un medesimo afflato, che è quello della vita, che passa da una creatura all'altra e che così preserva il mondo, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, le bellezze che godiamo. E quando ne fu pienamente consapevole, comunicò con gioia ai figli il suo eureka e in tutta serenità si accinse ad abbandonare il suo corpo. Non solo sapeva a quel punto perché sopravviviamo a noi stessi, ma sapeva perché non ha senso alcuno la guerra, e lo sapeva perché vedeva finalmente l'errore di fondo dello schema dialettico, quello che contrappone il mio io a ciò che è altro da me e che sorregge l'opzione fra la pace e la guerra, facendo della scelta della pace una scelta (così ci spiega il realismo) di basilare convenienza.

Non c'è l'altro da me, questo fu l'approdo di Tiziano. E su questo approdo la pace non ha negazione possibile. Credo che sia qui, oltre che nel suo straordinario fascino personale, la ragione dell'amore che lo circonda e della quantità enorme, forse inaspettata, delle persone che continuano a leggerlo, a parlare di lui, ad adunarsi in ogni occasione in cui lo si ricorda. In un mondo in cui ancora prevale la paura, e spesso è paura dell'altro da sé, è fortissimo il bisogno di cancellarla, questa paura, ed è fortissimo perciò il desiderio di pace. Ma non faremmo un buon servizio a Tiziano, né a quello che ci ha lasciato, se ora trasformassimo lui in un santone e Angela e i suoi figli in chierici addetti al suo altare. Se il suo approdo ha un senso, neppure lui è altro da noi ed è a noi che lui stesso ha affidato la continuazione della sua vita. Viviamola, questa vita sua e nostra, dentro noi stessi. Quando seppi della sua morte, venni preso da un pianto irrefrenabile e mentre parlavo per telefono con Angela sentivo che la mia voce era rotta dai singhiozzi. Ora quel senso di morte è scomparso. Perché la vita è davanti a noi, la vita si vive, non si commemora.
Giuliano Amato
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