Bilinguismo della prole italo-irlandese

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sl@inte
00lunedì 12 dicembre 2005 23:44
Navigando fra post più o meno vecchi del sito, ho notato che ci sono diversi genitori fra gli utenti del forum.
Quella che è sempre stata una mia curiosità è come cavolo avvenga nei figli l'apprendimento delle lingue di entrambi i genitori(pure tre se imparano l'irlandese!!). Cioè[SM=x145443]li si parla dal'inizio in entrambe le lingue? Fanno mai un mix dei due, involontariamente? Lo chiedo qui x non stare a leggere uno dei soliti libri ecc ecc. Visto che ascoltare dalle esperienze dirette è molto meglio.
Grazie a tutte le mamme ed i papà che vorranno soddisfare questa mia curiosità
admin/moris
00martedì 13 dicembre 2005 09:27
La parola a Corcaigh (Martina), Pinoeire, Germana, Countach (Silvio), Irishwind (Silvia) e a tutti gli altri forumisti che stanno affrontando la questione [SM=g27823]
Earendil78
00martedì 13 dicembre 2005 10:52
a me hanno spiegato che per fare imparare due lingue ai figli e' bene che i genitori parlino sempre con la stessa lingua...mi spiego meglio: ad esempio la madre parla sempre italiano, e il padre in inglese, in modo che il bambino sappia discernere fra le due lingue...

ma questo e' quello che mi hanno detto, non ho nessuna esperienza diretta neanche di amici...solo forumisti!

[SM=g27823]
rosy71
00martedì 13 dicembre 2005 11:51
E' esattamente così. I miei amici, una coppia italo-irlandese, sotto consiglio della pediatra, parlano ognuno la propria lingua con la bimba, che tra l'altro a due anni ha iniziato ad andare alla scuolina gaelica e una nostra amica, ad esempio, che è irish speaking, le parla solo in gaelico. La creatura comprende tutte e tre le lingua in un modo per me inspiegabile e alle volte, se specialmente è molto eccitata o ha fretta di dire qualcosa, mescola tutti e tre i linguaggi assieme.
Stupendo.
nadiaidi
00martedì 13 dicembre 2005 12:26
Io qui a Dublino conosco una coppia italo-irlandese con 4 figli. A casa loro stranamente si parla solo italiano, nel senso che i genitori parlano ai figli italiano, anche se il padre è irlandese purosangue (pronipote di De Valera pure) con un italiano perfetto!
I figli vanno alle scuole gaeliche (quelle cioè dove le materie si fanno tutte in gaelico) e tra loro 4 parlano l'inglese.
Insomma, sono perfettamente trilingui! Beati loro...
sl@inte
00martedì 13 dicembre 2005 12:35
Che cosa meravigliosa!
Tutto ciò è veramente affascinante. Ma i figli prendono l'accento del genitore? E se uno dei genitori non conosce la lingua dell'altro quando si è tutti insieme è ovvio parlare nella lingua comune. Q qs punto, se il figlio è ancora molto piccolo, non si trova confuso?
nadiaidi
00martedì 13 dicembre 2005 12:53
Re:

Scritto da: sl@inte 13/12/2005 12.35
Che cosa meravigliosa!
Tutto ciò è veramente affascinante. Ma i figli prendono l'accento del genitore? E se uno dei genitori non conosce la lingua dell'altro quando si è tutti insieme è ovvio parlare nella lingua comune. Q qs punto, se il figlio è ancora molto piccolo, non si trova confuso?


Io non ho esperienza diretta, ti posso riportare l'esperienza di questi miei amici.
I figli, ovviamente, quando erano piccoli parlavano mescolando le due lingue (inglese e italiano), ma meno di quello che si possa pensare.
La loro pronuncia di entrambe le lingue è assolutamente perfetta! In italiano hanno, ad un attento ascolto, un po' la pronuncia della madre romana, ma davvero molto molto velata...
sl@inte
00martedì 13 dicembre 2005 13:17
innanzitutto un grosso grazie a quanti hanno risposto. Non vedo l'ora di senire altre esperienze al riguardo. Penso sia una cosa assolutamente affascinante
admin/moris
00martedì 13 dicembre 2005 13:31
Silvia di Belfast parla con la figlia in italiano e la piccola frequenta un asilo in cui si parla inglese e si apprende anche l'irlandese : se pensiamo che ha 4 anni, ha già pure dimestichezza con il pc e sta imparando a leggere, credo diventerà un genio [SM=g27823]

Un mio amico e collega italiano sposato con una donna russa ha crescito in Italia un figlio perfettamente bilingue adottando il metodo "ogni genitore parla nella sua lingua"

Una mia ex collega russa sta educando sua figlia con lo stesso sistema : a 18 mesi la bimba chiama tutte le bevande calde indifferentemente "chai" o "the" e così vale per tanti altri termini

Corcaigh
00martedì 13 dicembre 2005 22:06
Mah, in realtà il metodo OPOL (One Parent One Language) che è già stato menzionato all'inzio del 3d, ovvero che ogni genitore parla la propria madrelingua col figlio CONSTANTEMENTE, è l'unico metodo funzionante per far venire i figli completamente bilingui. Infatti io non l'ho usato ed i miei figli non sono completamente bilingui (o meglio, sono "bilingui passivi", cioè capiscono l'italiano ma non lo parlano). Va detto che il genitore della lingua più debole (quella non nativa del luogo) deve avere molta costanza, perseveranza e forza di volontà e queste tre caratteristiche sono parecchio aliene al mio tipo di personalità [SM=g27828]
[SM=g27837]
gior77
00mercoledì 14 dicembre 2005 11:25
Posso raccontare di mio fratello, non ha ancora figli ma convive con una ragazza portoghese, si sono conosciuti a Bruxelles dove hanno vissuto per anni.
Adesso che sono in Italia tra di loro parlano principalmente italiano, anche perchè lei lo deve imparare bene per cercare lavoro, ma quando erano lassù era uno spettacolo, dialoghi in 4 lingue: italiano (così lo ha imparato lei), portoghese (così lo ha imparato lui), francese e inglese che erano le due lingue che usavano per lavoro.
Se aggiungete che lei conosce anche lo spagnolo e qualcosina di tedesco, potete immaginare che i loro figli o diventeranno dei geni o scapperanno di casa causa crisi di identità linguistica!!!!!
Corcaigh
00mercoledì 14 dicembre 2005 11:33
Non penso che scapperanno di casa... ma avranno senz'altro la mente più aperta!!!! [SM=g27811]
Il 55% o più degli esseri umani sul pianeta è bi/multilingue (basta pensare all'intero continente Africano, dove ognuno parla diversi dialetti e/o lingue),per cui il multilinguismo è una condizione naturale per il nostro sviluppo intellettuale, mentre il monolinguismo è una restrizione culturale.

Vorrei precisare che ci sono vari tipi di bi/multilinguismo, e anche chi apprende in modo fluente una lingua in età adulta (perché, ad esempio, si trasferisce all'estero) è da considerarsi bilingue, anche se in una categoria diversa da queslla dei bambini, che acquisiscono le varie lingue come se fossero una lingua unica (Roberta, aiuto! questo è il tuo campo!!! [SM=g27811] ).
Per cui, irlandiani del forum: è ufficiale, siete bilingui [SM=g27828]
Juza1973
00mercoledì 14 dicembre 2005 11:52
Re:

Scritto da: Corcaigh 14/12/2005 11.33Vorrei precisare che ci sono vari tipi di bi/multilinguismo, e anche chi apprende in modo fluente una lingua in età adulta (perché, ad esempio, si trasferisce all'estero) è da considerarsi bilingue, anche se in una categoria diversa da queslla dei bambini, che acquisiscono le varie lingue come se fossero una lingua unica (Roberta, aiuto! questo è il tuo campo!!! [SM=g27811] ).
Per cui, irlandiani del forum: è ufficiale, siete bilingui [SM=g27828]



Uhm...

Madrelingua italiana

Nonnalingua francese

Bisnonnalingua inglese

Sono trilingue!

sl@inte
00mercoledì 14 dicembre 2005 11:55
complimenti!

Facevi confusione da piccola?
Sei riuscita a mantenere entrambe... no, tutte e tre le lingue allo stesso livello?
Juza1973
00mercoledì 14 dicembre 2005 13:45
Re:

Scritto da: sl@inte 14/12/2005 11.55
complimenti!

Facevi confusione da piccola?
Sei riuscita a mantenere entrambe... no, tutte e tre le lingue allo stesso livello?



Dunque...
1) sono maschio come puoi vedere nella mia descrizione a sinistra del post. Potrei anche mettere immagini allusive in sign, ma temo verrebbero censurate [SM=x145448]

2) queste sono le lingue di mia madre, di mia nonna e della mia bisnonna rispettivamente ma io parlo l'Italiano madrelingua, il Francese scolastico (l'ho imparato e praticato (con pessimi voti) a scuola, salvo qualche visita a parenti e Inglese benino, di sicuro non madrelingua.

Ciao!

sl@inte
00mercoledì 14 dicembre 2005 15:11
Re: Re:

Scritto da: Juza1973 14/12/2005 13.45

Dunque...
1) sono maschio come puoi vedere nella mia descrizione a sinistra del post. Potrei anche mettere immagini allusive in sign, ma temo verrebbero censurate [SM=x145448]




Ops.... scusami [SM=x145442]
Mi sa che hai ragione.... meglio niente immagini allusive, pena essere bannati [SM=g27816]
Roberta g.i.
00mercoledì 14 dicembre 2005 17:12
Re:

Scritto da: Corcaigh 14/12/2005 11.33
Non penso che scapperanno di casa... ma avranno senz'altro la mente più aperta!!!! [SM=g27811]
Il 55% o più degli esseri umani sul pianeta è bi/multilingue (basta pensare all'intero continente Africano, dove ognuno parla diversi dialetti e/o lingue),per cui il multilinguismo è una condizione naturale per il nostro sviluppo intellettuale, mentre il monolinguismo è una restrizione culturale.

Vorrei precisare che ci sono vari tipi di bi/multilinguismo, e anche chi apprende in modo fluente una lingua in età adulta (perché, ad esempio, si trasferisce all'estero) è da considerarsi bilingue, anche se in una categoria diversa da queslla dei bambini, che acquisiscono le varie lingue come se fossero una lingua unica (Roberta, aiuto! questo è il tuo campo!!! [SM=g27811] ).
Per cui, irlandiani del forum: è ufficiale, siete bilingui [SM=g27828]



Mi sento (felicemente) chiamata in causa in questa discussione, e anche se questo non è un momento fantastico, spero che immergermi in un campo di studio che mi affascina mi aiuti a dimenticare ben più tristi considerazioni...
Secondo una corrente di pensiero che fa capo a Chomsky, anche se questi non è certo l'unico esponente, l'apprendimento del linguaggio è una funzione biologica. Ovvero noi siamo biologicamente determinati ad apprendere più di un linguaggio, perché inconsapevolmente ricerchiamo nel linguaggio quegli elementi comuni (definiti principi base o principi della facoltà di linguaggio) che sono comuni a molte lingue. Senza stare ad entrare nel tecnico (ma se qualcuno è interessato basta che me lo dica) ci sono delle regole morfologiche, sintattiche e logiche che accomunano tutte le lingue, e che si applicano, con le dovute differenze a tutte le lingue umane naturali (cioè non ai linguaggi artificiali). Detto questo è sufficiente che un individuo venga correttamente esposto ai dati linguistici per apprendere una lingua. Non si tratta in pratica di una funzione "intellettuale" (e quindi collegata al Q.I. di un individuo) ma di una semplice funzione biologica poiché l'essere umano è "porgrammato" per apprendere il linguaggio, a partire da alcune "dotazioni" cognitive che tutti gli esseri umani hanno, a patto di non aver subito (ad esempio) un trauma cranico che sia andato a ledere quella parte del cervello sede delle capacità linguistiche. Detto questo alcuni studiosi hanno sostenuto la teoria dell "periodo finestra": alcuni cioè sostengono che un bambino, fino agli 8- 10 anni è in grado di imparare in modo perfetto un numero imprecisato di lingue. E' come se in questo periodo infatti (secondo queste teorie) la facoltà di linguaggio sia al massimo delle sue potenzialità, per poi "chiudersi" parzialmente, rendendo più difficile l'apprendimento di una lingua, per il semplice motivo che le facoltà dell'individuo sono maggiormente "indirizzate" a altri compiti evolutivi. Quando noi impariamo un linguaggio in questo periodo apprendiamo una o più lingue come lingue madri (che vengono chimate L) e la nostra conoscenza di queste lingue è perfetta e (si potrebbe dire) istintiva. Quando invece impariamo una lingua quando tale finestra si è "chiusa" impariamo una lingua come L2, cioè come una lingua che si costruisce su una fossilizzaizone precedente: la o le lingue madri. E tale apprendimento diventa più difficile, proprio perché la facoltà di lunguaggio è meno "recettiva" e noi non possiamo ricorrere alla sua istintività. Mi rendo conto di essere stata un po' confusa e di aver fatto una quantità innumerevole di errori di battitura. Me ne scuso, ma se qualcuno volesse qualche altra informazione in merito, per quello che posso fare, me lo faccia sapere

Roberta
sl@inte
00mercoledì 14 dicembre 2005 19:35
Ciao Roberta,
grazie mille, è stato tutto molto chiaro nonchè interessante [SM=x145468]
Corcaigh
00giovedì 15 dicembre 2005 00:31
Grazie Roberta... mi hai salvata in corner... cominciavo a sudare per la mancanza di terminologia [SM=g27828] [SM=g27837]
pedair
00lunedì 19 dicembre 2005 14:25
io ho esperienze indirette, di amici italiani sposati a donne irish, i cui figli, vivendo a dublino, capiscono l'italiano, ma parlano l'inglese. il padre non è un modello di costanza nel parlare italiano e ogni tanto mischia un inglese romano esilarante nella pronuncia ma corretto nella grammatica.
da loro io vengo riconosciuto come madrelingua italiano, ma, specialmente quando sono stanchi o rilassati, mi parlano in inglese. se debbono farmi vedere qualcosa di particolare, a cui tengono, usano l'italiano.
poi l'esperienza diretta sta cominciando. ho una figlia di un anno che ancora non parla, ma emette una quantità di suoni incredibile e soprattutto inarrestabile. non la vedo con continuità - ahimé - ma quando sono con lei le canto le canzoni italiane, per cominciare, e le parlo in italiano (e certe volte anche in romano...) top five per ora
1) la società dei magnaccioni
2) canto da stadio curva sud anni 80' (la cui musica lei ama perché fuorisce dal cagnolino chicco
3) quanto sei bella roma quanno è sera (con la variante del suo nome al posto di roma)
4) un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela...
5) ho chiesto al cielo (petrolini, quella il cui ritornello fa son contento di morire ma mi dispiace...)

nota particolare: ogni volta che tento di cantarle inzy winzy spider fa una faccia come per dire ah papà lascia perde va'
one parent one language. concordo
ps. roberta. mi mandi in ffz un po' di reference sull'argomento. lo avevo studiato al college e qualche fotocopia dovrei avercela ma da quando sono esplose due granate incasa mia non trovo più neanche le chiavi del motorino.
Roberta g.i.
00lunedì 19 dicembre 2005 17:40
Ti ho mandato i titoli di un paio di libri che trovo molto belli via ffz. Fammi sapere come li trovi! E un bacio alla bimba!

Roberta
nadiaidi
00martedì 20 dicembre 2005 14:14
Re:

Scritto da: pedair 19/12/2005 14.25
e le parlo in italiano (e certe volte anche in romano...)


Solo certe volte...?! [SM=g27828]
Credi a me, questa bimba crescerà trilingue!
Un bacio alla piccola [SM=g27838]
cliomedia
00martedì 20 dicembre 2005 23:04
Un momento, quanti di noi parlano il dialetto? pensiamo a lingue di altri paesi e non ci accorgiamo che parliamo tutti più di una lingua per il solo fatto di vivere in un paese che ha anche una notevole ricchezza linguistica.
I miei genitori non mi hanno mai parlato in piemontese, ma lo usavano tra di loro e con i miei nonni. Quindi io lo capisco ma non lo parlo purtroppo, e quando lo parlo sono ridicola. Pronuncio meglio l'inglese che il mio dialetto, però capisco e apprezzo le commedie in piemontese.
LorenZinos
00mercoledì 21 dicembre 2005 01:06
Re:

Scritto da: cliomedia 20/12/2005 23.04
Un momento, quanti di noi parlano il dialetto? pensiamo a lingue di altri paesi e non ci accorgiamo che parliamo tutti più di una lingua per il solo fatto di vivere in un paese che ha anche una notevole ricchezza linguistica.
I miei genitori non mi hanno mai parlato in piemontese, ma lo usavano tra di loro e con i miei nonni. Quindi io lo capisco ma non lo parlo purtroppo, e quando lo parlo sono ridicola. Pronuncio meglio l'inglese che il mio dialetto, però capisco e apprezzo le commedie in piemontese.



meno male che qualcuno se n'è accorto... oggi giorno purtroppo sembra che i nostri cosiddetti "dialetti" siano una cosa di cui vergognarsi (dato che gli acculturati devono parlare l'italiano ) più che una ricchezza da tramandare ai discendenti.
Inoltre crescere bilingui (o tri o quadri! - ovviamente comprendendo i "dialetti" italiani) attiva certi meccanismi che rendono piu facile imparare altre lingue anche in età adulta.
ciaociao
nadiaidi
00mercoledì 21 dicembre 2005 01:20
eh sì, il mio dialetto non si tocca!
nche se stando a Venezia prima e a Dublino poi ho perso un po' l'accento autentico...
La mia seconda, o prima, lingua? Il NONESO!! [SM=g27828] Origine ladine tra l'altro!
E l'ho imparato dai miei amici perchè i miei genitori mi hanno sempre e solo parlato in 'taglian!
paolino-BOGLANDSMAN
00mercoledì 28 dicembre 2005 20:04
Bellissimo ed interessantissimo 3d!
[SM=g27811]
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