Accogliente Dublino... Il caso dei rifugiati afghani

Alcuni afgani, che richiedono asilo politico all'Irlanda, per le torture subite nel loro paese d'origine, hanno cominciato uno sciopero della fame per sensibilizzare l'opinione pubblica.

Ecco la notizia battuta poco fa da BBC.

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Hunger strikers taken to hospital

Six out of 41 Afghan asylum seekers on hunger strike in a Dublin church have been taken to hospital.

The men, on the third day of their protest at St Patrick's Cathedral, were taken to St James' Hospital on Tuesday after their conditions deteriorated.

They have vowed to starve to death unless they can stay in Ireland, claiming they fear being tortured in their homeland.

One of the men is reported to be in a critical condition.

Justice Minister Michael McDowell has urged the men to stop the protest but said he would not negotiate with them.

He said the men had not yet exhausted the asylum appeals process.

On Sunday 33 men began refusing food and water in Dublin and were joined by eight others on Monday.

They insisted they will die one by one unless they are granted political asylum and fear being tortured if they are sent home.

The group, which includes seven teenage boys, were visited by Church of Ireland Archbishop of Dublin Dr John Neill.

The clergyman pleaded with the men to drink water and said their action was inappropriate as the Church didn't have adequate facilities.

A Cathedral spokesman said it appeared that many of the men had already begun their fast before entering St Patrick's.

BBC News, Europe

Sentivo poco fa alla radio che sei di loro sono gia' stati ricoverati per forte disidratazione.

Circa 35 afghani hanno passato la loro terza notte di sciopero della fame, per protesta contro il governo irlandese che non vuole accettare la loro richiesta di asilo politico.

Attualmente si trovano nella cattedrale di San Patrizio a Dublino, e promettono di proseguire con lo sciopero, anche fino alle estreme conseguenze, se non verrà dato loro asilo in Irlanda.
Affermano che sono sono a rischio di tortura e uccisione, qualora venissero rimandati indietro dalle autorità irlandesi.

Ieri si sono tenuti colloqui tra gli afghani e rappresentanti dell'ufficio immigrazione, ma sono falliti per il secco "no" del governo irlandese.
Bertie Ahern, primo ministro della repubblica, teme che capitolare questa volta potrà causare l'arrivo di altri richiedenti asilo politico in futuro.

Quarantuno uomini stanno effettuando la protesta, ma sette di loro sono stati trasferiti in ospedale ieri. Un afghano risulta in condizioni definite critiche dai medici. Tre dei sette uomini, dopo essere stati visitati, sono rientrati nella cattedrale ed hanno ricominciato lo sciopero della fame.

Fonte: >> Les Enfants Terribles <<

Discussione unita (n. d. Dubh)

cosa pensate della situazione degli afghani richiedenti asilo in irlanda, a seguito dell'interruzione dello sciopero della fame, e dell'occupazione della chiesa?
spero che la vicenda possa concludersi al meglio. se il governo irlandese li rispedira' nel loro paese di origine avra' violato il diritto internazionale.
oggi l'irish times titolava in prima pagina "beyond ridiculous" (o qualcosa simile, non fatemi scendere le scale). mi sembra molto grave. un passante irlandese, durante l'intervento della garda pare abbia urlato "let them fucking die".
nello stesso numero del times c'erano parecchie lettere cariche di odio verso gli immigrati, in particolar modo polacchi.
tutto cio' mi sembra molto triste, soprattutto da parte di un popolo che pare abbia dimenticato il loro passato di emigrante.

[Modificato da dubh 22/05/2006 1.27]

Ricordo che si è parlato più in generale del razzismo in Irlanda in: "Irlandesi e Stranieri : si può parlare di razzismo o xenofobia ?"

[Modificato da dubh 22/05/2006 1.30]

Le autorità hanno rifiutato loro sia il permesso di soggiorno che l'asilo politico: "Non possiamo assorbire l'ondata migratoria"

per Avvenire, Andrea Varacalli

Quarto giorno di sciopero della fame per un gruppo formato da quarantuno profughi afgani che da domenica scorsa occupano la Cattedrale di San Patrizio a Dublino. La protesta è stata innescata dal rifuto delle autorità irlandesi di concedergli il permesso di soggiorno sull'isola e di riconoscergli l'asilo politico. L'occupazione che si è svolta pacificamente sta continuando sulle panche sotto la navata ma si teme per la determinazione mostrata dai rifugiati. Sono uomini e donne che si sono detti pronti a morire qualora si decidesse, da parte del governo irlandese, di rimandarli in Afghanistan. "Ci ucciderebbero se tornassimo" ha detto il portavoce del gruppo, Osman Hotak.
Almeno sette dei quarantuno sono già stati ricoverati d'urgenza negli ospedali della capitale. Tutti mostravano i sintomi di uno stato avanzato di deperimento idrico ed alimentare. Ieri mattina, dalle mani dei religiosi, più di una dozzina ha finalmente deciso di bere dell'acqua ma due di loro si trova in condizioni giudicate critiche a causa della forte disidratazione.

Termina su >> Les Enfants Terribles

C'era d'aspettarselo. Un'operazione chirurgica. Indolore. Ma non sta andando come il ministro McDowell prevedeva. Circa mezz'ora fa, un centinaio di agenti dell'anti-sommossa irlandese è entrata nella cattedrale di San Patrizio dove da cinque giorni 41 esuli afgani si sono rifugiati occupando parte dell'edificio. Il governo irlandese è deciso a non concedere al gruppo di rifugiati nessuna accoglienza. Si è quindi deciso per lo sgombro immediato della cattedrale.

Aska, venerdì 19 Maggio 2006, 11,17

Fonte: >> LET <<

[Modificato da jay.ren 22/05/2006 13.59]

ieri hanno tutti abbandonato la chiesa. il dipartimento della giustizia ha rifiutato l'ipotesi di un incontro con rappresentanti dei profughi. sembra il governo voglia adottare la linea dura.
si tratta di una quarantina di persone caspita, non vedo quali gravi squilibri possano causare se gli fosse concesso l'asilo.

Personalmente, ritengo che un comportamento simile sia da deprecare.

Anche facendo finta che il diritto internazionale sia carta straccia, ricacciare indietro 40 persone che temono per la propria vita se riportate alla nazione di origine, sia una assoluta VERGOGNA e la comunità europea dovrebbe far sentire la propria voce.

Quanto al razzismo strisciante in Irlanda, credo ricalchi grosso modo quello che avviene in Italia. Se venivamo presi a pesci in faccia e rifiutati quando eravamo noi i migranti, allora c'era da scandalizzarsi, ora che lo facciamo con altri popoli, tutto passa sotto silenzio.
Ah, quanto è corta, a volte, la memoria dei popoli.

R

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Scritto da: plaintive reverie 22/05/2006 14.07
sembra il governo voglia adottare la linea dura.
si tratta di una quarantina di persone caspita, non vedo quali gravi squilibri possano causare se gli fosse concesso l'asilo.

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Creare un precedente? E' tutto il weekend che qui la gente non parla d'altro.


Filippo

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Scritto da: filippoBO 22/05/2006 14.52


Creare un precedente? E' tutto il weekend che qui la gente non parla d'altro.


Filippo

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Scritto da: plaintive reverie 22/05/2006 15.36

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Non so lí a Galway ma qui a Dublino tutti si chiedono:
_ essere clementi sapendo di creare un "precedente" (utilizzabile in futuro da altri immigrati clandestini) oppure
_ linea dura dando una risposta esemplare e chiara


Scusa, pensavo fosse ovvio.


Filippo

Proposta: io ci manderei Michael McDowell in Afghanistan al posto degli aylum seekers. Ma non come membro del parlamento: semplicemente come poveraccio, a vivere a a nascondersi come fano loro. Si otterrebbero due risultati eccellenti 1. Ci liberiamo di McDowell che da quando è alla giustizia non combina altro che guai e casini vari dovuti a enorme incompetenza in materia 2. Gli americani potrebbero usarlo come arma strategica: traducendo e diffondendo con altoparlanti i suoi discorsi, produrrebbero più vittime del fosforo...
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Scritto da: filippoBO 22/05/2006 16.25


Scusa, pensavo fosse ovvio.

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con me non si sa mai

ad ogni modo e' una teoria, quella dell'imitazione, che va molto in voga tra i lettori dell'irish times. il principio di 'non refoulment' e' applicabile solo nei casi in cui il rimpatriato possa essere a rischio di torture e abusi (come mi sembra plausibile nell'attuale situazione afghana, che tra l'altro il governo irlandese ha contribuito ad alimentare) non per qualsiasi immigrato di qualsiasi paese. quindi non mi sembra proprio che il sistema irlanda possa arrivare a saturazione per qualche centinaio di immigrato (qualcuno ha anche detto che l'isola sarebbe gia' sovrappopolata, che stronzata!) tra l'altro non credo nemmeno che l'intero popolo afghano abbia intenzione di imitare questi connazionali e trasferirsi a dublino, anche perche' ribadisco, non e' una cosa proprio piacevole scappare dal proprio paese. ma vallo a spiegare agli ubriaconi della domenica pomeriggio...

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Scritto da: plaintive reverie 22/05/2006 16.36
ad ogni modo e' una teoria, quella dell'imitazione, che va molto in voga tra i lettori dell'irish times.

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stra-quoto

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Scritto da: plaintive reverie 22/05/2006 16.36
con me non si sa mai

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Filippo