Se uno veramente vuole, puo'.
Alcuni tra i miei parenti, all'epoca delle grandi migrazioni dal Sud Italia in cerca di fortuna, con neanche la quinta elementare e con famiglia a carico hanno preso una nave, si sono sobbarcati un viaggio transoceanico con i quattro spiccioli a disposizione e sono partiti verso il nuovo mondo. A 50 anni di distanza, sono ancora li', a Toronto (Canada) e a Sydney (Australia).
In quest'epoca ci siamo un po' scordati questo genere di sacrifici, ma per tirare un bilancio, se hai le palle quadrate e dei buoni motivi puoi fare tutto quello che vuoi.
Quando avevo 15 anni e parlavo di vivere all'estero, viaggi, di quanto schifo mi facesse la cultura del paesello di 10.000 persone in provincia di Taranto dove ho avuto la sfortuna di crescere, l'unica cosa che mi veniva detta era "ma dove vuoi andare, farai come tutti, ti troverai una ragazzina qua, ti sposerai, prenderai casa vicino a mamma' e all'estero ci andrai in viaggio di nozze". Difatti, alla facciazza loro, a 18 anni mi sono trasferito a Torino, a 21 ho fatto uno stage in Canada, a 24 ho preso la nave e mi sono trasferito a Dooblin. Manco mia madre mi dava piu' di due mesi di sopravvivenza qua... ma per altri motivi, lei e' stata l'unica a credere in me in vita mia
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A tutte queste persone che non hanno creduto in me, e che tuttora vivono al paese e del mondo non hanno visto una sega, va il mio piu' sincero FOOCK urlato dalla sommita' di Ha'Penny Bridge. A chi invece crede in se' stesso e nelle proprie possibilita', anche se non e' stato fortunato a sufficienza da imparare la lingua, "but still" vuole provarci, va non solo il mio stimolo a continuare a seguire i propri sogni, ma anche la mia ammirazione.
AOC
Scappato dal paesino nel 1999. Non ci tornera' neanche in una cassa da morto.