Addio a Giacinto Facchetti

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=Donegal=
00lunedì 4 settembre 2006 15:42
Da Repubblica online


Dopo una grave malattia si è spento il presidente dell'Inter
"Ha stretto i denti, ha lottato fino alla fine da vero campione"

E' morto Giacinto Facchetti
"Ci lascia una persona per bene"


ROMA - Una grande foto troneggia sul sito dell'Inter. E' il volto sorridente di Giacinto Facchetti, stella nerazzurra e attuale presidente della società. Facchetti se n'è andato a 64 anni, stroncato da una grave malattia. Un lutto che colpisce la società di Moratti e l'intero calcio italiano. Una vita in nerazzurro quella di Facchetti, prima come giocatore e poi come dirigente. Una classe innata, un'eleganza in campo, uno stile confermato anche da dirigente.

Nato a Treviglio, in provincia di Bergamo, il 18 luglio 1942. Il salto nel calcio che conta ci fu nel 1960-1961, quando Helenio Herrera rimase colpito dalle sue qualità e lo volle a tutti i costi nella sua Inter per il finale di stagione. Il Mago Herrera fece di lui uno dei più grandi giocatori italiani di sempre, impiegandolo come laterale sinistro con compiti sia difensivi che offensivi. Facchetti verstì la maglia nerazzurra fino al 1978 (18 stagioni), collezionando con la maglia nerazzurra 634 partite e 75 gol. Nel suo palmares vantava 4 scudetti, 2 Coppe Intercontinentali, due Coppe Campioni e una Coppa Italia. Sotto la sua presidenza l'Inter ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Poi l'addio al calcio giocato e il passaggio alla dirigenza sempre al fianco dell'Inter. E' vice-presidente, membro del Cda, direttore tecnico. Il 30 gennaio 2004 Massimo Moratti gli lascia la massima carica: Facchetti è il primo calciatore della storia nerazzurra a essere nominato Presidente.

Toccanti le parole che si leggono sul sito dell'Inter: "Giacinto Facchetti ci ha lasciato troppo velocemente per non confondere, in questi attimi, il dolore e la rabbia, il senso d'ingiustizia e la preghiera. Ci ha lasciato dopo aver giocato, con determinazione e stile, l'ultima partita. Spinto nel campo del dolore da un destino nascosto, improvviso, bastardo. L'atleta, nella testa e non solo nel fisico, nella morale e nei riti di una vita quotidiana all'insegna della lealtà e dello sport, ha lasciato il posto all'uomo di 64 anni sorpreso, colpito, ferito, ma non vinto. Ha stretto i denti, ha combattuto sorretto dall'affetto dei suoi cari, di Massimo Moratti, di tutta l'Inter e di tutti gli interisti, mai abbandonato dal campionato infinito di amici che aveva, che ha, che lascia attoniti, storditi, in Italia e nel mondo".

[Modificato da =Donegal= 04/09/2006 15.46]

jay.ren
00lunedì 4 settembre 2006 15:54


L'addio nella homepage dell'Inter (sito quasi irraggiungibile oggi pomeriggio).

R

P.S.: se l'immagine qui sopra non dovesse vedersi, è un problema di traffico sul sito della seconda squadra di Milano [SM=g27828]

[Modificato da jay.ren 04/09/2006 16.04]

scottishflag
00lunedì 4 settembre 2006 16:03
Non sapevo nemmeno fosse malato così gravemente... per me è un fulmine a ciel sereno. Una perdita dolorosa.

nightolo
00lunedì 4 settembre 2006 19:56
Ciao Giacinto, ti vogliamo ricordare cosi', un vero capitano dell'Inter e della nazionale, a differenza del pupazzo che adesso indossa la tua faccia. Un signore dai modi gentili, che non ha mai alzato la voce, quello che ha inventato il ruolo di fluidificante, il terzino che difendeva e segnava, il giocatore dell'Inter di HH, il capitano di Italia-Germania 4-3. Noi interisti siamo fieri di averti avuto tra le nostre fila, prima da giocatore, poi da dirigente e fino a ieri da presidente.
Ci lasci un vuoto incolmabile, sei un signore che ha cambiato il calcio, dal sorriso sincero; hai sopportato la malattia per mesi senza dare nell'occhio, senza comunicati stampa, come le persone normali, perche' ti piaceva essere cosi', un campione discreto.
Chi non sa cosa sia il calcio ti chiamava 'Brindellone', tu hai sempre mostrato signorilita', non una parola fuori posto fino all'ultimo giorno.
476 presenze, 75 gol, 4 scudetti, 2 coppe campioni, 2 intercontinentali, una coppa italia. Il piu' bel pezzo di Inter e' andato via, per colpa di una morte o di un Dio che non ha pieta' di nessuno.

Grazie di tutto, Capitano.


[Modificato da nightolo 04/09/2006 20.02]

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